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In riferimento al drago
#2
Io credo che dietro a un episodio come questo ci sia una profonda incomprensione dello spirito delle regole e del gioco, che non sono esclusivamente o esaustivamente rappresentate dalla lettera della regola.

Questo è un server persistente. Significa che è online 24 ore al giorno per il vostro divertimento, anche in assenza di dm. Questo però comporta alcune cose che, pur non essendo effettivamente spiegabili in gdr e dal punto di vista dei vostri personaggi, esistono solo e unicamente in quanto compromesso tra l'aderenza totale alla coerenza del mondo (coerenza più che realismo, perché non c'è vero realismo in d&d) e ciò che è necessario per fare divertire i giocatori. 

Qualche esempio:
  • L'autoress. Se dovessimo attenerci alla coerenza del mondo, ogni volta che morite da soli e nessuno è in grado di riportarvi al tempio dovreste cambiare pg. 
  • Il fatto che il ress al tempio costi solo 500 monete e il sacerdote definisca la cosa come "appena in tempo!". Dovreste spenderne più di 5000, ma semplicemente troviamo assurdo pensare che alcuni pg possano realisticamente pensare di essere ospiti fissi di Chez Kelemvor.
  • Il fatto che morendo non perdiate mai un livello, nemmeno se morite davvero davvero e il sacerdote vi fa pagare le 5000 mo.
  • Il fatto che i mob respawnino. Diciamocelo, con tutti i goblin e gli orchi che i vostri pg hanno ucciso in questi mesi, dovrebbero essere una specie protetta come il panda e il rinoceronte bianco. Vi pare plausibile? Vi sembra plausibile che i vostri pg possano vantarsi a livello 5 di avere ucciso migliaia di goblin soltanto perché conoscete le Terre delle Bestie meglio della camera da letto della vostra ragazza?
  • Il fatto che il crafting magico sia istantaneo. Dovrebbe volerci 1 giorno ogni 1000 mo di valore...sono 8 giorni solo per quella succosissima spada +2 che volevate fatta dal vostro amabile mago di quartiere.
  • Il fatto che il riposo curi tutti i punti ferita invece di curarne solo una parte
Sicuramente ci sono altri esempi che ho dimenticato, ma il succo di tutto questo è che deve esistere una chiara distinzione tra quella che è la lettera della regola e quello che è lo spirito. Noi non siamo legislatori né interessati a scrivere un contratto che sia a prova di qualsiasi cosa, e per questo abbiamo bisogno che tutti ci mettano del loro e usino il buonsenso, perché dal buonsenso nasce il divertimento di tutti. 

Non giochiamo l'uno contro l'altro, giochiamo INSIEME. Anche se i personaggi possono avere conflitti, questo è un gioco cooperativo in cui tutti i giocatori devono fare la propria parte per creare storie belle, coerenti, sensate. Gioco cooperativo significa anche che DM e giocatori stanno dalla stessa parte, qui nessuno vuole inculare nessuno quindi in generale io invito tutti a un atteggiamento più rilassato, meno polemico e più tollerante, perché quando siamo in gioco ci dobbiamo divertire e non stare a discutere. Se c'è qualcosa da discutere lo si fa dopo, con calma, non durante una giocata. 

Francamente in quattro anni questa è la prima volta che succede una cosa del genere in modo così eclatante, e mi auguro che sia anche l'ultima.

A tale proposito vorrei ricordare anche un'altra regola, non nostra specifica ma del gioco di ruolo in generale, che in questo caso è stata violata: il rispetto dello spazio narrativo altrui.

Nel gioco di ruolo ognuno ha il suo preciso spazio narrativo, che nel caso di un giocatore corrisponde al suo personaggio. Questo significa che ogni persona può esprimere le parole, i pensieri e le azioni del proprio personaggio, senza inventare o imporre parole, pensieri e azioni ad altri personaggi o png, a meno che questo non sia stato preventivamente concordato col dm.

Lo spazio narrativo del dm, di contro, è quello che riguarda il mondo di gioco: essenzialmente, i png e le loro reazioni. Quando due pg o un pg e un png interagiscono, questi spazi narrativi si incontrano, e le regole del gioco indicano in modo univoco il modo in cui si incontrano: il risultato di un tiro di raggirare, per esempio, è univocamente determinato dal tiro contrapposto di percepire intenzioni e da eventuali bonus e malus, e non si può decidere arbitrariamente di reagire in un modo non conforme al risultato del tiro.

In sostanza, questo significa che non siete voi a decidere la reazione dei png a qualcosa che voi fate, a meno che questo non sia preventivamente approvato dal dm. Fare il contrario significa fare god modding, e semplicemente non è accettabile.
[Immagine: firma_artemis.png]
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In riferimento al drago - da kakashi - 10-11-2017, 21:42
RE: In riferimento al drago - da DM Artemis - 11-11-2017, 18:52
RE: In riferimento al drago - da kakashi - 11-11-2017, 20:00
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RE: In riferimento al drago - da DM Cyrano - 12-11-2017, 16:11
RE: In riferimento al drago - da Denoela - 12-11-2017, 17:07

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