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[AQ] Consapevolezza magica
#1
Preludio

Xovar tornò alla gilda dei maghi.
Prese la strada verso i laboratori e incrociando i suoi colleghi chiese se qualcuno poteva esaminare uno strano mostro in cui si erano imbattuti in una cava la sera prima.
Entrato nella sala assieme ai suoi colleghi raccontò che erano stati aggrediti dalla strana creatura metà elfo e metà ragno che era al comando di un’armata di ragni giganti.


Fece spazio sul tavolo e tirò fuori la testa del Drider avvolta dentro numerosi panni e stracci dalla sua borsa conservante. 
“Credo non appartenga a queste terre” disse Xovar ai suoi colleghi “ era molto potente e capace di lanciare incantesimi formidabili, la donerò alla gilda per studi ed approfondimenti.”
Indicando la testa concluse “Non so se è il caso di conferire coi superiori una volta identificata la creatura, potrebbe essere un preludio a un futuro pericolo?”


Gli altri maghi lo guardano con pietà. Uno di loro prende la testa e la getta in un cestino
"Sei pregato di non portare parti di Drider in questo luogo a meno di importanti novità. Se non sai cosa sono i Drider passa ogni tanto dalla biblioteca."
Un paio di maghi ridacchiando si fecero sentire distintamente: "non si può pretendere poi molto da un warlock, in effetti".

Xovar camminò via sbattendo la porta, torno nella sua stanza in locanda e ripensò alla figuraccia fatta.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
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#2
Capitolo 1: non si può pretendere poi molto da un Warlock, in effetti

Quella frase aveva ronzato nel cervello tutta la notte e aveva fatto fatica a dormire.
Appena sveglio scese ai piani inferiori del Diamante nel Letame, ordinò una colazione e iniziò a mangiare fissando il caminetto acceso.
Le persone e gli avventori sfrecciavano velocissimi attorno a lui ma Xovar era immobile e masticava lentamente come se non fosse realmente lì.

"Non ti puoi far trattare così" disse la fiamma "Io li avrei uccisi tutti al posto tuo".
Xovar sospirò, alzo gli occhi e pensò "Vaarghtul, non mi mettete in mente strane idee, ho altri piani per loro, mi servono vivi e vegeti non carbonizzati"

"Altri piani? Sentiamo..." rispose la fiamma.

"Mi metterò a studiare" pensò Xovar masticando .

"AHAHAHAHAH" La fiamma si agitò silenziosa "Tu? Studiare? tu sei il caos in persona, non dureresti neanche 5 minuti su un libro.."


[Immagine: stock-photo-fire-devil-face-on-black-bac...340920.jpg]



"Vi stupirò mio diabolico socio" Pensò Xovar sorridendo.

Il mondo attorno a sé aveva ripreso colore e suono. Pagò il conto e si diresse verso l'uscita.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
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#3
Capitolo 3: Il tutore

Entrato nell’atrio della gilda prese una strada inusuale per lui, quella che conduceva alla biblioteca.

La biblioteca era immensa.. maghi e incantatori comparivano lentamente dai corridoi come spettri, per poi sparire in altri.

Animali intrappolati, essiccati, famigli che camminavano sugli scaffali, quel posto era immenso.
Ci si poteva passare le ore solo ad ammirarlo.

L’odore di carta era fortissimo, faceva quasi venire la pelle d’oca al solo pensiero che quel posto custodiva un sapere inimmaginabile.

[Immagine: unseenuniversity.jpg]

Xovar dopo alcuni minuti di esitazione, camminando spaesato si imbatté in un vecchio bibliotecario.

“Oh, ragazzo cosa ci fai qui?” Disse il vecchio sistemando dei libri “Hai un’aria spaesata, non ti mangiamo mica”

Sorridendo avvicino l’occhiale alla spilla nera del Warlock e disse “ohh... adesso si spiega tutto... Come ti chiami ragazzo?”

“Xovar, signore”

“E cosa ci fai qui?” Continuò il vecchio.

“Vorrei imparare” Disse Xovar imbarazzato.

“Beh dovrai trovarti un tutore, questa non è una scuola, questo è il luogo del sapere... il sapere di chi sa già cosa cerca” Sorrise e sparendo tra gli scaffali, come era comparso, continuò: 

“Trova un tutore che ti dica cosa cercare poi torna, sarò felice di aiutarti. A presto ragazzo.”
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
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#4
Epilogo: Triste è l'allievo che non supera il maestro

"50 monete d'oro l'ora, questo è il mio prezzo" disse Adrien Pentakos.

I giorni passavano, lo studio era matto e disperatissimo. 

Le lezioni erano sempre più difficili e il tutore severo ma apprensivo.

Di notte si immergeva nei libri e ne apprendeva le nozioni teoriche. Di giorno si esercitava sulla pratica cominciando dalle basi. 


[Immagine: 35904ec5161b2e01fa40863977735f36.jpg]

In quelle settimane la sua vita era molto monotona e ruotava attorno alla sua camera di locanda. Comprava ingredienti al mercato o nei negozi, noleggiava libri in biblioteca, poi provava ad esercitarsi nelle campagne cercando di non esser visto. 

Cercava sempre di farsi trovare sempre pronto dal suo insegnante sugli argomenti che gli venivano assegnati volta in volta.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
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