14-07-2025, 11:09
Io aggiungerei, in ordine sparso, i seguenti punti:
- L'obiettivo di questo mondo persistente è di creare una community in cui tutti i giocatori collaborino per creare una storia condivisa, contribuendo attivamente al divertimento di tutti. Questi principi hanno lo scopo di permettere un'esperienza rispettosa, collaborativa e immersiva per tutti.
- Il protagonismo appartiene a tutti e contemporaneamente non appartiene a nessuno: lascia che gli altri condividano il palcoscenico, lascia spazio ai giocatori più timidi o tranquilli (o che semplicemente scrivono più lentamente) e sostieni i loro momenti drammatici. Ricordati: non è la tua storia, è la storia di tutti.
- Non “risolvere” l'arco narrativo di un altro personaggio senza il suo consenso. Lascia che ognuno possa seguire il proprio percorso con i suoi tempi.
- Gioca per elevare, non solo per vincere. Sostieni le scene che danno agli altri archi emotivi o narrativi, anche se questo significa che il tuo personaggio subirà una sconfitta.
- Quando sei in dubbio, chiediti: "cosa renderebbe questo momento più bello e soddisfacente per tutti?"
- Il mondo persistente ha uno stile di gioco multiplayer, collaborativo e a prevalenza PvE (Player versus Environment, inserisci definizione).
- Il PvP (Player versus Player, inserisci definizione) è supportato come conseguenza di azioni in gioco, non come obiettivo principale del personaggio. Questo significa che a questo tavolo non saranno ammessi personaggi il cui obiettivo primario e principale sia il PvP nei confronti di altri giocatori (es. uccidono perché sono assassini, rubano perché sono ladri).
- Il PvP può essere di tipo sociale (non porta a uno scontro fisico ma a uno scontro tra fazioni) o fisico. Il PvP sociale (minacce, intimidazioni, tentativi vari di "fare le scarpe" all'altro, sfide pubbliche, risse) può avvenire liberamente, purché motivato da azioni avvenute in gioco. Il PvP fisico (tentativi di omicidio, furto, danneggiamento alle proprietà del PG) deve essere mediato da DM.
- L'obiettivo di questo mondo persistente è di creare una community in cui tutti i giocatori collaborino per creare una storia condivisa, contribuendo attivamente al divertimento di tutti. Questi principi hanno lo scopo di permettere un'esperienza rispettosa, collaborativa e immersiva per tutti.
- Il protagonismo appartiene a tutti e contemporaneamente non appartiene a nessuno: lascia che gli altri condividano il palcoscenico, lascia spazio ai giocatori più timidi o tranquilli (o che semplicemente scrivono più lentamente) e sostieni i loro momenti drammatici. Ricordati: non è la tua storia, è la storia di tutti.
- Non “risolvere” l'arco narrativo di un altro personaggio senza il suo consenso. Lascia che ognuno possa seguire il proprio percorso con i suoi tempi.
- Gioca per elevare, non solo per vincere. Sostieni le scene che danno agli altri archi emotivi o narrativi, anche se questo significa che il tuo personaggio subirà una sconfitta.
- Quando sei in dubbio, chiediti: "cosa renderebbe questo momento più bello e soddisfacente per tutti?"
- Il mondo persistente ha uno stile di gioco multiplayer, collaborativo e a prevalenza PvE (Player versus Environment, inserisci definizione).
- Il PvP (Player versus Player, inserisci definizione) è supportato come conseguenza di azioni in gioco, non come obiettivo principale del personaggio. Questo significa che a questo tavolo non saranno ammessi personaggi il cui obiettivo primario e principale sia il PvP nei confronti di altri giocatori (es. uccidono perché sono assassini, rubano perché sono ladri).
- Il PvP può essere di tipo sociale (non porta a uno scontro fisico ma a uno scontro tra fazioni) o fisico. Il PvP sociale (minacce, intimidazioni, tentativi vari di "fare le scarpe" all'altro, sfide pubbliche, risse) può avvenire liberamente, purché motivato da azioni avvenute in gioco. Il PvP fisico (tentativi di omicidio, furto, danneggiamento alle proprietà del PG) deve essere mediato da DM.
![[Immagine: firma_artemis.png]](http://www.raccontidellevalli.eu/firma_artemis.png)