Per Sitkah e Lizard,
quando proseguiamo per analizzare la gemma e decidere poi come muoverci?

*La lettera viene consegnata presso l'Opale, presenta un argenteo sigillo in ceralacca, su questo non vi sono particolari stemmi a rilievo. Un nastro delle stesse sfumature della cera è presente, come a voler agevolare l'apertura. In un angolo della missiva vi è una firma e la dicitura "All'attenzione di Sir Uriel Taloncrow e della sua assistente Eva"*

"Crunch... crick... crack..."


Stavo impazzendo era evidente. Ormai erano circa sette giorni che mi ero rinchiuso volontariamente in quella cripta polverosa e putrida. Perchè mi ero deciso a tanto? Solo per dar seguito alle mie teorie era evidente. Si decide di seguire un idea del genere solo se hai piena fiducia in chi te lo dice. E se non puoi fidarti nemmeno di te stesso... beh ormai ero qui. Mi ero preparato. Usavo incantesimi di protezione e individuazione ed allo stesso tempo mi ero premunito con l'incantesimo del Trucco della corda, un buon luogo per riposare inosservati ed al sicuro.

"Crech... crock... crack..."

Riecco quel rumore. Negli ultimi giorni era diventato più insistente ed ingombrante. La mia testa sembrava esplodere mentre si faceva largo nel mio cervello. Eppure ero ancora convinto che quel contatto così diretto e continuato con il luogo in cui la morte e la non vita coabitano sarebbe servito ai miei studi. Serviva a farmi comprendere a pieno quel mondo, o almeno una buona parte di esso. Mentre mi aggiravo negli stretti anfratti più volte avevo lambito forme di non morti prive della seppur minima coscienza. Il freddo di quelle menti sparite da decenni era così penetrante da far impazzire ogni mente non preparata. Fortunatamente la mia lo era, ma per quanto ancora...

"Cronch... sgnack... crick..."

Ancora. Basta. Fù allora che lo percepii. Un pensiero compiuto in quel luogo di morte e putrefazione. Mi affrettai a usare il trucco della corda e infilarmi dello lo spazio dimensionale e poi dall'alto scrutai fuori. Ed eccolo. Strisciava una gamba mentre avanzava nell'enorme sala. Non mi ero nemmeno accorto di essere finito in un'ampia cripta. Quel rumore mi aveva fatto perdere l'attenzione. Ora osservavo l'antico non morto, avvolto nel suo sudario mentre riponeva con cura quello che sembrava un antico libro. Lo riponeva con cura in un anfratto nascosto ai piedi del sarcofago. Un sarcofago con sopra di sè antiche iscrizioni che all'apparenza sembrava elfico o qualcosa di simile. Poi prese a pronunciare alcune parole che fecero rilucere il nascondiglio per un attimo ed infine pronunciò tre volte una parola che mi colpì: "Agamon"

*Diversi annunci vengono affissi ad Ashabenford e a Mistledale*

"Cercarsi un alchimista capace e con esperienza residente a Mistledale. Chiunque fosse interessato può recarsi presso il tempio nel mercato coperto di Ashabenford e chiedere di Magda di Waukeen per fissare un incontro."

Sitkah e chiunquealtric'era non mi ricordo, quando andiamo a giocare con cappuccetto rosso?

*una pergamena vergata in bella grafia viene fatta consegnare da Schecht alla caserma della milizia di Ashabenford*

Illustrissimo Comandante,

chi vi scrive è Schecht, paggio della signorina Ariah. Abbiamo avuto modo di incontrarci recentemente assieme al sacerdote dei morti Uriel, al signor Growe ed alla signorina Eva.
Avrei necessità di avere un colloquio privato con Voi, con urgenza, nel massimo rispetto dei Vostri impegni per quanto riguarda un malvivente in circolazione.
Vi prego di mandarmi comunicazione di quando potrete ricervermi presso la locanda del Cervo Bianco, ove alloggio.
Con l'occasione vi porgo i miei più sinceri omaggi.
Che Tymora vi sorrida sempre.

*firma elegante*

Schecht

*quella mattina Schecht si svegliò di buon ora e preso un foglio di pergamena e un calamaio, scrisse alcune righe ad Urdo che fece poi scivolare sotto la porta della sua stanza nella locanda di Essembra dove avevano riposato*

Carissimo capissimo,
Nella notte ho fatto un sognetto strano che mi ha fatto però venire un'hindea grandiosa per recuperare dei soldini per la realizzazione del progetto... hin modo da non gravare troppo sulle finanze cittadine e forse spostare l'ago della bilancia a nostro favore...
Corro verso Ashabenford perché alcuni hinpegni mi chiamano e andrò di nuovo ad abbracciare il grosso albero come mi avete hinsegnato ieri sera.
Ci aggiorniamo prestissimo ad Ashabenford...
Che Tymora vi sorrida

*firma elegante*
Schecht

Ozy-Eva-Eitinel-urdo-PG nuovo di chauntea-Niniel.

Quando, come e perchè!?

*un foglio di pergamena arrotolato e chiuso con un nastro viene recapitato da un ragazzino ai Tempi della Triade*

*il messaggero avvisa che è per la signora Annette Helen Mathlin*

Stimata Signora Annette Helen Mathlin,

chi vi scrive è Schecht, il paggio in prova della signorina Ariah.
Le invio questa missiva perchè avrei urgente bisogno di incontrarla per discutere con lei di una faccenda importante.
Fatemi sapere quando siete più comoda e cercherò di liberarmi da eventuali altri impegni presi.
Potete trovarmi alloggiato alla Locanda del Cervo Bianco, quando sono ad Ashabenford, e potete far recapitare li una risposta.
Colgo l'occasione per omaggiarla dei miei più sinceri saluti.

*firma in bella grafia*
Schecht

Due missive vengono recapitate a Mistledale. Una lettera, chiusa con il marchio in ceralacca PV, viene indirizzata alla torre del arcimago Kevamros.
 
Stimato Arcimago,
 
chi vi scrive è Urdo Troubletrotter, araldo della scuola di magia Dennin di Essembra. Noi araldi stiamo compiendo delle ricerche in merito ad eventi passati che hanno riguardato l´uccisione di un possente drago bianco ad Est nei pressi della Breccia. Sono venuto a sapere che voi eravate coinvolto direttamente nella faccenda e vi sarei molto grato se potessi porvi un paio di domande. Potete lasciare per me un messaggio alla locanda del Cervo Bianco di Ashabenford.
 
In Fede,
Urdo Troubletrotter,
Araldo della Scuola di Magia Dennin
 
La seconda missiva viene redatta in halfling su un pezzo di carta da forno e contiene un fagottino con dei pandolci al tacchino e viene lasciata sulla bancarella de “cose hincredibili” al mercato coperto presso  il tempio di Waukeen ad Ashabenford.
 
 
Caro Merin,
 
ti ho cercato ma non eri al mercato e purtroppo non ho avuto il tempo di aspettarti.
Sono venuto a conoscenza che tu appartenevi ad una nota compagnia di avventurieri e hinpazzirei dalla gioia di sentire un paio delle vostre avventure, specialmente in relazione ad una storia riguardante un drago bianco.
 
Quando avrai un po´ di tempo, potremmo incontrarci davanti al camino di una buona locanda. Vitto e fumo sono offerti ovviamente da me.
 
A presto,
Urdo