Per il DM, Khaal, Victoria, Alan e Toignar. Quando possiamo proseguire?

Domenica può andare bene a tutti?

Il messaggio è appeso nella sala comune della loggia, in modo che sia visibile anche a chi non ha accesso al piano superiore

- Recuperare un bicchiere d'acqua preso da una cima montana FATTO
- Trovare un imp e fargli il solletico. Può anche essere un'altra bestia disgustosa, basta che sia un esterno e che sia sacrificabile subito dopo
- Procurarsi della carta FATTO
- Comprare un'arpa e chiamarla Caterina FATTO
- Tenere pronto un incantesimo di bocca magica per far cantare l'arpa
- Creare una fiamma perenne con l'omonimo incantesimo
- Comprare una capra robusta e in salute
- Convincere la capra che sarebbe un ottimo destriero
- Adattare qualche scudo in silverbark in modo da creare un'armatura per capre
- Procurarsi del vino FATTO
- Far visita ai folletti della fungaia e chiedergli di condividere qualcuno dei loro migliori funghi per i pasticcini
- Procurarsi bistecca di gigante FATTO
- Procurarsi 99 piccoli fagioli bianchi e uno rosso FATTO
- Cucinare della salsa di cinghiale

L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.



Non riusciva a dormire. Continuava da ore a rigirarsi tra le mani il bicchiere di rum, a malapena assaggiato. Non era da lei, come non le appartenevano quelle sensazioni che la l’attraversavano come le onde di un mare in burrasca.
Cinque anni. Quello era il lasso di tempo che aveva speso a cercare Robert, con risultati a dir poco scarsi. Ed improvvisamente era comparso, ferito e traumatizzato, praticamente alla sua porta.
Ricordava quel giorno fatidico come fosse ieri. «Mi dispiace, devo andare. Ho una missione da compiere.»
Quelle erano state quasi le uniche parole che le aveva rivolto prima di scomparire, prima di abbandonarla ad Elventree. Un anno speso insieme, mentre cercava rifugio dai poteri che imperversavano lungo le coste del Mare della Luna, dodici lune indimenticabili e che, al solo ricordo, le scatenavano rimpianto, paura e rabbia.
Strinse maggiormente il bicchiere tra le mani, fin quando le nocche non diventarono bianche. 
Un anno nel quale aveva osato pensare che dopotutto ci potesse essere qualcosa di bello per lei, in questa vita. Un periodo in cui si era illusa. Lei, nata da chissà chi, cresciuta tra i vicoli della grande città, spazzando i pavimenti e servendo da bere fin dalla tenera età. Lei, che era riuscita a sopravvivere al quartiere, alle viscide mani degli avventori di quel posto dove uomini e donne di ogni estrazione e dai gusti più vari andavano a spendere soldi, a sfogare fantasie proibite.
Ricordava ancora le parole di Jasmine, come fosse stato ieri: «Impara. Leggi, scrivi, fai di conto, allora sarai più utile di loro. Non farai la loro fine.»
Erano state le parole che avevano guidato la sua esistenza, che l’avevano condotta per mare e resa un quartiermastro. La vita era stata una severa maestra, aveva commesso degli errori, ma aveva sempre imparato da essi ed era sopravvissuta. Dopo tutto questo, aveva dimenticato quei preziosi insegnamenti per un briciolo di felicità. 
E Robert, quel pezzo di cretino, l’aveva abbandonata per un ideale. Peccato l’avessero già picchiato per bene, avrebbe voluto pensarci lei. Dentro di sé aveva sempre saputo che non poteva prevedere come si sarebbe comportata se l’avesse mai ritrovato. Lui le faceva quell’effetto. Eppure, ora che era di nuovo con lui, il suo tocco le dava fastidio. Era diverso. Forse l’aveva idealizzato con il passare del tempo, o forse era stata la perdita di memoria a ridurlo così. Avrebbe dovuto scavare a fondo, c’erano anni di vuoto da riempire. Da dove veniva quel tatuaggio? Perché faceva battute sceme, quando era sempre stato un introverso? Mille altre domande la assillavano.
In un inconsueto impeto di rabbia, scagliò il bicchiere nel caminetto, riducendolo in mille pezzi. 
C’erano risposte da trovare e soldi da guadagnare, non poteva permettersi di farsi prendere da emozioni che nemmeno comprendeva. «Fottiti, Robb» disse alla semioscurità, tuttavia ciò che udì nella sua voce non fu ira, ma nostalgia.

*dopo la riunione viene stilata da Edie una breve nota, consegnata a una delle guardia al cancello del Comando della Milizia con preghiera di consegnarlo all'interessata*

Riunione effettuata come richiesto dall'arcanista Naur e caldeggiata dal Comandante e dal Capitano.
Li abbiamo informati, e ho consegnato loro lo studio sulle belve distorcenti effettuato da Marcus Amalith di Elven Crossing.
Rimarrò in attesa di ulteriori informazioni, se vorrete di nuovo coinvolgerci. In caso contrario dovessero esserci altri attacchi mentre mi trovo in città potete avere la certezza che cercherò di fare il possibile per proteggere Miliziani e cittadini.
Che la forza della Madre vi protegga e renda fertile il terreno che calpestate.
Edie Cornflower, sacerdotessa di Chauntea

Per i convocati Darsa, Ariah, Leonides, e il bravo diemme Ignem.

Quando andiamo?

Io adesso posso dire: giovedì, sabato (forse), domenica, poi vediamo

Illustre priore,
potete chiamarmi Victoria, sono giunta nelle valli per volontà del pontefice Bhrandaddon per mettermi al servizio della chiesa e del popolo, chiedo dunque ospitalità e indicazioni per adempiere al meglio ai miei doveri.

Possa il Vero Dio sempre illuminarvi.
In fede,
Victoria Lavinia Vasylev di Torm

Una lettera e un pacco vengono spediti ad Faith Buckman, Eithel e Leroy Marsk, chiusi con il marchio in ceralacca PV e contenenti due giocattoli e delle spezie per cucinare.

Gentile/i XXX,

spero che questa missiva vi trovi in salute.

Il mio nomee' Urdo Troubletrotter e sono il primopaggio de i Paggi delle Valli, una compagnia di paggi professionali di istanzanelle valli.
Durante la mia permanenza ad Ashabenford ho conosciuto vostra figlia/sorella Jenny e vi porgo le mie piu' sentite condoglianze. Jenny era donna di grande cuore e molte persone portano un bel ricordo di lei nella grande citta' di Mistledale.

Vi scrivo per via del immobile che Jenny dopo anni di lavoro era riuscita a procurarsi. Questo stabile ora e' in disuso, ma il tempio del piangente si e' dimostato interessato e vorrebbe acquistarlo per aprire un piccolo orfanotrofio. Vorrei organizzare un incontro di modo da sentire la vostra disponibilita' nell'atto di vendita e concordare una nutrita somma. Sono sicuro che non avrete remore a fare del bene ricavandoci un congruo compenso e la gratitudine nonche' un eventuale futuro aiuto del tempio di Ilmater.

Inviate pure la vostra risposta alla sede dei Paggi delle Valli ad Hap, Battledale.

In fede,
Urdo Troubletrotter, primo paggio de i Paggi delle Valli ed momentaneo agente del piangente

[OFF] mi riferisco a questo: http://www.raccontidellevalli.eu/forum/s...6#pid20476

*alla caserma viene lasciata la seguente richiesta*

Capitano, dalle prime informazioni pervenute siamo stati messi al corrente di sospetti verso il proprietario del vecchio mulino, a causa della concorrenza in affari con le famiglie in questione Palmer e Lynch. E' evidente che un semplice fattore non possa avere i mezzi per causare tali attacchi e assoldare un tal numero di uomini. Sospetto quindi si tratti dell'opera di una setta e per accertarmene vi chiedo autorizzazione preventiva a ispezionare personalmente tale mulino. Avrei bisogno di conoscerne anche l'ubicazione e il nome, in attesa di ulteriori dettagli dall'altro gruppo.

Darsa Naur