[Q-Ignem] Racconti dalla locanda...

[kakashi]

Di ritorno dalla prima esplorazione organizzata dagli elfi i volontari passarono per Essembra usando l' albero delle vie.
Anthony approfitto' per fermarsi un paio di ore nella città.
Aveva messo in bella vista la sua collana di platino con i due denti dei draghi uccisi come ciondoli.
Difficile non notarli su una veste nera, anche se ricamata e accessoriata con oro zecchino.
Così mentre girava per la piazza parecchi lo riconobbero e lo salutavano, lui ricambiava con bei sorrisi e alcune strette di mano.
Si fermò dalla sua amica fruttivendola a comprare le mele la quale vedendolo si rallegrò.
Era sempre un piacere parlare con lo stregone ma questa volta la sua attenzione fu attirata dalla collana 
"Anthony è un po' che non ti vedo ad Essembra "
" Sì cara , sono a Myth a dare una mano agli elfi per affrontare il pericolo rappresentato dai draghi" e nominandoli mostro la collana.
" Cosa sono quelli ? " Nel mentre si era formata una piccola fila che non era seccata , ma ascoltava il discorso con interesse.
" Questi? Bhe mia cara sono i denti dei draghi che abbiamo abbattuto e sconfitto "
Lo sguardo di tutti passò dal sorriso di Anthony alla collana focalizzandosi sui denti.
" Hai ucciso quei draghi ? " Chiese stupita la fruttivendola.
" Bhe certo ! Non da solo ovviamente... Ma lo sapete che sono un ragazzo con un grande potere " fece un sorriso e si spostò il ciuffo con tutto il suo carisma.
Un brusio di parole si sentiva dalla piccola folla che si era radunata davanti alla fruttivendola.
" Il nostro Cavaliere Anthony ha sconfitto anche i draghi !! " Esultò la fruttivendola mettendo il sacchetto di mele in mano ad Anthony.
Un paio di bambini esultavano felici e poi partirono di corsa a giocare lanciandosi manciate di terra gridando " PALLA DI FUOOOCOOO " 
Intanto lo stregone faceva segno con la mano di restare calmi.
" Si abbiamo sconfitto due draghi ma c'è ancora da fare.. " 
Ma ormai la gente presente era piena di entusiasmo, e si congedavano da Anthony con strette di mano e parole di stima.
Anche Anthony saluto la fruttivendola e prosegui i suoi giri e ormai le voci lo precedevano .
Era ben disposto a fermarsi a raccontare e la gente ad ascoltare .
Quando entrò in locanda, affollata a quell' ora, qualche cliente applaudiva e gli stringeva la mano.
Tutti però gioirono ed esultarono quando lo stregone offri da bere a tutti.
Dopo un oretta passata in locanda tra bevute, risate e canti Anthony ritornò a Myth lasciando ad Essembra una piccola parte della cittadinanza ubriaca ma felice.