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[Ivor Chernov] Il Palmo e il Pugno.
#16
[. . .]

25 Hammer 1390

E' gia trascorso più di un anno dalla morte di Zora e di certo posso dire di aver tentato di fare del mio meglio per non lasciarmi abbattere da tutto quello che è seguito.
Il ritorno di un vecchio nemico, il signore dei demoni Alfaroth, ha messo in serio rischio il mio progetto di restauro del santuario nel Cormanthor e anche dopo la sconfitta del suo culto qui nelle Valli e dei suoi alleati tra i lucertoloidi, ho cercato di affrettare gli ultimi lavori necessari alla costruzione, prima che il demone potesse architettare un nuovo piano per colpire me o chiunque mi fosse vicino. So bene che finchè lui esisterà nel Multiverso non si stancherà facilmente di darmi la caccia e che forse un giorno sarò costretto a ricambiargli il favore nelle profondità dell'Abisso per mettere definitivamente fine a questa minaccia. Non sarebbe la prima volta, in fondo. Quella stessa magione che sorge a poca distanza dal nuovo santuario, che porta gli stessi simboli deturpati del mio dio, potrebbe essere un ulteriore segno premonitore che le nostre strade si incroceranno nuovamente, là dove il confine tra i nostri piani d'esistenza si è fatto gia così sottile.

Ma pare che tutto questo dovrà attendere: un nuovo nemico si erge gettando la propria ombra su tutto ciò che conosco o che posso anche solo immaginare, non soltanto su ciò che ho costruito con lacrime e sangue. Un Male Antico, stando a quanto dice chi è molto più erudito di me, da segni di risveglio. Non sappiamo ancora di preciso quale o se abbiamo a che fare con più di uno di loro, ma ognuna di queste entità potrebbe aver gia consumato interi piani materiali, dei quali finora anche solo l'esistenza era argomento di dibattito, giacchè nella nostra arroganza definiamo il nostro "Primo".
Se una tale sciagura dovesse manifestarsi nel nostro mondo in tutto il suo orrore, forse questa volta neppure gli Dei potranno salvarci. Temo che persino le nostre stesse anime sarebbero a rischio contro qualcosa di più antico e malvagio delle immonde creature del Multiverso. Mi chiedo cosa ne sarà di noi o della moltitudine di creature che abitano l'intero Toril, anche solo sperare di arginare l'oscura tormenta che si sta abbattendo su di noi richiederà grandi sacrifici, dovremo dare tutto ciò che siamo e che abbiamo da offrire per salvare il possibile.


Prego solo che questo possa bastare.

E Ilmater asciugherà ogni lacrima dai loro occhi,
e non ci sarà più la morte né cordoglio né grido né fatica,
perché le cose di prima son passate.

[. . .]
"I live...AGAIN!"
IVOR CHERNOV (e JASSIN OAKSTAFF)
[Immagine: Firma-Ivor.jpg]
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RE: [Ivor Chernov] Il Palmo e il Pugno. - da Caleb89 - 09-03-2020, 16:50

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