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[Sturm Greif] Come Folgore dal cielo.
#2
II

«Ehi Ffolk. Ffolk! Dargouwf sta male, ha una tosse tremenda» con passo veloce Sturm raggiunse Gjorgul che apriva la strada, in testa al gruppo di fuggitivi.
«Lo so Sturm, lo so. Deve resistere».
Era un tipo grosso Gjorgul, con una folta barba raccolta in un lungo pizzo ed un capo completamente calvo ed incredibilmente lucido. Da lontano quella sua grossa testa tonda sarebbe potuta essere scambiata per una mastodontica perla lucente. Guai a dirglielo però, per la sua testa rasa Gjorgul provava un senso di genuina vanità «Se non altro non faccio fatica a pensare. Molti pensieri vengono fermati dai capelli» era solito dire con un tono misto tra il serio ed il divertito. Chissà se ci credeva davvero. Di corporatura era un orso di uomo, infinito nella sua svettante statura e nella sua possanza, incuteva timore solo a guardarlo.
[Immagine: 2yxondy.png]
Di tutto il gruppo, durante la condanna, era stato l'unico a cui era stato concesso di tenere la barba. Infondo prima della disastrosa disfatta della spedizione dello Jarl Froston, Gjorgul era molto considerato tra i suoi compaesani e consanguinei. Si trattava di un combattente formidabile, dalla resistenza inesauribile.
Era conosciuto come Il Ffolk. Infatti Gjorgul non era stato sempre così immenso, anzi. Da piccolo era poco più di uno stecchino umano, emaciato e dalla salute cagionevole. Nel suo villaggio si credeva fosse durato poco. Per di più la sua pelle naturalmente scura e la cascata di capelli neri gli avevano procurato attenzioni spiacevoli tra i suoi coetanei che avevano iniziato a chiamarlo Il Ffolk proprio a causa della sua debolezza fisica e del suo strano aspetto.

I Ffolk erano popolazioni di isolani che vivevano a migliaia di distanza a sud dell'isola di Ruathym. Combattenti anche loro ma prima di tutto contadini e amanti fanatici della Madre Terra. I ruathen spesso facevano visita loro a suon di razzie lungo le coste.

Ffolk poi però crebbe, e lo fece a dismisura, a discapito dei suoi capelli. Ciò che aveva in testa svanì come risucchiato dal resto del viso che trasformò quel cespuglio nero in un'ispida barba altrettanto nera che andò a riempire mento e mascella.

«Bene, dietro quella collina c'è uno strapiombo con un sentiero molto stretto che porta ad una conca abbastanza ampia»
«Sì, se siamo fortunati forse la tempesta di ieri potrebbe aver fatto arenare qualche barca»
«Lo spero. Dì agli altri di riunirsi e scopriamo se c'è qualcosa per noi»


A Sturm bastò alzare il braccio e scuoterlo ripetutamente perchè gli altri accorsero di buona lena, senza pronunciare una parola. Il gruppo poi raggiunse Ffolk che nel frattempo si era accucciato sulla sommità della collina.
«Per Tempos gli Æsir ci sono ancora favorevoli, guardate là» il grosso indice calloso indicò in lontananza due drakkar. Una spezzata a metà, l'altra sembrava ancora in condizioni tali da poter navigare. Alcuni uomini girovagano, urlandosi tra loro, impegnati a recuperare oggetti con cui riparare la drakkar rimasta intera.
Poi c'erano cadaveri, sparsi qua e là, tra altri svariati oggetti e detriti portati dal mare impetuoso.

«Andiamo»
Dargouwf tossì. Sturm diede lui una forte pacca sulla schiena «Non morire di tosse proprio ora mh?»
Spadone imbracciato si alzò seguendo Ffolk per il sentiero.
[Immagine: Webp-net-resizeimage.png]
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RE: [Sturm Greif] Come Folgore dal cielo. - da cotoletta - 10-09-2017, 16:27

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