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[DM Q] Morte di un helmita
#1
La voce di Seraphina l'aveva condotto ad una tana di strani insetti, che Laima aveva identificato come aberrazioni. Stavano cercando tutt'altro, la ormai famosa fonte d'acqua termale per il sacerdote di Istisha, ed Eran non era particolarmente entusiasta della missione. Tuttavia la guida s'era fatta sentire, non lo faceva da molto tempo. L'aveva esortato a ritrovare ed a donare il riposo a qualcuno. Gli altri avranno certamente pensato fosse pazzo, ma Gabriel gli aveva suggerito di tenere quella cosa per sé, in quanto non erano ancora certi si trattasse davvero di qualcosa di positivo, di una vecchia ferita alla testa non guarita del tutto, o peggio. Tuttavia l'helmita non aveva dubbi.
Gli insetti si erano rivelati assai ostici da eliminare, ma alla fine, dopo aver rinvenuto numerosi corpi fatti a pezzi, avevano scorto nel nido il cadavere di un uomo con il simbolo sacro di Helm. Riportava un'estesa ferita al ventre, sicuramente quella fatale, tuttavia dietro al medaglione non vi era inciso alcun nome. 
I suoi compagni distrussero il nido di quelle creature, ed Eran li costrinse a riportare il corpo al riparo, provocando i borbottii di alcuni di loro. All'insediamento vicino al faro di Elua aveva preso a nolo un carretto, e portato il corpo al tempio della Triade, in assenza di uno di Helm. Rinnovate le sue preghiere al tramonto, aveva fatto in modo che il cadavere non deperisse ulteriormente e l'aveva ricomposto al meglio. 
I rituali funebri dei fedeli al Dio dei Guardiani erano complessi, e con un loro scopo preciso. Avrebbe cercato di fare del suo meglio, come avrebbe anche dovuto scoprire il nome del caduto e quale fosse il tempio più vicino. Se non ce ne fossero stati, avrebbe dovuto provvedere lui stesso...
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
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#2
Il sogno l'aveva turbato, ma per lo meno ora sapeva il nome del confratello: Ilyas. E che la sua compagna, Isabel, poteva essere sopravvissuta assieme a due uomini, dei quali però ignorava i nomi. L'unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stato chiedere all'insediamento più vicino, informarsi se quelle persone si erano fermate per una notte o per acquistare provviste. Il problema era che non voleva gli altri lo considerassero pazzo, sicuramente avrebbero chiesto come aveva scoperto tutto questo. Come avrebbe potuto muoversi? 
L'insediamento più vicino era quello del faro di Elua, ed il sacerdote di Istishia viveva lì. Probabilmente avrebbe potuto aiutarlo a parlare con i locali, supponeva fosse ben voluto dalla gente del posto...
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
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#3
Eric era stato d'aiuto, introducendoli agli abitanti dell'insediamento al faro di Elua. Isabel era sopravvissuta, si trovava lì, ed aveva raccontato loro la storia: stavano portando delle reliquie di Torm da Tantras all'Abbazia della Triade, quando sono stati attaccati da quelle creature, lungo la strada. Dei due anduran di scorta non c'era traccia. 
Seguiti da Isabel, erano tornati sul luogo del misfatto, dove avevano dovuto abbandonare il carro. Che era scomparso. Grazie a Luth, avevano seguito seguito i solchi lasciati dalle ruote quasi fino ad Elmwood.
Lì non si trattava più di aberrazioni, qualcuno aveva trovato il carro abbandonato, e l'aveva portato via. Con malizia o per mettere in salvo il carico, era da vedere. Ma il buon senso avrebbe suggerito a delle brave persone di portare il carro all'insediamento più vicino, non così lontano. 
Se non altro, pensò Eran con un pizzico d'opportunismo del quale si vergognò, se avessero riconsegnato quelle reliquie al clero di Torm, forse l'Avanguardiere Rhaegel avrebbe ceduto un poco sulle sue vecchie convinzioni, che gli facevano guardare malamente Eran ed il clero di Helm, nonostante le due divinità fossero alleate...
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
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#4
Ripercorrendo le tracce del carro, grazie a Luth, erano riusciti a raggiungere un piccolo gruppo di fattorie oltre il fiume Lis. Lì i locali avevano parlato di un nutrito gruppo di pirati che li infastidiva, e che poteva essere venuto in possesso della cassa con i simboli di Torm. Avevano rinvenuto un'insenatura nascosta, lungo la costa, non troppo distante da Elmwood, dove questi pirati vivevano in delle baracche ed avevano a disposizione tre o quattro navi, disposte lungo un vecchio molto. Laima era riuscita a farsi amica una vedetta, facendosi raccontare un po' di cose, tra le quali che la cassa sarebbe stata portata via a breve da un'altra nave, che stavano attendendo. 
Dopo aver pianificato a lungo, grazie anche ai numeri visti da Luth, decisero che la via della forza non sarebbe stata la migliore da percorrere, data anche la presenza tra loro di Isabel Gherdabban, a quanto pareva figlia del loyan Gherbaddan di Tantras, che non intendeva abbandonare del tutto la sua spedizione ed accettare il fallimento. Eran era molto preoccupato in merito, non avendo la donna dimostrato alcuna dote marziale, così suo malgrado si ritrovò assieme agli altri a trattare con il capo di questi pirati, un certo Roy Blackeye. Il pirata sembrò voler trattare inizialmente, ma se la stava tirando troppo. Il sacerdote, spazientito, decise di tentare il tutto per tutto tramite una preghiera d'ammaliamento che non aveva mai utilizzato prima, e che miracolosamente funzionò. 
Purtroppo spese una quantità immane per le sue tasche, ma riuscirono ad uscire dalla baia con le reliquie e dama Isabel illesa. 
Tornai all'abbazia, Eran cercò di assicurarsi quali fossero le intenzioni della tormita. Comprendeva come lei si sentisse in difetto, avendo perso un helmita e due anduran, nonché le reliquie, in una missione affidatale, ma la questione si era risolta. Come sacerdote combattente, lui non si sentiva a posto con la coscienza a lasciare quei pirati liberi di continuare a fare quello che facevano, e lei avrebbe dovuto render conto delle morti, prima o poi. 
Inoltre bisognava provvedere ad una degna sepoltura per Ilyas, che giaceva da troppi giorni all'abbazia sotto un incanto di riposo inviolato. Non vi erano templi di Helm nelle vicinanze, erano tutti orribilmente lontani, così Eran si era deciso a procurargli una degna sepoltura al cimitero di Hillsfar, a sue spese. 
Inoltre, avrebbe chiesto ad Alasdair di andare a controllare rapidamente se quei pirati fossero fuggiti. Se fossero stati talmente incoscienti da rimanere lì, sarebbero tornati a scacciarli, arrestarli o eliminarli, a costo di chiedere uomini in prestito ai priori dell'abbazia, in modo da permettere a quei pescatori di vivere con maggiore serenità.
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
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