11-06-2017, 20:00
Mi trovo decisamente concorde.
Turpiloquio
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11-06-2017, 20:09
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2017, 20:48 da TheBerserk.)
Era inteso che macchietta perché usi delle espressioni "particolari" non ha grande senso. E appunto, si può benissimo giocare personaggi con un linguaggio "duro" ma non anacrosticamente scurrile. Tende molto ad estraniare dal gioco utilizzare quei termini
11-06-2017, 20:16
Credo che il problema di fondo sia determinare quali termini e quale tipo di linguaggio possa essere consono all'ambientazione (discorso trattato diverse volte al nostro tavolo del cartaceo). Trattandosi principalmente di un gioco fantasy-medievale, si può pensare che il linguaggio da tenere sia legato a quell'epoca. In questo caso però è importante ricordarsi che molte delle parole utilizzate oggi non sono altro che "rimasterizzazioni" di termini già in uso molto tempo fa.
Per fare un esempio la prima apparizione (stimata dai linguisti moderni) della parola "cazzo", appare attorno al 1200 in alcuni testi come riferimento alla virilità maschile ed in un brano dell'epoca viene anche utilizzato in una forma che ha per significato "rompicazzo". Stesso esempio può valere per "Stronzo", parola dei giorni nostri ma di derivazione dalla parola Longobarda, quindi di epoca antecedente, "Strunz" cioè "sterco". Questi due sono quelli che mi ricordo, ovviamente facendo ricerche è possibile che anche altre parole abbiano una derivazione antica. Nonostante l''uso che ne veniva fatto fosse sicuramente differente e decisamente più limitato di quello dei giorni nostri, l'utilizzo di questi termini, in misura limitata, legata ad un determinato personaggio o ad una situazione, non dovrebbe quindi essere da considerasi anacronistico. Credo che un controllo efficace, da parte di giocatori e staff, sia la soluzione migliore, riservandosi di avvisare i giocatori interessati di volta in volta dell'errore commesso solo quando e se viene fatto un abuso del turpiloquio (che non farebbe altro che ridurre l'enfasi della parola quando viene invece utilizzata con cognizione di causa).
11-06-2017, 20:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2017, 20:56 da DM Mugatu.)
I pg interessati son stati avvisati tramite pm, per gli altri è solo un annuncio per il comportamento da seguire.
Non suggeriremo le parole da usare, siamo tutti più che adulti ormai, usiamo la fantasia! Grazie a tutti!
11-06-2017, 21:36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2017, 21:37 da DharmaBuns.)
Il mio pg (che, come avrete capito, ha volutamente un atteggiamento burbero e spiccio) ha usato un paio di volte l'espressione "si fottano x e y" ecc ecc. Ora, non sono stato a fare un'analisi filologica e non so se l'espressione sia coerente con un'ambientazione pseudo medioevale o no (in realtà, come avete già detto, molte nostre "parolacce" hanno un'origine molto antica) ma oltre quell'espressione non mi spingerei, per due motivi. Il primo, banale, è che non amo particolarmente il turpiloquio (sebbene ogni tanto una parola "forte" sia utile: "si arrangino" o "tanti saluti" non rendono esattamente come quella che ho usato. Dante stesso, nell'Inferno, usa "cul" e non "sedere", perchè voleva che il verso risultasse volgare) . Il secondo, più importante secondo me, è che lo ritengo un segnale di cattivo gdr (ma, ribadisco, è solo il mio parere personale) , perchè sentire un pg che spara parolacce a raffica senza un vero motivo mi dà l'idea dei ragazzini che vogliono fare i bulletti, ma non avendo davvero il coraggio di mettersi sul serio contro tutti, si atteggiano a ribelli con l'unica cosa che pensano di poter controllare per dare fastidio agli altri, cioè le parole, ma dentro sono i più conformisti di tutti (dico questo dopo aver lavorato per un pò con i ragazzi di varie età, quindi ormai quell'atteggiamento lo riconosco subito).
In altre parole, a dire una parolaccia sono buoni tutti. Questo non rende il pg un ribelle , uno poco raccomandabile, uno "pericoloso". Una singola parola forte, detta al momento giusto da un pg dal quale non me l'aspettavo , mi ha fatto molto più effetto di una raffica ininterrotta di insulti e parolacce da altri pg, per dire. Amarthion Agarwaenath
12-06-2017, 02:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-06-2017, 02:44 da Blaze.)
Ho letto ora tutta la discussione e ammetto di aver usato alcuni turpiloqui sopracitati (anche stasera). Il problema di fondo sta nell' abusarne che, di per se, non ha alcun senso in termini di gdr e di roleplay, anzi, lo rovinano solamente. Il limitarne se non bandirne del tutto l' uso a parer personale ha poco senso, perchè dette al momento giusto e con un senso logico possono dare spessore al pg, rendendolo così, diverso da altri pg che magari hanno fatto voto di castità dalle parolacce.
In più è orrendo fare di tutta l' erba un fascio, giudicare il role di un pg ''brutto'' per aver detto parolacce non ha senso, anche perchè in effettivo, il gdr on e valido inizia da stasera e dubito che qualcuno possa conoscere tutte le sfaccettature di quello stesso pg in così poco tempo, poi le mie sono opinioni personali eh!
12-06-2017, 04:04
(12-06-2017, 02:31)Blaze Ha scritto: Ho letto ora tutta la discussione e ammetto di aver usato alcuni turpiloqui sopracitati (anche stasera). Il problema di fondo sta nell' abusarne che, di per se, non ha alcun senso in termini di gdr e di roleplay, anzi, lo rovinano solamente. Il limitarne se non bandirne del tutto l' uso a parer personale ha poco senso, perchè dette al momento giusto e con un senso logico possono dare spessore al pg, rendendolo così, diverso da altri pg che magari hanno fatto voto di castità dalle parolacce. Ma no, basta un po' di buon senso, non sarà una parola la fine del mondo, altrimenti facciamo come gli americani che hanno il terrore delle parolacce ma poco ci manca che vendano i mitra al supermercato. Sul "cattivo gdr" forse mi sono espresso male: intendevo che i pg che si affidano troppo a espressioni del genere finiscono per appiattirsi un po' in una sorta di stereotipo. E infatti,quando ruolano in maniera meno estremizzata,escono fuori pg molto interessanti, ricchi di sfaccettature e complessi (e questo è quello che intendo per buon gdr). Se uno però riesce a rendere sfaccettato il proprio pg anche facendolo esprimere così a ripetizione ben venga! Io conosco anche nella vita reale persone che hanno questa (brutta) abitudine, e farci un discorso profondo o prenderle sul serio è un'impresa! magari anche persone di una certa età e di notevole cultura. Però può darsi che sia io poco oggettivo perché è una cosa che dà fastidio a me, boh. Comunque, penso che basti un po' di buon senso e di equilibrio, insomma. Ma stiamo tutti prendendo le misure ai pg e quindi sono tutti ancora un po' marcati e tagliati con l'accetta, col tempo diventeranno più equilibrati e si conosceranno meglio. Amarthion Agarwaenath
12-06-2017, 09:07
(11-06-2017, 19:17)Shalyss Ha scritto: E' questo il punto, Davide. Ogni tempo ha avuto il suo modo scurrile e volgare per definire l'organo genitale maschile. Che, al giorno d'oggi, capita essere il termine "cazzo". Il problema è che se voglio che la gente reagisca realisticamente come oggi reagirebbe se andassi in giro a dire quella parola, devo dire per l'appunto "cazzo". Che non è un modo per fare il figo, ma per dare una certa e definita connotazione al mio personaggio. Ben sapendo quello che comporta in gdr. Se usassi termini desueti o fantasy, non otterrei minimamente quella reazione (esperienza personale) e il personaggio otterrebbe un effetto ben diverso, per l'appunto, quello di macchietta. Ma anche no, se ti sei immedesimato non ottieni affatto quell'effetto sentendo "cazzo" ma solo una stonatura. Mica siamo robottini con parole d'attivazione suvvia...
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
12-06-2017, 09:33
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