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[L] Lettera per Asher
#1
*Quando la nave arriva a Elmwood, Daphne rimane qualche giorno là, sia per captare eventuali notizie da Mulmaster sia per assicurarsi che tutti i licantropi abbiano un posto dove andare e si possano organizzare per viaggiare o per restare, secondo le loro preferenze. Prima che la nave riparta per Hillsfar, fa scivolare nello zaino di Asher - o in qualsiasi tasca sia accessibile - una lettera*

Caro Asher,
ti scrivo perché sono sinceramente dispiaciuta della situazione venutasi a creare a Mulmaster, e - come deneirita - per me la parola scritta è il modo più naturale per esprimere le mie idee.

Innanzitutto vorrei dirti che io sono davvero felice e orgogliosa di quello che abbiamo fatto. Non è andato tutto bene - ma ti sfido a elencare una sola volta nelle nostre avventure in cui ciò sia successo! - ma è andato anche decisamente meglio delle aspettative.

Abbiamo liberato moltissime nobili creature, e i danni di quelle meno nobili sono stati largamente contenuti, con una sola eccezione. Il drago. Da un lato, non avevamo modo di capire o prevedere che quella drow potesse essere un drago - che fosse pericolosa era evidente, ma personalmente pensavo più a una potente incantatrice che non a un drago. Non sapevo neanche dell'esistenza di "draghi mannari"...certo, sapevo che alcuni draghi sono in grado di prendere forma umana, ma non credo sia questo il caso. 

L'unico rimorso che ho è questo. Mi dispiace che il drago abbia attaccato la magione del mercante, che fosse a casa o meno è irrilevante - sicuramente c'erano dei servitori lì, e non posso dire con certezza che tutti meritassero la morte.

Quanto al resto, i problemi sono stati notevolmente contenuti rispetto alle mie aspettative. Molte guardie sono scappate, e i licantropi buoni hanno tenuto a bada - anche con la violenza - quelli malvagi. Dubito fortemente che, sotto l'occhio attento di quei nobili volatili, sia stata attaccata qualche carovana o abbiano raggiunto qualche centro abitato.

Spero che questo possa lenire un po' la tua rabbia, che è assolutamente giustificata.

Tuttavia, non sono certa che avremmo potuto agire in modo migliore. Avremmo potuto agire diversamente, certo, ma non mi sento di dire che le altre opzioni avrebbero avuto un risultato nettamente diverso in termini di vite umane.

Avremmo potuto farci strada tra le guardie per recuperare la chiave di attivazione, ma avremmo dovuto farlo con le armi - dubito che gli incantatori si sarebbero arresi facilmente, e comunque avremmo dovuto prima trovare il loro "capo" e combattere attivamente per coprirti durante l'analisi magica dell'oggetto. Ci sarebbero stati almeno lo stesso numero di morti, se non di più in quanto avremmo impiegato molto più tempo.

Avremmo potuto prendere i mannari uno per uno e portarli nel campo antimagia per togliere loro il bracciale, magari sfruttando delle porte dimensionali - ma anche qui, avremmo dovuto combattere per farlo, e nel combattimento molte vite sarebbero comunque andate perse.

Detto questo...io credo in quello che abbiamo fatto. Credo che ogni creatura dotata di raziocinio e libero arbitrio debba essere giudicata per le sue azioni, non per i suoi pensieri e tantomeno per la sua natura.  

Per me, ci sono cose che non devono essere fatte non perché l'altro non se lo meriti, ma perché noi siamo migliori di così. Prendi la tortura. Ci sono individui che si meritano di essere torturati? Probabilmente sì, e mentirei se dicessi che non sono mai stata tentata di farlo. Ma se torturiamo i nostri nemici, in che modo siamo diversi da loro?

Non ci sono giustificazioni per quello che ha fatto Danther. Prendere una creatura senziente ed imprigionarla non per i suoi crimini, non perché è pericolosa, ma semplicemente per trattarla come un oggetto da collezione? Nessuno si merita questo. Neanche un malarita. 

Mi dispiace per coloro che sono morti, ma le azioni hanno delle conseguenze. Avendo deciso di partecipare in questo sistema di prigionia, è normale che i loro prigionieri, una volta tornati liberi, abbiano cercato di ucciderli. Mi dispiace perché probabilmente non tutti erano terribili persone, perché ci sono casi in cui per sfamare la propria famiglia bisogna cedere a compromessi...ma bisogna anche, prima di tutti, prendersi le responsabilità delle proprie azioni.

Dopotutto, pensa a quando Hillsfar o Yulash sono state liberate dal giogo di Zhentil Keep: ti senti davvero di dire, senza ombra di dubbio, che ogni singolo soldato Zhentilar di stanza in quelle città meritasse la morte? Eppure, chissà quanti sono periti in quei giorni. Mi dispiace, perché mi rendo conto che potere scegliere la propria strada nella vita è un privilegio, ma allo stesso tempo...hanno fatto la loro scelta, e come soldati sapevano che la morte era una possibilità non del tutto remota.

So che non siamo d'accordo sul tema della schiavitù, ma so anche che nemmeno tu ritieni che ciò che faceva Danther fosse...il tipo di schiavitù che ritieni accettabile. Li allevava come cavalli, li faceva riprodurre come cavalli, negando loro la possibilità di essere liberi in ogni senso del termine, non solo quello dell'essere ridotti in schiavitù.

Dalle mie parti, direbbero che sei nato sotto un tetto d'argento. Sei una persona fortunata, che non ha mai saputo cosa volesse dire non essere libero. Hai avuto la possibilità di studiare, e non fraintendermi, tu con la tua fortuna hai fatto il meglio possibile! Non lo dico con invidia, perché la fortuna da sola non basta ad arrivare lontano. Ti sei dimostrato intelligente, capace e in gamba. 

Io sono nata sotto un tetto giallo. Poteva andarmi peggio, poteva essere un tetto grigio, ma ti assicuro che non è stato facile. A Procampur la schiavitù è illegale, ogni schiavo che entri in città ottiene automaticamente la libertà, ma questo non significa che tutti i cittadini siano liberi nello stesso modo. Il tetto nero del tempio di Deneir me lo sono dovuta guadagnare col sudore della fronte, e ho potuto farlo solo grazie a una persona buona che un giorno mi ha teso una mano. Come posso non ricambiare il favore, quando me ne si presenta l'occasione?

Le persone che abbiamo liberato...quante di loro magari sono intelligenti, capaci e in gamba come te, eppure sanno a malapena contare? Quanti di loro potrebbero essere maghi brillanti, sacerdoti saldi nella fede, cantastorie capaci di affascinare una folla?

So che probabilmente non condividi una sola parola di quello che ho scritto. Non è mia intenzione farti cambiare idea, volevo solo aprirti una piccola finestra nella mia mente affinché tu potessi capire le mie ragioni.

Mi dispiace che sia stato sparso del sangue. Mi dispiace il fatto che ti abbiamo, e ti ho, deluso. Ma non posso dispiacermi del successo che abbiamo avuto, delle catene che abbiamo spezzato.

Rimarrò per qualche giorno a Elmwood per assicurarmi che i licantropi abbiano tutto il necessario per partire, per presentarli ad Alamarayne e per aiutare coloro che non vorranno partire a trovare un posto.

Spero che ci rivedremo presto, e spero di potere, nel tempo, riguadagnarmi la tua fiducia, perché sei una delle persone a Hillsfar che stimo di più e a cui tengo di più. 

Daphne
[Immagine: daffy2.jpg]
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