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[Luth Woodhead] - Appunti di viaggio
#10
* La quiete che regnava al tempio ebbe un effetto tranquillizzante su Luth egli permise di prendere sonno per recuperare dalle fatiche di una giornata piena di sorprese e che nonostante la liberazione di Elora a quanto sembrava non concludeva la storia dei gemelli visto che ora il fratello sembrava scomparso. Si svegliò che non era ancora l'alba e nell'attesa del sorgere del sole prese a scrivere sul diario. *

Negli ultimi mesi ho avuto modo di vedere cose strane e assistere a fatti incredibili a cui non crederei se mi fossero raccontati, ma mai nulla che possa essere paragonato a ciò che è accaduto all'interno di quel labirinto.

Appena entrato ho avuto il tempo di fare pochi passi e all'improvviso mi sono trovato davanti ad una scena sconvolgente, mio zio a terra sanguinante e i miei cugini che invece di soccorrerlo inveivano contro di me accusandomi di quanto stava accadendo al loro padre morente.

Mi sono bloccato e ho iniziato a urlare che ciò che dicevano non era vero e non capivo come fosse  possibile tutto ciò, poi sono passato dallo stupore alla disperazione quando anche lo zio mi ha accusato di averlo abbandonato e di non essere stato con lui mentre moriva.

In un attimo di lucidità mi sono reso conto che qualcosa di simile stava accadendo anche ai miei compagni, Darry piangeva e invocava i sui genitori, Tobin in lacrime parlava a qualcosa di invisibile ai miei occhi dicendo di amarla e Echo che si discolpava con veemenza e lottava con qualcosa di invisibile spingendo l'aria di fronte a lei e poi scagliando anche una freccia nel vuoto.

A poco a poco ci siamo resi conto che nulla era reale e che quello che ognuno di noi vedeva era il frutto di una qualche maledizione, ma le voci che mi accusavano hanno continuate a restare nelle mie orecchie fino a che non siamo entrati in uno strano edificio.

Ma tutto ciò era solo l'inizio infatti all'interno dopo aver affrontato demoni in varie forme siamo arrivati in una grande sala ed entrando sono rimasto a bocca aperta senza poter fare nulla per un tempo che mi è parso eterno, ero bloccato a vedere quello che avevamo davanti, al centro della stanza in cerchio c'eravamo noi, o meglio quelle che erano perfette copie di noi, schierati a difesa di una ragazza legata che era a terra al centro del cerchio.

Si è fatta avanti la copia di Echo, come se anche loro l'avessero scelta come la loro condottiera, e ha iniziato una serie di accuse e provocazioni e a lei si sono unite le altre copie tranne la mia che rimasta in silenzio per tutto il tempo, ho ripensato a questo fatto senza trovare una spiegazione.

Alla fine è risultato chiaro che per liberare la prigioniera, sperando si trattasse di Elora, era inevitabile affrontare noi stessi e così è stato e come facilmente prevedibile il problema maggiore è risultato liberarsi della copia di Leonides ma alla fine circondato e fiaccato la colpi, frecce e incantesimi l'altro Leonides è scomparso.

Liberata la ragazza restava solo da uscire da qual posto da incubo il più rapidamente possibile e affrettarci a far ritorno a Elventree per far curare la mezzelfa e cercare suo fratello Caleb.

Durante il ritorno un'insolito silenzio accompagnava il nostro cammino e immagino che anche i miei compagni ripensassero a quelle incredibili visoni così vere e dolorose, io lo stavo facendo e riflettevo su come la nostra vita sia un insieme di episodi belli o brutti che riportati alla memoria possano procurare gioia o dolore e come chi aveva architettato la maledizione di quel labirinto fosse riuscito a colpirmi nei miei affetti con un'accusa falsa e per me infamante.
[Immagine: fXe3pco.jpg]
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RE: [Luth Woodhead] - Appunti di viaggio - da redandblu - 20-07-2020, 19:46

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