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[AQ] Come scoglio infrango, come onda travolgo
#10
Aveva consegnato i ritratti a Fjolnir premunendosi prima di farne una copia per eventuali esigenze.

Durante l'incontro Madre Mathlin venne a sapere della vendetta di Sturm. Era qualcosa di non previsto, ma non per questo negativo.
Difatti, Madre Mathlin, nonostante le perplessità sempre maggiori dettate dalle intenzioni del grosso ruathen si accertò che i ruathen sapessero bene quali fossero le leggi che vigevano nelle Valli.

Sturm era stufo di quella storia, non ne poteva più. Possibile non ci fosse un lembo di terra privo di qualsiasi regolamento? Una terra di nessuno?
Giusto per togliersi un serpente dallo stivale decise di documentarsi, chiedendo proprio a Madre Mathlin che fino ad allora era sempre sembrata sì disponibile ma anche molto ligia e preparata.

Madre Mathlin illustrò a lui e a Fjolnir chi amministrava le terre in cui girovagavano: Da una parte se ne occupava Mistledale, da un'altra Battledale, da un'altra parte ancora un altro nome che Sturm non ricordava e infine c'erano anche gli alfar di Myth Drannor.
A conti fatti, in qualsiasi luogo avrebbe ucciso quei cinque poteva rischiare di beccarsi una taglia sul capo. Persino dagli alfar, incredibile.

Come mai però con i manipoli di banditi nessuno faceva storie? Eppure non c'era una taglia per ogni testa che falcidiavano. «Legittima difesa» dicevano tutti, come se quella motivazione fosse la scappatoia universale per non incappare nelle conseguenze della legge. Chi determinava però che quei miserabili stavano attaccando e non difendendosi? Diceva bene Fjolnir quando affermava che: « La legge va bene solo quando fa comodo a voi».
I cadaveri trovati sui sentieri o nelle foreste potevano essere stati vittima di qualsiasi cosa: una trappola, mostri, pelleverde, banditi.
Sturm non credeva che in tutte le Valli ci fossero occhi che controllassero il movimento di ogni singola persona. Poteva uccidere quei cinque e nascondere i corpi, oppure lasciarli lì ed in caso addossare la colpa a qualche pericolo insito nelle Valli. Sempre ammesso fosse venuto qualcuno ad accusarlo di essere la mano della morte dei cinque traditori.

Nonostante ciò Madre Mathlin gli aveva consigliato di rivolgersi alla più alta carica delle autorità della zona ed esporgli il fatto. La complicatissima faccenda.
Fjolnir sorprendentemente aveva approvato il consiglio, sostenendo che Nelyssa - questo il nome del comandante dei Cavalieri - sembrava essere molto capace e degna di fiducia.
L'unica cosa che faceva storcere il naso a Sturm era il fatto che fosse una paladina di Chauntea. Gli ricordava troppo i ffolk delle Moonshae. Ma pensava di fare comunque un tentativo. Giusto chiedere, informarsi e capire come funzionassero le dannate leggi dei villaggiani.

Hap aspettava ancora. La meta più prossima sarebbe stata la caserma dei Cavalieri di Mistledale ad Ashabenford.
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RE: [AQ] Come scoglio infrango, come onda travolgo - da cotoletta - 27-09-2017, 12:55

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