In un'esplorazione volta a liberare un antico cimitero dalla piaga della non-morte, si erano imbattuti in un trio di fratelli feriti. Si erano rinchiusi in una stanza, con i morti che battevano e graffiavano fuori dalle due porte. Uno di loro aveva detto di essere il discendente di Arlond Orovar, un seguace di Tempus dei tempi che furono, ed aveva raccontato come avessero cercato la sua tomba e la sua spada, per recuperarla. In effetti l'antica costruzione, per quanto da fuori sembrasse una cripta sotterranea, riportava l'iconografia tipica di Tempus ed anche del Cavaliere Rosso. I tre, una volta guarite le loro ferite, avevano insistito per accompagnarli e combattere con loro, ma presto ne avevano incassate di nuove e severe. A quel punto, cercando di non offendere il loro credo, Eran si era deciso a scortarli fino all'uscita. I tre avevano dato loro indicazioni sulle fattezze della spada, che sull'elsa riportava il simbolo di un lupo nero, e le indicazioni per la loro casa. 
Dopo essersi fatti strada in mezzo ad una quantità piuttosto notevole di non-morti, avevano trovato la tomba dell'uomo, e recuperato la lama. Una volta toccata, lo spirito dell'antico guerriero si era risvegliato, corrotto da qualunque male affliggesse quel posto, ed aveva cercato di aggredirli.
Sulla via del ritorno, i suoi compagni avevano espresso dubbi sui tre. Che fossero davvero chi dicevano di essere, o si trattava di predatori di tombe, che si erano fatti salvare e li avevano raggirati? Eran non aveva pensato a quell'eventualità, ma si erano trovato d'accordo sul riconsegnare spada e resti dell'uomo al tempio di Tempus ad Hillsfar, dove se gli uomini che avevano salvato fossero stati davvero i discendenti di Arlond Orovar, non avrebbero avuto alcun problema a recuperare quanto in loro diritto. 
Quanto alla cripta, il sacerdote di Helm aveva intenzione di chiedere al priore di Tempus cosa fosse successo, quale fosse il motivo dietro quelle ondate di morti inquieti, e se ci fossero dei piani per liberare il luogo, o almeno per recuperare gli altri resti e riporli a riposare in pace...

Lo scorso giorno uno strano manipolo di persone hanno bussato alle porte del tempio.

Un gruppo di avventurieri capitanati da un sacerdote del Grande Guardiano hanno scortato una giovane donna.
Ella si e' presentata con il nome di Isabel Gherdabban, Anduran della Furia. 

Portava con se' due reliquie in dono dal Tempio della Venuta della Furia a Tantras,  insieme ad una lettera per l'Avanguardiere Rhaegel.

La donna ha salutato in maniera accorata quelli del gruppo di avventurieri che l'hanno scortato che sono tornati ad Hillsfar per poi andare a pregare. Il suo viso sembrava segnato da un gran dolore.

*Leonides diede a Oswul una lettera da dare al nano Tharmyr appena lo avesse visto.*

Salute sacerdote Tharmyr Crownshield,
ho avuto un colloquio con il paladino Drake che mi ha consigliato di chiedere un consiglio a voi su una questione molto delicata. Vorrei incontrarvi quanto prima. Io attualmente risiedo alla Gilda dei cacciatori fuori città, ma regolarmente passo anche qui in locanda. Ditemi voi il giorno ed il luogo. Vi ringrazio anticipatamente.
I miei saluti.

Leonides Nathos

*Leonides rientrato dalla spedizione nel sottosuolo con Valen, Eric, Hellen ed Ariah, consegnò questa missiva insieme ad un sacco con le tre teste degli Illithid prese nel sottosuolo.*

Salute Nashan,
volevo informarti, perchè penso potrà servirti per il futuro, che abbiamo compiuto una spedizione nella vecchia cava sino al sottosuolo. Eravamo io, Valen, Eric, Ariah ed Hellen. Non starò a descriverti tutti i dettagli delle varie creature trovate in quel posto, ma ti posso confermare che li sotto abbiamo trovato un portale magico che conduce ad un luogo che sembra uscito da un incubo. Sembra che sia la città o nido o come vuoi chiamarlo di quegli esseri che sembrano delle seppie. Nella sacca che trovi con la lettera ci sono tre teste di quelli che sembravano più peculiari tra loro. Forse mi manderai a quel paese, ma non avevo altro modo per dartene una buona descrizione. Diciamo che ho improvvisato. Naturalmente ad un certo punto ci siamo dovuti ritirare, perchè ormai sapevano della nostra presenza e quel luogo era pieno di cristalli magici con trappole ed altri portali. Troppo rischioso e noi eravamo senza un mago esperto. Se magari un giorno avrai voglia di farci personalmente un giro puoi contare su di me.
Di certo quel posto in futuro potrebbe presentare un grave pericolo, sarebbe utile trovare un modo per isolarlo dalla superfice, ma non credo sia una cosa semplice.
Per il momento ti saluto e ti terrò informato su eventuali evoluzioni.
I miei Saluti.

Leonides Nathos

[Offgdr]: Le teste erano delle tre versioni di illithid notate. I vampiri, quelli comuni e quello grosso combattuto alla fine.

Isaac si era ormai convinto della necessità di studiare l'elfico, non poteva più procrastinare e si era stancato di venir tagliato fuori da alcune conversazioni degli avventurieri che era solito frequentare.
Sfruttando l'aiuto della giovane maga Sophie e delle risorse della biblioteca della torre di magia di Hillsfar, Isaac cominciò a dedicarsi all'apprendimento della lingua elfica.
Sfruttando una buona parte del tempo libero, per imparare a leggere e a scrivere in elfico.

*Leonides, dopo aver parlato con Luth della cosa, decise di scrivere intanto una lettera al paladino e farla pervenire all'Abbazia della Triade. In tal modo il paladino sarebbe stato informato nel caso dovesse muoversi prima di aver modo di incontrarlo.*

Salute Valen,
ti scrivo per anticiparti alcune cose di cui anche Luth è già stato informato, nel caso io debba muovermi rapidamente e non aver modo di discuterne con te. 
Per prima cosa ti anticipo che il viaggio all'Abbazia della Spada alcuni frutti li ha dati. Il sacerdote-generale ha informato tre compagnie che sono già dirette ad Hillsfar alla mia persona. Arriveranno da due a cinque settimane. Due di esse non le conosco, la terza è la Compagine Rossa al comando della quale c'è il sacerdote del Cavaliere Rosso, Graster Loyalar. Sono certo lo ricorderai, era con noi nel trasferimento dei valligiani qui ad Hillsfar. Tutti costoro sono certamente uomini di esperienza se il sacerdote-generale li ha contattati. 
L'altra cosa di cui vorrei discutere con te è quanto ho saputo del piano indicatomi da Luth. Ho bisogno di discutere con te dei dettagli che al momento mancano. Ci sono molti dubbi a cui dovrei dare una risposta. Tuttavia voglio dirti che non manderò volontariamente al massacro degli uomini e son certo che su questo non avrai obiezioni se ancora ti conosco un minimo. Non nego che l'incontro che avete avuto dal consigliere senza la mia presenza mi ha lasciato alquanto perplesso.
In ogni caso resta la necessità di incontrarci quanto prima.
Possano il Cavaliere e Tempus sorreggere le nostre azioni.
A presto amico

Leonides Nathos 

La lettera viene indirizzata all'Abbazia della Triade, all'attenzione del Custode della Legge Valen Drake

Salve Valen,
Sono tornata da poco dal mio viaggio a Melvaunt, dove sono stata deliziata, coccolata, viziata dell'ospitalità del Lord delle Chiavi Bruil, ospitalità che dovresti imparare!!!
Ciance a parte...è ovviamente interessato, come è altrettanto raffreddato dal conoscere che prenderai parte alla cosa. Sei un naturale antagonista per Lord Bruil. 
In caso il Consiglio di Melvaunt sia in accordo con lui è interessato ad avviare trattative diplomatiche: l'ho indirizzato verso Hillsfar per ovvi motivi. Ti sollecito tuttavia a consultarti con Iselda e la Consigliera Trambley: Bruil non sa della tua vicinanza a casa Trambley; ovviamente il mio è solo un suggerimento, sono sicura che farai quello che credi meglio per te.

Brandi Feydove

Viene lasciata in Locanda, con la richiesta di consegnarla al giovani Hin appena questi si presenti. La carta ha un lieve profumo di rose...

Ciao Ronli 
Visto che tu te ne intendi di Alchimia...esistono pozioni per indurre al sonno gli Alti? Insomma io a naso direi di si...(ci son pozioni per tutto) ma non ho idea di quanto siano potenti e cosa richieda per fabbricarle.
Puoi Illuminarmi?

Tua Brandi

Salve Laima,

Come deciso ho fatto una passeggiata tra le vie del porto e bevuto qualcosa da Lucas: non ho ricavato molto, ma ecco qui cosa ho trovato.


Dunque, per quel che riguarda gli "scontenti": sono un piccolo gruppo di mezzorchi, stimato attorno ai 4 o 6. Il numero è variabile: gli impiegati sono una decina in media, ma molto fluttuanti come umore. Si tratta del gruppo di fatica del Signor Wilkins, un umano che possiede diversi magazzini al porto e affitta ai vari mercanti per conservare le merci in transito. Usa esclusivamente mezzorchi come scaricatori, mentre affida agli umani ruoli più di concetto come la contabilità.

Per quanto riguarda il problema: alcuni di quelli con cui ho parlato hanno dato un'occhiata alle mie orecchie deliziosamente appuntite, dicendo che dopotutto i mezzorchi sono fortunati ad avere un lavoro sottratto agli onesti umani della città. 
Tutti si sono mostrati perplessi, stupiti nel sapere che esiste un problema.

La mia opinione? Beh hai visto come il mezzorco che ha lasciato il messaggio riesca a scrivere...immagino le sue capacità di lettura siano analoghe e che sia il più capace tra loro. Immagino che Wilkins o uno degli impiegati umani, li truffi in qualche modo, raggirandoli sui contratti o modificandoli all'occorrenza. Dubito siano in grado di interpretare correttamente clausole e cavilli legati ai contratti (che sono pure un bel po' noiosi!) 

A presto.
Zyn

A: Ronli, Eran, Sophie, Laima e Alsdair.

Salve!
Allora con tutto quello che abbiamo raccimolato (ho venduto i gingilli meno importanti) e la nota consegnatami dal mastro Tharmyr, le monete d'oro sono 30702 monete! da dividere equamente tra tutti i presenti.
MA vi elenco i tre oggetti che magari potrebbero interessarvi e che non ho venduto!

Mantello della volontà (+5
Cintura da sacerdote ( resistenza sonora 5 e slot sacerdote 2)
Collana sbrilluccicosa ( Conoscenze locali 4)
infine 2 focus grezzi deboli!
1 Pozione di cura ferite gravi 
1 Pozione di cura ferite moderate
6 Pozioni di vigore inferiore

fatemi sapere se vi interessano o se le posso vendere!