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[Echo] L'eco dei miei passi
#61
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CONCLUSIONE

Per concludere tornai a Elventree, dove la situazione si era calmata. Cercai notizie di Yvonell e la Sentinella e con piacere seppi che tutti i feriti si erano ripresi. Arrivarono altre congratulazione che certo avrei riferito agli altri, erano grati soprattutto per le informazioni date, che avevano permesso di cogliere il nemico di sorpresa nonostante fosse più forte. Dagli esploratori appresi che avevano perlustrato la foresta incontrando bande di gnoll, composte al massimo di 5 elementi e avevano abbattuto quante potevano. Altre le avevano tenute d'occhio e sembrava che stessero arraffando quanto potevano per poi darsela a gambe verso sud.... gli elfi di Alberi Intrecciati erano già stati avvertiti. Al forte vi erano ancora degli gnoll ma Yvonell e le sue sorelle si erano fatte carico delle "pulizie di primavera" debellando l'ultima minaccia rimasta. Poi sono tornate a Pietre danzanti, riprendendo possesso delle loro grotte.

Seguirono alcune spiegazioni di carattere più arcano della Sentinella e gli elfi di Alberi Intrecciati che erano già passati di qui. Ebbi alcune precisazioni sul teschio e da quanto ho capito apparteneva ad una strega ma sembrava vecchio. Era un artefatto ed una sorta di testamento che serviva a dare dettagliate informazioni per risvegliare un essere tramite sacrifici ed incanti. Considerando le informazioni acquisite immagino che fosse quindi il cranio di Harilda, la strega "madre" diciamo... di Varilda, la "figlia per nascita". Entrambe streghe notturne. La prima doveva quindi aver generato questo Troz'Durc con riti oscuri in favore.. o unione che sia... di Aulmpiter. Gli elfi dissero infatti che era un Altraloth, ovvero una casta molto rara tra i daemon che non nasce come tale ma viene creata assemblando parti di altri yugoloth. Esperimenti condotti in genere dalle streghe notturne.
La sentinella al momento non sapeva ancora come distruggere il teschio, così il pugnale, entrambi artefatti. Consigliava di consegnarli agli elfi. Riteneva che non dovrebbero più esserci cultisti in cerchia del teschio, ma non ero convinta... quell'Alistar Fewer non avevamo capito neanche che scopi avesse o dove fosse.... Gli elfi assicurarono di occuparsi della tomba, del resto l'avevano rinchiuso già una volta in passato, potevano rifarlo e speriamo per stavolta per sempre.

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Tornata a Hillsfar, Leonides aveva terminato con gli interrogatori vari. La posizione "ufficiale" della milizia è che nella Casa d'Affari c'erano cospiratori e alcuni assassini ed ora l'edificio è in riparazione e controllato. Gli addetti erano ammaliati a parte alcuni come Kelvar, Valentine e il cuoci che erano davvero cultisti e non intendono rinnegare la loro fede. Sono condannati a morte. Milard si è mostrato collaborativo ma era all'oscuro di quanto avveniva nella tomba sottostante. Resterà in gattabuia. Solomon era lo schiavo dei Rengrave ed ora è in custodia presso la famiglia. I due rampolli erano stati sedotti da due donne che li hanno attirati in una casa vicino l'avamposto, Deborah e Silvya. Qui i rampolli sono stati ammaliati da Mefilda o chi per lei, che poi si è liberata anche delle due donne bruciando la casa con loro dentro. Alan Rengrave ha dimostrato pentimento per quanto è accaduto. Farà una pena di reclusione e la famiglia ammenda. Quilin è anch'esso in cella ma la sua pena è ancora in valutazione in quanto mostra astio.
La tomba era stata fatta dagli elfi molti secoli fa per imprigionare quell'essere. Gli elfi di Alberi Intrecciati e la Sentinella stanno collaborando con la Gilda dei Maghi nella gestione del sito, che è stato chiuso al pubblico ovviamente. Anche gli oggetti delle streghe furono lasciati agli elfi e ai maghi. Dissi quanto sapevo di nuovo riguardo gli artefatti, consigliando a Leonides di lasciarli agli elfi ma, per sicurezza, di consegnarli con protezioni adeguate alla riservatezza. Riguardo le vittime erano state indicazioni per poterli riconoscere, se qualche caro fosse venuto a cercarli.
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#62
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Sentii parlare di una sostanza blu che pare avere strani effetti sui non umani, mentre per gli umani pare essere pericolosa. Al molo notammo una rissa tra due tizi che se le davano di santa ragione. Un uomo grosso e tatuato e un halfling grosso la metà di una mela. Incredibilmente quest'ultimo ebbe rapidamente la meglio e stese l'altro di prepotenza, riempendolo di pugni in modo furioso, quasi con la bava alla bocca. Un altro tizio cercò di fermarlo venendo picchiato a sua volta con somma ilarità degli spettatori radunatisi. Alla fine e con senza fatica, Darry riuscì a scollare la mezza antina hin di dosso all'armadio e bloccarlo, al che cominciò a urlare. Notammo una piccola sbavatura blu vicino la bocca dell'hin e a parte gli inutili "lasciami andare" stava dicendo che quel tizio gli aveva picchiato la sorella, che venivano presi di mira per la razza e nessuno faceva niente. Il che ovviamente catturò la mia attenzione. Quando finalmente giunsero un paio di guardie, armadio e antina furono portati in caserma e noi come testimoni. Alcune teste calde cominciarono a inveire contro i non umani, la guardia li mise a tacere ma... che amarezza.

Arrivando in caserma il piccolo hin si era calmato.. anzi sembrava stanco.. e incrociammo anche la sorella, la quale aveva un braccio fasciato al collo ed era chiaramente stata pestata di recente. Lui si chiamava Grit e lei Fane, venivano dalle Valli. La piccola raccontò che stava comprando pesce al porto quando un paio di balordi l'hanno presa di mira, spinta in un vicolo e pestata. Non urlò nemmeno per timore di peggiorare la situazione, fortunatamente la lasciarono, dopo averla coperta di insulti e lanciata contro una cassa. Tutto perchè non era umana. Tornata a casa ha raccontato tutto al fratello che si è inviperito come un fratello appunto.
Fane identificò l'uomo preso a pugni e steso da Grit come quello che le aveva slogato il braccio. Così finì in stato di fermo anche lui.. cioè quando sarebbe tornato dalle cure al tempio. Grit non si mostrò affatto pentito, giustamente, ma non voleva dire cosa avesse ingerito di blu. Così gli altri andarono a casa di Fane per accompagnarla e io a chiamare il tenente Alakai per esaminare i "non mirtilli". La guardia parse stupita che alcuni dei miei compagni parevano sapere più di lei riguardo quella roba blu, così disse di far riferimento alla sergente Lydia Wentgrove a riguardo. Dovrebbe essere quella che si occupa dello spaccio illegale e del contrabbando.
In locanda con Alakai c'era anche Daphne e vennero entrambi in caserma. Per la precisione, in cella, con Grit. L'effetto di quella roba era sparito, non era cattivo ma timoroso... non voleva mettere nei guai l'amico che gli aveva procurato la roba blu. Convinto a collaborare disse che si trattava di Lillo ma avevano solo due dosi quella roba e una l'avevano usata per andare a caccia. Non commento. Poi Alakai usciì dalla cella, chiudendoci dentro per conferire col tenente Murphy. A parte Fianna sapevamo tutti come uscire ma era l'ora del rancio... che ci venne offerto passando per "scarti della società". Poi Alakai ci tirò fuori, mentre Grit avrebbe scontato la sua giornata al fresco.
Uscendo chiesi al tenente Murphy se fosse possibile dare all'altro tizio una punizione esemplare, che fosse da deterrente per gli altri balordi che continuano a prendersela con i non umani indifesi. Non disse no, ma il problema era che era solo la parola di Fane contro quella dell'uomo, servivano prove certe per accusarlo. La parola della pescivendola andava bene ma solo come testimonianza diretta. Alaki propose di darmi 1 giorno di tempo, Murphy disse che il tizio aveva precedenti e sarebbe rimasto in cella 3 giorni, così mi presi 3 giorni di tempo per mandare Fianna e Daphne a trovare e convincere qualche testimone. Un paio di giorni dopo Fianna mi disse di essere riuscita. Ottimo!

Lillo invece era un armadio a due ante, un mezzorco. E Darry per sedersi gli sfondò il recinto del pollaio scatenando un'imbarazzante caccia al pollo lesto.... Poi finalmente riuscimmo ad apprendere che aveva comprato quella roba blu da un vecchio mercante itinerante, che era stato qua settimane fa e ormai poteva già essere oltre Elventree. Tuttavia aveva intravisto un ciondolo al collo del vecchio, con una sorta di mano artigliata che reggeva qualcosa. Pensammo fosse il simbolo di Malar, ma da quando il Signore delle bestie si da allo spaccio anzichè la caccia? Non è così che agiscono i suoi fedeli bastardi... forse era un'altra divinità con una zampa simile o magari solo un simbolo "commerciale". Non sappiamo ancora cosa sia.
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#63
Citazione:
*dalla lettera di Daphne*

(...) Come alcuni di voi sanno già, Eric ha scrutato Victoria. L'ha vista dentro una carrozza, con alla sua sinistra un bacino d'acqua violetto - il Mare della Luna - e dentro la carrozza due donne, una vestita in modo ricco, l'altra da ancella, entrambe morte. Dietro la carrozza è riuscito anche a vedere alcune progenie ferali che la seguivano, e sembravano molto più ferali di quelle che abbiamo visto qui. Per fortuna, la carrozza aveva una stemma che Eric è riuscito a disegnare, un ippocampo. 
(...)
Dopo una lunga ricerca, ho trovato una corrispondenza: la famiglia Helmsman di Mulmaster. Purtroppo il libro era piuttosto antico e polveroso, quindi non ho idea di chi siano i membri attuali della famiglia. (...)

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E così siamo andati a Mulmaster, lasciai detto ad alcuni fidati dove ero diretta e diversi si mostrarono piuttosto preoccupati "...stai per calpestare un terreno rischioso e ti raccomando di procedere con cautela" difatti sapevo che "I rapporti tra Mulmaster e Zhentil Keep sono piuttosto stretti"... ma bhe non credo di essere stata chissà quale spina nel fianco per gli Zhent fin'ora... cioè... non più di tanti altri! Sarebbe bastato mantenere un basso profilo. Talmente basso che appena giunti alla locanda del Mantello del Viaggiatore pensammo fosse una buona idea lasciar esibire Daphne spacciandosi per Victoria.
Alla locanda notammo che c'era una pesante infestazione di topi nella città bassa ed eravamo talmente a corto di buone idee da prenderne uno e - non ci si crede - interrogarlo. Ora dovrò dire a Daphne che non può tenerlo... La "grande scoperta" era che venivano dalla cantina, la quale aveva più buchi di un formaggio coi buchi, come ogni cantina. Il giorno dopo io ed Hellen, giusto per non farci notare, bussammo alla porta degli Helmsman tentando invano di farci prendere come cameriere e riuscimmo a parlare solo col maggiordomo. Così facendo gli altri riuscirono a rendersi conto che la casa pareva tranquilla, niente puzza di magie e ammaliamenti o non morti. Decidemmo allora di uscire allo scoperto e dire al padrone di casa quanto successo alla sua carrozza.
Sir Louis Helmsman era con un ospite ma ci ricevette. Mi ero rimessa l'armatura e persino il cappuccio ma una volta in casa, Daphe ci presentò come si confà, così lo tolsi. Il maggiordomo ci guardò malissimo ma per fortuna non disse niente. L'ospite era un certo Jurgen Galakhov e sentendo che parlavamo della figlia del sir, Charlotte, si presentò come suo promesso sposo. Prima. Solo dopo aver detto tutto sulla divinazione di Eric e da dove venivamo, disse di essere niente meno che l'ufficiale di rifornimento dell'esercito Zhentilar e insisteva perchè ci fermassimo qualche giorno come ospiti.

Com'era il piano? Ah si....
BASSO PROFILO E CAUTELA
molto bene

Fortunatamente avevo già individuato nella città bassa la casa col gallo rosso come banderuola, ma quella era una carta che volevo preservare. Il padre di Charlotte era incredulo ovviamente sulle sorti della figlia, disse che era partita con due ancelle verso Hulburg per una vacanza e che le aveva mandato una lettera e stava bene. Le ancelle erano una certa Aleria e Victoria... una nuova coi capelli rossi. Ci permisero di controllare la stanza della servitù ma le ragazze si erano portate via il poco che avevano. Il letto di Victoria era poco usato e ripulito. Il maggiordomo da buon pettegolo disse che ultimamente Charlotte era spossata e sempre stanca e Victoria aveva insistito per quel viaggio. Disse inoltre che le due passavano molto tempo assieme... Evidentemente Victoria si nutriva di lei.
La stanza di Charlotte era carina, gli specchi erano rovesciati e sia era portata via le spazzole... niente capelli da prendere. C'era il diario e da una rapida lettura, Daphne disse che le due erano probabilmente amanti. Inizialmente non vedeva di buon occhio Victoria, troppo bella, ne era gelosa e pensava addirittura di sfregiarla. Lei però si era mostrata schiva e riservata con gli uomini di casa, così avevano fatto amicizia. Abbiamo poi confrontato l'ultima lettera di Charlotte con una precedente. La calligrafia mi pareva uguale ma Hellen si rese conto che era diverso lo stile, come scriveva i contenuti. Era dunque falsa.
Tornati da Helmsman e Galakhov, il padre era giustamente sconvolto e l'ufficiale insisteva per occuparsi personalmente coi suoi uomini di ritrovare Charlotte e, se proprio si metteva in mezzo, avrebbe pensato anche a Victoria. Noi non eravamo certo kelemvoriti, per loro fortuna, ma sicuramente avevamo ormai maggior esperienza di loro in merito a vampiri. Non ci saremmo ostacolati ma ero convinta che dovevamo raggiungere Hulburg al più presto e occuparci principalmente di trovare Victoria, prima di perderne le tracce.
Peraltro anche Laetizia era ancora in circolazione e non avevamo idea se fossero assieme o che... I topi potevano essere giunti con Victoria o Laetizia, o entrambe, ed essere rimasti perchè nella città bassa mangiano bene... oppure perchè Laetizia era ancora qua. Ci sta che non fosse stata vista nella divinazione di Eric perchè alla guida del cocchio magari. Con o senza cocchiere. Certamente non avremmo trovato risposte in cantina, ma insistetterò per darci un'occhiata, che non costava niente. Non trovammo niente a parte il topolino amico di Daphne... di cui per ovvie ragioni dovevamo sbarazzarcene.
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#64
*dal resoconto di Daphne, inserito tra le pagine del diario*

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Tutto inizia circa un mese e mezzo fa, quando al porto viene rinvenuto esanime un uomo di nome Julian, con bava bluastra alla bocca. E' stato scoperto che aveva preso una pallina blu comprata come, beh, droga, da un individuo incappucciato con un tatuaggio a forma di osso lungo sul braccio. [...]

Ho chiesto cosa potesse rappresentare tale simbolo ma pare piuttosto sconosciuto, scoprirlo richiederebbe ricerche più approfondite.
Riteniamo sia il simbolo usato dalla congrega di streghe che droga i lucertoloidi e lavora per Maalthiir.

 [...] La stessa droga è stata poi collegata a un halfling di nome Grit, a un mezzorco di nome Lillo, e a un gruppo di cacciatori - in gran parte non umani - provenienti dalle campagne. Grit aveva preso la droga per difendere la sorella, i cacciatori per aiutarsi nella caccia.
Nel corso del tempo, la droga ha cambiato formulazione e sapore - andando da una pallina blu dolciastra a una pallina violacea amarognola - la mia ipotesi è che i responsabili di tutto questo stiano cercando di perfezionare la formula.
Inoltre, a parte la prima vendita a Julian, è stata sempre venduta da mercanti erranti che portavano un simbolo sacro di Malar, più o meno ben nascosto. [...]

Mi pare strano come modo di agire dei malariti ma il simbolo non mente... a meno che sia un depistaggio, altrimenti mi fa pensare che lo scopo di questa droga sia rafforzare i loro stessi cacciatori.

 [...] Quanto agli effetti, inizialmente noi pensavamo che fosse nociva per gli umani, e che desse invece una forza straordinaria ai non umani - un elfo ha letteralmente spaccato a metà il cranio di un cinghiale. In realtà abbiamo poi scoperto che è vero che dà una forza straordinaria ai non umani, ma agli umani dà solo una certa sensazione di euforia - quello di Julian è stato un caso isolato, probabilmente dovuto a una formulazione primitiva e poco raffinata o a un'eventuale interazione con alcolici e altre droghe. [...] 

C'è la possibilità di una variante di questa pasticca che potrebbe scatenare un'innaturale licantropia nei non umani. Non crederei nemmno fosse possibile se non avessi visto Greencreak coi miei occhi e non sapessi che già il Vecchio aveva scatenato licantropia in Dragan... che fosse stato un piccolo esperimento oltre che vendetta?
Anche Alakai ha avuto lo stesso sospetto e ritiene che il sangue di Dragan e il suo, che diede alle streghe per liberarsi dalla maledizione, è stato usato da queste per creare tali droghe.

 [...] La droga ha poi avuto una certa diffusione tra i cacciatori delle campagne, e successivamente è stato trovato anche un gladiatore, un mezzorco che ne aveva fatto uso ed era diventato - dall'essere praticamente destinato a pulire le latrine - forte quasi quanto Darry. Da lui abbiamo scoperto solo che se l'è procurata nel quartiere nord. [...] 

I cacciatori erano Lyam, Rize, Theodor Swifthgear : umano, elfo, gnomo. Solo Lyam non aveva preso la pasticca. Voglio credere che sia l'euforia della droga ad avergli fatto maciullare una testa di cinghiale contro una roccia e lasciarlo morto così per divertimento... L'ha comprata Rize all'avamposto da un venditore itinerante che ovviamente era già sparito: vendeva rimedi erboristici, sui 40 anni, brizzolato, occhi giovanili verde-castano.
Di recente invece abbiamo conosciuto un'avventuriera da poco giunta, una mezzorca di nome Ahkkra. A Luth non piace per i soliti motivi ma... da parte mia non estendo a priori su mezzorchi il mio odio per quelle bestie, nessuno sceglie i propri genitori ma tutti scegliamo come vivere. Per ora posso solo conoscerla, quanto meno non mi pare una testa calda come fu Zed... Comunque lei è una che gira con ascia e arco, una combattente, la persona perfetta per iscriversi alla Gilda dei Gladiatori e, oltre a fare i combattimenti che desidera, potrebbe scoprire qualcosa.

 [...] Inoltre, c'è la possibilità che la Gilda dei Ladri sia implicata nella vendita di questa sostanza, che comunque - pur non essendo le droghe di per sé illegali a Hillsfar - non è venduta per canali legali. [...] 

Daphne ha controllato la fonte di tale voce e pare sia certa, non mi sarei stupita fosse un depistaggio. Trovo però improbabile che la Gilda lavori per il Vecchio, anzi...
Il collegamento con la gilda dei ladri, o meglio con quelli dalla parte di Maalthiir possa essere un certo Chester Deanwin. Era il pupillo del priore Guff della chiesa di Tempus, col tempo si è scoperto essere al servizio anche di Maalthiir, così fuggì uccidendo due soldati del tempio. Aveva appunto rapporti con la gilda.

Il villaggio - Greencreak

 [...] Qualche giorno fa Echo è stata contattata dalla conestabile di Elmwood, che ci ha narrato di come un piccolo villaggio lungo il fiume non desse più notizie da giorni. Siamo arrivati e abbiamo trovato donne, bambini e umani uccisi e dilaniati, presumibilmente qualche giorno prima del nostro arrivo (nota: il giorno del massacro corrisponde presumibilmente alla luna piena).
Siamo poi stati attaccati da dei lupi mannari piuttosto forti che, alla morte, si sono rivelati essere non umani, per lo più maschi. Uno aveva un simbolo di Mielikki tatuato addosso, il che fa pensare a una trasformazione non volontaria. 
Siamo fuggiti grazie a una barca trovata al villaggio, ma durante la fuga siamo stati ripetutamente attaccati da arcieri e incantatori - arcieri molto capaci, e incantatori fino alla quinta o sesta cerchia. Le loro frecce erano compatibili con quelle tradizionalmente usate dalle Piume Rosse. [...] 

Queste pasticche erano l'unica cosa in cui non sospettavo lo zampino del vecchio, prima di questo. A volte la notte rivedo ancora quello scempio orribile. Erano cacciatori, gente semplice che si faceva i fatti suoi... Mentre riportavamo notizia alla Conestabile per un istante mi è passata per la mente l'idea che fossero lì per noi. E per un istante raggelante la paura che fossero per me... ma... no, non lo credo. Non puntavano me in particolare ma di certo avevano tutta l'intenzione di non lasciarci andare via vivi. Vorrei tornare al villaggio e scoprire di più ma gli altri non vogliono e hanno ragione, è troppo pericoloso. Vorrei solo scoprire come farli tornare normali... mi si stringe il cuore all'idea di quanti ne abbiamo uccisi, ma sono certa che ne siano rimasti altri. Vivi.

Le analisi del tenente Erkemortaccisuoi Alakai

 [...] Dalla lettera del tenente Erk'etamunay:

Il composto è estremamente complesso e gli ingredienti sono innumerevoli. Alcuni, ritengo, possono essere raffinati solo tramite arti magiche e non con normale alchimia.
Partendo dalle cose più semplici c'è sicuramente della melassa e alcuni addensanti per tenere il composto in uno stato solido.
Vi è una forte componente di sangue. Non mi è dato sapere di che animale ma in pari quantità vi ho trovato il fiore di una pianta che cresce solitamente in posti insolitamente umidi. Questo è uno dei componenti che, a mio dire, è stato manipolato precedentemente tramite magia. La poltiglia derivata dal fiore era insolitamente reattiva con il sangue presente nella mistura.
Ho fatto alcuni test su altri tipi di sangue in laboratorio:
-Non reagiva al sangue umano.
-Reagiva al sangue di mezzelfo
-Reagiva al sangue di gnomo
-Non reagiva al sangue di pollo
-Reagiva al mio sangue.

Tale fiore, spesso, è accompagnato da un fungo grigiastro e ho trovato alcuni studi che parlano di come alcuni composti che ne fanno uso (sia del fiore che del fungo) amplificano le capacità trasmutative di alcune creature. E perfino degli incanti della scuola di trasmutazione.
Vi sono alcuni componenti che dovrebbero dare un leggero senso di euforia e di agitazione. Questi ultimi sono l'unica cosa che fa diventare questo composto una droga.
Purtroppo, senza sapere come sono stati manipolati i reagenti, non ho altre informazioni da dare.

La pianta è un iris violaceo detto Iris Chrysographes, dovremo andare a cercarlo nelle paludi oltre il guado Lisen. Servirà qualcuno che sa "cogliere margherite", esploratori e qualche combattente in caso di cose locali ostili e Piume Rosse... considerato il luogo.


*aggiornamento*

Mezzorco al Porto
Al porto un mezzorco non ancora identificato ha schiacciato tra le mani la testa di un uomo, movente sconosciuto. Le guardie sono intervenute, un paio lo hanno fermato con le buone e... uno è quasi morto e l'altro ha le braccia rotte. Hanno dovuto affondargli la spada nel petto per fermarlo, uccidendolo. I testimoni che hanno portato notizia in locanda dell'accaduto erano pieni di pregiudizi verso i non umani, cosa che presto dilagherà nuovamente a macchia d'olio di questo passo. Se davvero il piano del Vecchio è questo, bhe funziona...
Han detto che il mezzorco grugniva più che parlare o urlare parole coerenti, ma potrebbe essere stato solo particolarmente ignorante? Bo. Gli abbiamo aperto lo stomaco ma non c'era prova che avesse ingerito sostanza strane, potrebbe averle già digerite. Spero riescano a identificarlo presto così da parlare con eventuali amici o parenti, ma era un mezzorco, facile che di parenti ne abbia ben pochi.

*aggiunta*

Il suo nome era KHOOR: nessuna amicizia, famiglia o legame stabile. Faceva lo scaricatore di porto, era un tipo che stava sulle sue ed avvezzo alle risse, tanto che l'ultima è scattata solo per uno spintone.

*viene inserito un resoconto di Daphne*

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Cari Leonides, Echo, Darry, Luth, Fianna, Asher

come promesso, ecco un resoconto della nostra spedizione alla palude, per fissare meglio le idee e aggiornare Leonides.
  • Abbiamo recuperato con successo dieci fiori con i rispettivi funghi. Sono stati consegnati al tenente Erk'Etamunay, che li esaminerà insieme ad Asher
  • Ci siamo successivamente imbattuti, inoltrandoci verso sud, in una pattuglia di lucertoloidi consistente in 15 o più elementi, che ci hanno "cortesemente invitato"  ad andarcene. Hanno detto che le loro signore non vogliono visitatori, a parte gli "umani rossi". I lucertoloidi avevano delle armature di fattura umana, da cui era stato sommariamente rimosso il simbolo delle Piume Rosse.
  • Siamo stati costretti a ritirarci, ma successivamente, sulla via del ritorno, siamo stati avvicinati da due lucertoloidi non ostili, che ci hanno dato delle utili informazioni e ci hanno indicato un campo, attualmente abbandonato, precedentemente utilizzato da degli esploratori delle Piume Rosse in cui abbiamo trovato delle interessanti tracce.
  • I lucertoloidi hanno riferito che già da tre anni le streghe fanno esperimenti con le droghe, che utilizzano in forma liquida (forse un precursore) sui lucertoloidi a loro più fedeli per potenziarne le capacità. I lucertoloidi che ne fanno uso da più tempo sono potenziati permanentemente, e non hanno più bisogno della droga.
  • Grazie a tali potenziamenti, le tribù vicine alle streghe hanno soggiogato le altre, ma ci sono molte tribù che vorrebbero invece tornare libere e ci hanno chiesto aiuto per farlo. Abbiamo accettato in cambio delle informazioni, e di informazioni future sui movimenti delle Piume Rosse, che verranno lasciate al campo abbandonato. Nota: essendo il campo parecchio lontano per noi, sarebbe utile un contatto a Elmwood che possa più facilmente fare la spola.
  • Gli uomini di Maalthiir vengono a prendere direttamente questo precursore in forma liquida dalle streghe, evidentemente per formulare la droga vera e propria.
  • Abbiamo poi trovato un campo abbandonato, dove le Piume Rosse avevano trovato la morte a causa di una pianta carnivora. Qui abbiamo rinvenuto delle armature con i simboli delle Piume Rosse, una lettera in codice, purtroppo non completamente conservata, e una lista di paghe con i rispettivi pagamenti in oro.
  • Decifrando la lettera abbiamo scoperto che è un ordine da parte di un mittente ignoto a Chester Deanwin, in cui a quest'ultimo viene ordinato di procedere con la parte finale del piano.
  • Il nome di Chester Deanwin compare anche nel libro paga, con una paga superiore agli altri elementi indicati; sembra essere legato al Tempio di Tempus, ma dobbiamo indagare oltre.
Spero di essere stata sufficientemente sintetica, ma se avete domande fatele pure.



Daphne 


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#65
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Eravamo solo in tre in giro a curiosare in qualche grotta presso il sentiero di Lis. Ci imbattemmo in alcuni pelleverde poco più avanti di noi e ne informai i due compagni. Alakai era per un pragmatico "Possiamo evitarli?" mentre Eric mi tolse le parole di bocca con un "Si, ma perchè farlo?" e con un sospiro del mago le creature vennero attaccate e uccise. Restituendo qualche colpo di troppo ma pazienza, ne valeva la pena. Ci fermammo per riprendere le forze e proseguire imbattendoci in brutte femmine alate che farebbero sembrare bella pure nonna Esmeralda. Lanciai la prima freccia per scongiurare un nascente dibattito su quanto fosse politicamente corretto chiamare "arpie" quelle che in effetti sono "arpie" ma che nell'uso comune è diventato un termine così dispregiativo e meschino... Le attaccammo e uccidemmo convenendo nel definirle "Esseri malvagi divoratrici di carne umana". Arpie appunto. Queste però sono quelle chicche che una come me vorrebbe scordare nei suoi viaggi, ma finisce per ricordarle così! Arrivo dunque al dunque.

Stavamo giusto apprestandoci a infilarci in una grotta buia e umida quando sentimmo urlare. E non parlo di una disperata e femminile richiesta di aiuto... ma di un WAAAAAAAAAAARGH orchesco! Uno di quelli che in lingua comune suonerebbe come un "Morite brutti bastardi!". Qualcosa da far morire nelle loro gole a suon di frecce, robe magiche e mazzate. Tuttavia i corpi che lasciammo a terra erano inusualmente tanti, ci chiedemmo cosa ci facessero da queste parti. Guerra con le arpie e gli hobgoblin? Razzie di massa? Alakai controllò uno dei caduti come si confà a un mago del suo calibro: spostandolo con un piede curiosamente gracile. Notò una cicatrice particolare su vari orchi morti, come se facessero parte di un clan. Riconobbe però che i sacerdoti erano di Gruumsh. Disse che c'era un intero pantheon orchesco di divinità, ma di solito mi imbattevo sempre nei seguaci del maggiore con "Un Occhio" solo.
Seguimmo a ritroso le tracce lasciate da questi orchi, inoltrandoci nel fitto della foresta verso la foce dell'Elvenflow. Notammo un gruppetto di quattro orchi che si muoveva come se cercasse qualcosa o qualcuno. Ci notarono a loro volta e gentilmente quello che li comandava si fece riconoscere ordinando l'attacco. Da parte nostra rispondemmo con un ultima lezione di buone maniere da parte di Eric, uccidemmo i più deboli e tenemmo vivo il più grosso. Per praticità ammanettai quel sacco di pulci ma non lo farò mai più perchè quei bracciali costano un occhio della testa, mio, non di Gruumsh, e quello tentava di rompermele! Tentò pure la fuga ma per fortuna era solo grosso come un sacco di patate e come tale lo bloccammo legandolo anche ai piedi.
Sbrigai i convenevoli gnbatha zhako urha e uu taguhu nha nognha del caso spiegandogli pure come dar decentemente della "cagna" a una femmina umana. Si decise a parlar comune, ma non è che la sua ignoranza lo rendesse più comprensibile, anzi! Fu faticoso capire ed effettivamente cercavano qualcosa, ovvero qualche testa da impalettare e per la precisione quella dei traditori. Anche lui mostrava il simbolo visto precedentemente. Dato che paradossalmente era più comprensibile parlando orchesco, gli chiesi nhhatanuha gbaokha.. cioè gli chiesi in merito. Disse che davano la caccia e uccidevano tutti i traditori del capoguerra Gorgutz. Magari si tratta di un esaltato che si propone come nuova divinità degli orchi... ma val la pena scoprirne di più.
Come lo avessero tradito? Gruumsh debole! Gorgutz forte! Ovvio no? Il tezkio teschio era il suo simbolo e tutta la foresta doveva adorarlo. Alakai disse che non faceva parte della rosa delle divinità orchesche conosciute. Il sacco di patate cominciò di nuovo a dimenarsi ma riuscì solo a condividere un po' di saliva sputandola direttamente in gola ad Eric. Una cosa orribile, ma lui cercava di educarlo insomma... l'esperienza comunque non lo indusse a chiudere la bocca, bensì a lavare un orco di fino per staccargli la testa e parlare con quella in modo più civile ed educato. Domanda principale, quali risultati otterremmo parlando con la testa di un orco morto che era già criptico nel suo esprimersi condito di tanta ignoranza e stupidità?

E così, il buco portatile inaugurato con la testa di un aurilita dimenticato sott'acqua.... quel giorno ospitò la testa puzzolente di un orco dall'ottima mira catarrosa. Chissà se Eric riuscirà un giorno a riempirlo con qualcosa di decente... nel mentre scovai tre piste recenti lasciate dagli orchi: la prima era del gruppo più numeroso ucciso precedentemente a ovest, le altre due più piccole andavano in direzioni opposte, nord e sud. Le tracce più grosse verso ovest e le altre altre due a nord e a sud. In alcune rovine vicine notammo che si erano accampati e qui erano confluiti altri 4-5 gruppi di orchi. Decidemmo di interrogare l'orco e poi semmai tornare con qualche braccia in più, in questa che pareva la zona di caccia di Gorgutz.
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#66
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Un giorno parlando con Jhanita dell'avvistamento di una belva feroce, avevo percepito alcune difficoltà nel diffondere tali voci tra i cacciatori, disseminati in piccoli gruppi o ognuno per sè. Dopo il ritrovamento dei due cacciatori del sentiero silente uccisi dalla Bestia, decisi di farlo. Di riunire tutti i cacciatori locali in un unico gruppo, una corporazione dedicata, che attualmente non era ancora presente nella rosa delle associazioni a Hillsfar. Ne parlai a Luth e l'idea parve entusiasmarlo.

Eravamo però solo noi due e, al tempo, con ben pochi fondo e contatti per una cosa del genere. Cominciammo però a guardarci intorno, farci conoscere e soprattutto risparmiare ogni moneta guadagnata. Guardavo molto le altre corporazioni esistenti, per capire come erano organizzate, come stessero in piedi. Fortunatamente conoscevamo un mercante del Soffio di drago che amava tantissimo parlare di due cose: Kossuth e l'economia e politica cittadina.
Inizialmente ipotizzavamo di inserirci all'interno delle mura cittadine, per sfruttarne la sicurezza giurisdizionale e inserirci nell'ecosistema delle corporazioni esistenti. Trovando una nostra collocazione nei loro affari come collaboratori, non rivali. Bensì come fornitori di materie prime da cacciagione: carne, pelli, pellicce, materiale osseo ecc. Conoscemmo pure un ex cacciatore di Whitehorn, Lawrence Cox, che allora pagava i cacciatori per rivendere ai mercanti. Avremmo potuto proporgli di fungere da intermediario se non fosse stato.. non ucciso... era Malarita! Se non l'avesse fatto fuori Hoult, seppur per ragioni diverse, avrei dovuto occuparmene io al primo sgarro.

Nel frattempo avevamo svolto anche degli incarichi a pagamento, mettendo da parte un bel gruzzolino iniziale. Era una mia idea e volevo riuscire senza prestiti da amici o facendo pesare troppo su Luth lo scotto economico. Ma soprattutto, tra un'impresa e l'altra, il nostro nome aveva cominciato a girare più di quanto pensassi, me ne resi conto quando incontrai un cacciatore dell'Avamposto, Eirik Forrester, che notandomi per strada mi invitò a bere una birra.


La primavera cominciava a scaldare le strade soprattutto nelle ore pomeridiane, ma in locanda era ancora piacevole sedersi vicino al camino scoppiettante, sorseggiando una birra e chiacchierando coi presenti. Eirik parlò molto dei suoi compagni all'avamposto e mi incitava a raccontare delle mie avventure. Non avevo idea di essere tanto conosciuta tra i cacciatori ed ero un po' imbarazzata, oltre che lusingata. Parlammo proprio a lungo e si unì anche il Braciere col suo Soffio di Drago, incuriosito quando parlavo di quest'idea di riunire i cacciatori in un'associazione.

Eirik sembrava proprio interessato e speravo lo sarebbero stati anche gli altri. Non conosceva però i cacciatori della città, ma all'avamposto si conoscevano tutti. Il suo gruppo aveva un rifugio ai margini del bosco, dove si riuniva quando non erano in viaggio. Solitamente rivendevano la cacciagione all'Avamposto stesso, che contava molto sul loro sostentamento, ogni tanto rivendevano carne anche a Oswul, del resto la locanda era un posto piacevole per tutti. Non sapeva dire se l'avamposto rivendesse qualcosa in città. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto conoscere gli altri e parlare anche a loro, così mi diede molti consigli. Tipo mostrarmi come una di loro, per quanto la parte economica sia importante in un'associazione, non è gente che parla volentieri coi pomposi mercanti. Tipo il Braciere per intenderci.
Il Braciere però a sua volta mi diede invece molti consigli dal punto di vista affaristico, fortuna vuole che tra il camino e il liquore era in vena ciarliera e di buon umore. Naturalmente tra le prime cose sottolineò come il linguaggio del denaro funzionasse meravigliosamente in città e potevano essere interessati a sfruttare un canale unico di rifornimento. Disse poi che una corporazione basa molto la sua influenza sul numero dei membri... e di certo in zona non c'erano migliaia di cacciatori, probabilmente neanche un centinaio. Suggerì che una valida alternativa poteva essere unirci ad una corporazione di materie prime già esistente, la gilda dei coltivatori di Marlon, ad esempio. Un'idea che presi in considerazione ma prima di tutto dovevo capire io, di che numeri potevo disporre e di cosa avevano bisogno i cacciatori, per creare qualcosa di valido e utile.

Toccammo anche un punto delicato riguardo la richiesta di mercato. Solitamente più si vende e meglio è ma a alla maggior parte dei cacciatori non è che interessi invischiarsi nel mercato economico e nelle politiche concorrenziali cittadine. Non ci importa quanto luccichi una moneta purchè basti per sfamare e vestire degnamente la propria famiglia. Dovevo quindi valutare quanto potremmo offrire rispetto alla richiesta di prodotti dei mercanti, senza ledere la foresta. Fui felice di sentire da Eirik per primo tirar fuori l'argomento, mostrandosi sensibile ad una caccia ragionevole, non selvaggia.
Il loro gruppo, come la maggior parte dei "fedeli" locali, non è che avesse una particolare devozione per il Signore delle Bestie. Si trattava di terrore o una sorta di superstizione più o meno fondata. In sostanza erano abbastanza prudenti da evitare di offendere Malar pur senza venerarlo particolarmente. Gli dissi che ne ero contenta e che di certo non avrei mai chiesto loro di inimicarsi una Furia e correre rischi, quello era compito mio. Non avrei neanche proposto loro cacce spericolare contro creature bizzarre o mostri pericolosi, a quelle ci pensavamo noi avventurieri.

Al termine ringraziai entrambi per i preziosi consigli e promisi che ne avrei parlato con Luth e saremmo venuti entrambi all'avamposto. Eirik pareva conoscerlo meno ma fu felice all'idea di passare del tempo assieme e conoscerci meglio. Solo dopo aver accettato entusiasta ho capito che... non parlava a livello collettivo ma... va bhè non importa. Si forse dovrei dirgli che sono già impegnata, prima o poi.
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Fui contenta di conoscere i cacciatori dell'avamposto e mi sentii a mio agio parlando con loro in modo informale. Eirik mi accolse felicemente e chiamò a raccolta i presenti, altri si avvicinarono incuriositi, eravamo tanti. Proposi loro la nostra idea, descrivendo loro i vantaggi che intendevamo offrire loro punto per punto e sentendo le loro idee ed esigenze. Una certa Brianna fu particolarmente presa da Luth che gli si appiccicò tutto il tempo, anche le volte successive. Le proposte piacevano loro ma non erano molto propensi a "mischiarsi con quelli di città". Notai anzi una sorta di diffidenza e distacco con la gente dentro le mura e ne capivo bene l'origine. Non amavano i loro giri politici, men che meno sperperare i loro soldi per le tasse.
Li ascoltai e dopotutto io volevo creare qualcosa che funzionasse bene per tutti noi, nessuno ci obbligava a edificare una sede dentro le mura... specie se fuori era più conveniente! La proposta fu presa molto bene, così lasciai a Luth il compito di capire come prenderci un pezzo di terra o un edificio già esistente lungo la strada, magari non molto distante dal laghetto. Mi è sempre piaciuto andarci, per star per i fatti miei o pregare. Io intanto preparai dei volantini da mettere in locanda e fuori dal tempio di Chauntea, sperando di attirare altri interessati tra i cacciatori della zona.

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In città l'iniziativa ebbe meno riscontri, di tutti i cacciatori che si sono presentati solo una dozzina aderirono. Forse per questo in città le pelli vengono in gran parte importate, del resto i cacciatori non sono così numerosi complessivamente. Anche se qualcuno si fosse ritirato perchè restio a collaborare coi non umani, all'avamporto hanno una mentalità più aperta e dubito sia questa la ragione. Agli annunci hanno risposto anche parecchi mercanti o i loro figli, vorrebbero organizzare battute di caccia con veri cacciatori per ostentare il loro status... neanche li degno di risposta! Ho notato anche un paio di risposte di conciatori interessati ad accordi, un messo dall'aspetto distinto e diverse lettere più o meno pertinenti.

CONSIGLIERE BLAKE
Il messo importante dice di essere stato mandato niente meno che dal consigliere Blake, che è interessato ad un contratto per le pelli che verranno commerciate dalla loggia. Non c'erano molti dettagli nel messaggio ma le domande sono reindirizzate ad un incontro privato col consigliere una volta che la "gilda" sarà in funzione. Ottimo! Bisognerà ovviamente valutare l'ammontare della sua richiesta e quanto possiamo offrire.

KENT E BAR
I due conciatori sono Kent e Bar e non appartengono a corporazioni. Hanno piccole attività, col vantaggio di avere richieste di pellame ridotte, ma forse troppo ridotte... Però chissà se c'è un avanzo da altre vendite importanti potrebbe essere un canale utile. Ripagherebbero con pellame lavorato e piccole riparazioni, peccato non creino armature, ma potrebbero rispondere al nostro fabbisogno. Inoltre sono disposti a far girare la voce se gli accordi saranno buoni.

ZEGHER WOLGHER
Dovrebbe essere un membro importante della Gilda degli orefici e tessitori, seppur di umili origini. La sua bottega è diventata via via più rinomata e infine si è ampliato diventando il padrone indiscusso della produzione di pellami in città.

Citazione:"Signori, non mi piace sprecare parole quindi andiamo subito al dunque. Se ho capito bene state radunando tutti i cacciatori locali sotto un'unica bandiera e posso comprendere il motivo, l'unione fa la forza anche nelle contrattazioni ed è una mossa furba.
Tuttavia non sono mai stato il tipo da contrattare quindi, se riuscirete a mettere in piedi la vostra piccola banda, mi offro di comprarvi tutto il pellame in via esclusiva, vi pago meglio degli altri e vi sconto pure ogni acquisto che voi farete da me. Armature, mantelli, stivali, guanti, riparazioni, quel che vi pare.

Zegher Wolgher, il Pellaio"

L'offerta è molto allettante e apprezzo arrivi subito al dunque. Vorrebbe però essere l'unico coi con cui dovremmo fare affari ma ha di buono che potremmo a nostra volta acquistare ciò di cui necessitiamo. Non mancherò di sentire anche lui a tempo debito.

Tuttavia i primi coi coi dovetti trattare furono i Buttercom. Non che fossi obbligata ma sarà meglio non partire col piede sbagliato col vicinato. Avevamo messo gli occhi sulla vecchia casa degli Hurley, purtroppo deceduti per mano bocca della vampira Victoria. L'edificio non era adatto alle nostre esigenze ma il posto era perfetto, all'incrocio e vicino sia al laghetto che all'avamposto. La famiglia però aveva una figlia da maritare e vi si era insediata, conscia che non ci fosse una vera autorità e giurisdizione a cui rispondere. Se vuoi un posto te lo prendi.
Andai a conoscerli e la mia prima impressione fu una grandissima voglia di prendere a pugni il capofamiglia. A dir poco di vedute ristrette, maleducato ecc. ecc. Poi però mi accorsi che agiva solo per necessità... non vi era quel retrogusto di egoismo e lussuria dei Morton. Era solo povera gente, ignorante, che cercava di tirare avanti come poteva... Decisi così di fargli un'offerta spropositata, così da dar loro un po' di respiro economico senza che la vedessero come carità. Addussi inoltre a come Victoria era ancora viva - per modo di dire - e sarebbe potuta tornare. Intanto Eirik ed altri amici locali vennero a sentirci.
Proposi infine ai Buttercom di pagarli ben 1000 monete affinchè ci lasciassero il luogo e buttassero giù la casa attuale così da farci edificare la nostra sede. Diedi loro un anticipo e dopo qualche giorno il restante compenso. Da allora ci salutano sempre ben volentieri, ovviamente.

Infine contattai il Braciere che da poco aveva aperto un bellissimo emporio e gli chiesti di raccomandarmi qualche buon costruttore. Qualcuno capace ma dai prezzi onesti. Mi diede una lista ben fornita e con Luth non tardammo a trovare chi potesse proporci dei buoni progetti sulla base delle nostre idee e i nostri sogni. Ora non ci resta che attendere il termine dei lavori nel cantiere avviato...
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#67
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Qualche giorno fa ho accompagnato Daphne ed altri alle rovine dei Tumuli di Solina. Tempo addietro le avevo parlato io di cose strane che avevo scovato in alcune stanze nascoste al suo interno, così si era incuriosita e iniziato a interessarsi. Così l'ho riaccompagnata e penso che neanche lei si aspettasse di trovarvi qualcosa di vivo tra quelle fredde pietre infestate. E ancor meno ci aspettavamo di trovarci niente meno che Lord Jonathan Crowford, in carne, ossa e sangue. Toyana e Alamarayne ci avevano segnalato un avventuriero che si era recato nella zona e non era più tornato e le sue tracce ci avevano portato proprio in queste tombe, dove aveva combattuto contro gli spiriti inquieti, spettri e quant'altro. Poi abbiamo rinvenuto la sua balestra rotta a terra e ci siamo affrettati, trovandolo rinchiuso in una stanza dove si era rifugiato, ferito ma vivo.
Fu subito curato dai poteri divini dei miei compagni e solo allora Daphne lo riconobbe.... e Tharmyr si rese conto che le cure avevano funzionato su di lui. Era convinto che Crowford fosse un vampiro e mi spiegò che non dovrebbe accadere, che su questi esseri tali guarigioni dovrebbero bruciare.... Io sapevo delle condizioni di Crowford, me le aveva confidate Daphne tempo prima e avevo promesso silenzio, lei mi aveva garantito che la situazione era tenuta sotto controllo dalla chiesa di Jergal. Ed anche lei era lì a bocca aperta come se avesse visto un fantasma. Invece aveva visto un uomo, vivo, che non doveva essere tale. Come era possibile? E che ci faceva qui?
Era la prima volta che vedevo quell'uomo, finalmente potevo associare un volto al suo nome e tutta quella storia di vampirismo. La confidenza palesemente affettuosa tra lui e Daphne era palese. Disse che era con dei Lathanderiti del tempio di Daggerdale guidati da un sacerdote cieco di nome Justin e per loro conto intendeva scoprire cosa risvegliava i morti in questo luogo, negando loro l'eterno riposo che meritavano. Curiosammo in alcune stanze nascoste mostrandogliele, in cerca della tomba dove era davvero sepolta Solina. La trovammo in effetti ma qualcuno ci aveva preceduto, e non recentemente. Forse negli anni qualche predatore di tombe era riuscito a scovarla come noi ora, ma l'aveva dissacrata portandosi via tutto. Trovai solo un frammento della lama di una spada con la parola in celestiale che sta per "fuoco" mancava il resto della scritta. Rientrammo poi a Elmwood e in taverna Crowford ci diete spiegazioni.

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Da allora però c'è qualcosa che non va in me
succede quando sono sola, di notte
sento come dei sussurri ma spariscono appena mi concentro per ascoltarli
vedo dei movimenti con la coda dell'occhio ma come mi volto non c'è nessuno, nessuna traccia
Pensavo fossi solo io, che fossi solo stanca, un po' nervosa... non certo pazza!
Chiesi a Luth di vegliare mentre riposavo ed anche lui disse di sentire qualcosa...
presenze inesistenti
la stessa cosa succedeva a Daphne e a Darry e associarono la cosa agli eventi alla tomba di Solina.
Cosa ci sta succedendo?
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#68
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E' ora di appuntarmi un'altra storia, una che riguarda Rose altrimenti detta Fianna e sul piando di Faerie chiamata Clarabella. Partiamo dal problema.

Contratto scritto nell'aria col sangue bluastro della virago Odyssia

* * * *

Rose detta Fianna, figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia della figlia di Aeldys,
impegna la propria persona e il proprio sangue a recarsi alla corte del Duca dell'Oscurità Llengrath, dove passerà la sua vita come fedele cortigiana e potenziale erede.
L'impegno partirà tra un anno e un giorno.
In cambio, le verrà restituita la Pixie Nairi, viva e senza danni permanenti. 
Nient'altro le sarà richiesto, e a nessuno dei suoi compagni verrà, in questa occasione specifica sul piano di Faerie, nella mia magione e nei territori circostanti, nel giorno di oggi, fatto alcun male, se nessuno lo ostacolerà. 
In generale, nessun male sarà fatto ad alcun mortale associato a Rose, a meno che tale mortale non cerchi di infrangere o indurla a infrangere le condizioni del patto.
E il Duca dell'Oscurità si impegna a fornirle acconciature e vestiti nella quantità da Rose desiderata, per tutta la sua permanenza nella sua Corte e farl alloggiare in una stanza dipinta di rosa con mobili rosa e biancheria rosa.

(Segue firma col nome e sangue di Rose)

* * * *

Come siamo arrivati a questo?

Tutto è iniziato con un po' di trambusto nella cucina di Oswul, le urla di Samantha e qualche ciambella mangiata da un "coso" entrato dalla finestra chiamato Persimmon. Un pixie amico di Fianna alla cui vista credo che Tharmyr si sia messo a piangere e incitato Oswul a serrare la cucina per darle fuoco. Tanto io mi sarei salvata! Disse che era andato a cercare un'amica di Fianna, non il nano, Persimmon dico, ma che non l'avesse trovata. Poverino, disse che voleva sposarla e farci tanti pixinie.. poi mi ha insegnato che per spettegolare ci si deve avvicinare e confabulare con tono cospiratorio come se si dovesse conquistare il mondo. Comunque si è informato, Persimmon, e scoperto che la povera Nairi era da qualche parte sul reame fatato... Faerie. Il che non sarebbe un male se non fosse il lato "sbagliato" del Faerie, la Corte d'Inverno, dove veniva tenuta prigioniera.

Prima cosa capire chi l'ha catturata...

Il coso aveva saputo che le kelpie che vivono in una grotta umida del Cormanthor, vicino a una magione dove prima stavano i demoni, potrebbero sapere chi l'ha presa. Due cose piacciono alle Kelpie: le donne e le persone che non possono annegare. Quest'ultima cosa non so perchè mentre per la prima, una leggenda dice che siano stati creati da un'antica divinità che odiava gli uomini e siano in grado di trasformarsi in donne volendo. Le trovammo col solito aspetto equino verdognolo, bagnate e come fatte d'alghe. Orribili. Fianna si avvicinò per confabulare nella logo lingua.
In cambio di una ciocca di capelli rosati... si volevano farci una collanina... dissero che era nella magione di una fey di nome Odyssa, che si trovava in una zona molto fredda di Faerie, detta "Cime della Morte Lenta e Dolorosa". Avevo avuto la netta sensazione che fosse stato troppo facile, non sapevamo infatti cosa ci aspettasse. Evitando i bugbear ancora insediati aggirammo la strada del Mare della Luna per andare a trovare Nettelis, una driade, in un boschetto. E' stato difficile capire quale boschetto intendesse Fianna. Ci mise in guardia sul posto
- non mangiate né bevete niente di quel mondo
- proteggersi dal freddo
- il tempo scorre diversamente, più lento, praticamente Leonides sarebbe invecchiato qualche giorno più di me. E non era già di primo pelo. Rispetto a me.
- non cercare di ragionare con Odyssa, tenterà di ingannarvi. Si appunto.
Poi Fianna disse di aver scoperto che questa Odyssa serve un certo Llengrath e disturbammo Fennelore, un'altra driade, per saperne di più. Questa dovrebbe essere la figlia di Nettelis, che poi è diarde che ci aveva dato le informazioni sui cultisti tempo addietro. Comunque sia disse di aver già sentito questo nome, Llengrath. Era una leggenda da quanto era storia antica che veniva narrata nel bosco di Arch. Si trattava del Duca dell'Oscurità che tanto tempo fa rapì una donna e la imprigionò nei suoi palazzi. La donna ebbe un figlio dagli evidenti tratti fey ed entrambi furono tratti in salvo da folletti della corte d'estate che li nascosero in un villaggio del Cormanthor e vegliarono su di loro per generazioni. Col tempo il sangue di folletto si diluì fino a diventare solo un lontano ricordo. Nettelis allora disse che il sangue umano era piuttosto buffo e quando meno te lo aspetti, torna fuori un vecchio retaggio. Un paio di orecchie appuntite, dei capelli di un particolare colore decisamente rosato. Come Fianna appunto. Han parlato un po' in confettese ma in sostanza lei era una discendente ignara e Nairi era stata catturata per attirarla... o forse la proteggeva. Fianna e Nairi erano cresciute assieme.

Seconda cosa trovare un portale per Faerie...

Accompagnai Fianna all'Enclave di Smeraldo per chiedere a qualche albero druido dove trovare un bivio fatato, generalmente custodito da un altro folletto guardiano e cui chiedere il permesso di passare. Come da istruzioni del coso. L'elfo dei boschi Selsian ci disse che per ottenerlo dovevamo allietarlo in qualche modo. Il crocevia che vi fu indicato era in un posto impervio oltre Annon Amrun, pieno di ragni. L'indicazione di Selsian diceva "Quando avrai alla tua destra delle rovine, sia sottoterra che sopraelevate, prosegui a nord fino al fiume. Trova un guado in corrispondenza di una torretta di guardia, che la natura ha ormai reclamato. Oltre al fiume troverai un albero ormai morto, privo di foglie in qualsiasi stagione, circondato da pietre e funghi.".
Trovato l'albero si fecero vedere anche Fennelore e Persimmon. E il guardiano.
Curiosamente disse che alcuni di noi erano saggi a nascondere il proprio nome, non si riferiva solo a me, anche a Fianna! Chi lo immaginava? Comunque dovevamo ottenere il permesso e Fianna intonò un canto struggente. Io invece mi esibii in una prova di acrobazia: una ruota avanti, una indietro, senza mani... Il guardiano era pure un po' porcellino maliziosetto e scoppiò a ridere quando dissi a Luth di "restare rigido" mentre lo usavo come trampolino per una capriola. Prima pianse e ora rise tanto che ci lasciò passare tutti. Con caldi suggerimenti di spogliarelli acorbatici ma non ho capito se per irrigidire Luth o ammorbidire il guardiano.
Arrivati dall'altra parte la foresta era uguale ma con qualche differenza: il cielo rosato, le foglie bluastre, niente ragnatele e alberi con frutti grossi e invitanti. Oltre a ripeterci di non mangiare, Fennelore e ci suggerì di mettere i vestiti al contrario per confondere i folletti ma credo ancora ci stesse solo prendendo in giro. Poi ci portò attraverso un paio di querce ad un villaggio ai pendii delle montagne. Qui adottammo nomi fasulli: io ero la Biondina, Luth la Testa di legno, Darry il Salame, Taylor il Sembiano e Fianna ... Clarabella. Il villaggio era molto bello e tranquillo: ninfe che prendevano il sole, gatti che parlavano e scroccavano "un passaggio" in braccio, pixie che scambiavano cose buffe per cose... immateriali. Tipo per avere un'informazione dovevamo rinunciare ad amare qualcosa di amato, non a nostra scelta. C'era pure un pixie avvocato, schifato dai suoi familiari, che penso dovremo contattare. Infine ci recammo alla dimora della Verdeggiante Signora delle Meraviglieun'elfa molto attraente coi capelli fatti di arcobaleno e occhi grandi. Disse di tornare da lei una volta liberata Nairi e che ci avrebbe riportati a casa.

Terza cosa riprenderla e portarla qua senza restar dentro noi...

Il piano era semplice "Cerchiamo di entrare senza farci vedere e se non ci riusciamo picchiamo le guardie". Cosa poteva mai andare storto? Avevo persino una mappa delle montagne Earthspur da usare come riferimento per le corrispondenti mappe del Faerie, peccato che non ci fosse un punto rosso con scritto "voi siete qui" e quindi... sapevo solo che le montagne erano a nord. Il paesaggio cambiava ed era tutto riconducibile a rocce di cristallo variamente gelate. Usammo magie per proteggerci dal freddo. Proseguimmo e in diversi punti usammo corde magiche per non cadere in qualche precipizio, altre volte dovevamo combattere strane creature ostili. Incontrammo persino un ultimo albero in procinto di finire il suo tempo e morire, che chiedeva solo gli raccontassimo un'ultima storia. In cambio ci disse che il castello era sulla montagna e ci avvertì di stare attenti agli odiati shadar kai.
Ci trovarono loro e ci tenemmo d'occhio a vicenda lungo il cammino. Poi ci attesero ad un ponte chiedendoci un pedaggio per passare che rischiava di diventare un pestaggio... non ero certa della superiorità delle nostre forze, ricordo che simili creature le avevo combattute e parevano evitare le mie frecce! Trattare con loro non era facile, praticamente odiavano tutti... ma riuscimmo a fare un poco fiducioso accordo per cui avrebbero fatto irruzione al castello combattendo i giganti mentre noi entravamo furtivi. Volevano uccidere Odyssa.
Così attaccarono per i fatti loro mentre noi ci legammo in vita l'uno all'altro per entrare nel castello coperti da una sfera di invisibilità. Il portone era chiuso e due giganti erano di guardia, che si guardavano perplessi sentendo il rumore del Salame senza veder nulla. Clarabella li attirò verso un finto lupo uscito da una borsa di trucchi, così facemmo irruzione dentro. La pucciosità del villaggio era già un vago ricordo... qui era tutto orribile, grottesco, con decorazioni fatte di volti contorti dal dolore e teschi. Trovammo diversi accessi ma talvolta le porte non avevano maniglie e serrature! Per aprirle occorreva sangue di fey.
Purtroppo l'invisibilità era finita e il magheggiare del sembiano e Clarabella attirò alcuni giganti. Che ci fecero malissimo. Curiosamente questi lasciarono che Fianna chi curasse perchè sia mai che morissimo prima che potesse ucciderci Odyssa! La quale ci attendeva fiduciosa che non scappassimo anche se i giganti se ne andarono per i fatti loro. Così vagammo a caso per il castello, trovando i Shadarkai che avevano fatto irruzione e si divertivano a tagliarsi i polsi per aprire le porte. Naturalmente il loro accordo era già degenerato in "vi seguiamo per goderci come vi uccide Odyssa, danzare sui vostri cadaveri e poi uccidere lei".
Trovammo le prigioni e dove veniva tenuta Nairi ma ovviamente era con Odyssa, così andammo a cercarla. Salutò cordiale e disse a Rose che il suo signore Llengrath la vuole nella sua corte, dunque aveva rapito Nairi per attirarla. Non volle dire perchè, come cortigiana disse, forse voleva sposarla. Provammo a convincerla ragionandoci invano, del resto ci avevano suggerito di non farlo... ma eravamo troppo intimoriti dalle botte prese per tentare un altro scontro. Comunque non si convinse che con Rose, lei sarebbe diventata inutile. Non si convinse neanche alle minacce di suicidio di Rose. Dunque scambiammo la vita di Nairi e la nostra con la permanenza di Rose, tra un anno e un giorno.
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#69
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Circa 16 anni fa sono stati riportati alla lice i Tumuli di Solina da contadini e falegnami di Elmwood intenti a bonificare il terreno per nuove aree coltivabili. Scoprirono che le rovine erano infestate, ma questi fantasmi non erano ostili e non lasciavano mai i tumuli. La gente ne aveva abbastanza paura da stare alla larga. Due o tre anni dopo però qualcosa è cambiato e questi fantasmi sono diventati ostili verso chiunque e questo è strano trattandosi di spiriti di cavalieri di Lathander. Scoprimmo che al tempo fu scoperta e depredata la tomba di Solina, lasciando solo il frammento di lama che poi ritrovammo noialtri. In seguito tali spiriti sono stati visti allontanarsi dalle tombe...

Cercando informazioni alla gilda dei maghi abbiamo scoperto che un mago di nome Elmer Doherty aveva preso in prestito un libro, il diario stesso di Solina, che egli dapprima aveva donato alla biblioteca e poi preso per studiarlo senza mai restituirlo. Andammo a trovare Doherty che era in compagnia del suo assistente Craig e già sotto attacco di questi fantasmi, dall'inconfondibile insegna su armatura e scudi. Scacciammo i fantasmi e Doherty ci parlo di questo suo tomo rosso con eleganti rilegature in oro e scritto in celestiale. Aveva anche un oggetto bizzarro che potremmo definire cubico ma con sette facce. Un fantasma riuscì a impossessarsi di Craig per fuggire con l'oggetto, ma fortunatamente Luth riuscì a trattenerlo ed Eric a evitare morisse nella colluttazione che ne seguì.
Andammo dunque alla gilda dei maghi per studiare libro e oggetto. Nelle ultime pagine, il diario tratta le razzie nella zona di Elmwood e nella parte meridionale del Mare della Luna da parte di mostri e creature maligne. Queste erano campeggiate da un gigante di nome Vornjolnir e i paladini si stavano apprestando a fronteggiare l'roda con un'imboscata. E' molto antico, datato al 950. L'ordine dei cavalieri viene chiamato "Alba di fuoco", da qui la scritta trovata sulla spada, e aveva proprio il compito di recuperare pericolose reliquie che distruggevano o mettevano al sicuro in un luogo segreto chiamato "Corona Lucente". La lettura venne però interrotta dalla Sergente Mara Sloane, venuta da noi per il casino fatto al quartiere nord tra la colluttazione coi fantasmi e quasi morte di Craig. Naturalmente spiegammo tutto e ci lasciò la guardia arcana Amelia per darci tutte le informazioni che avevano su un caso che pareva collegato, così da occuparcene.
Recentemente a Hillsfar era difatti stato trovato morto un mercante del quartiere nord, tal Matther Folman, letteralmente morto di paura. Era vicino ad una cassaforte aperta da cui era stato sottratto qualcosa, vi erano rimasti però dei registri che riportavano lo smercio illegale di opere d'arte e oggetti rari. Le guardie si rivolsero ai Lathanderiti per via della particolare morte ma questi non si resero conto del coinvolgimento in una questione loro cara e non ebbero tempo di occuparsene. Ser Justin temeva che anche noi facessimo la stessa fine, visti i nostri sintomi paranoici. Amelia gentilmente ci lesse tale registro, dove veniva citato un ricettatore che spesso pagava le cauzioni a Folman per il suo rilascio, un certo Haren Brogg a cui Doherty stesso aveva comprato libro e cubo circa 13-14 anni prima.
Lo trovammo da Lucas e lo attirammo con l'inganno a casa Crowford per affari. Disse di aver comprato le reliquie a basso costo da un gruppo di tombaroli di Zhentil Keep, desideroso di liberarsene in fretta perchè tormentati dagli spiriti. In sostanza quelli che avevano depredato la tomba di Solina e buttato i suoi resti in mare... disse di aver poi rivenduto l'elsa della spada ad un collezionista, un mercante borioso e fastidioso, antipatico persino al Braciere. Brogg si propose di "recuperarla" senza disturbarlo ma rifiutammo. Proposi di trovare una sua immagine, farne fare un falso da Darry e scambiarla io stessa ma pareva troppo complicato e rifiutarono. Andammo da lui invece di persona, sperando che la verità bastasse. Illusi.
Brande Grindan era un tizio che merita tutta la fama di pomposo bastardo che si è guadagnato. Non credette a una sola parola e pernsò invece che volevamo fregarlo. Alla fine si offrì di vendercela per 25 mila monete d'oro... Piuttosto parlammo con la sergente che la requisì per la sicurezza cittadina. Andammo quindi alla forge di Darry dove unì i due pezzi della spada riforgiando l'Alba di Fuoco. Come ci mostrò la spada apparve lo spirito di Alisandra Solina che la impugnò definendola il simbolo dell'ordine, la sua rovina e la sua salvezza. Disse che i loro spiriti, compreso quello del gigante Vornjolnir, erano legati ad essa. Allontanarla dai tumuli li aveva liberati e i fantasmi dei cavalieri erano caduti sotto il suo controllo. Questi era difatti  un potente warlock gigante del gelo e fu seppellito inconsapevolmente, da coloro che vennero dopo lo scontro, al centro dei tumuli. Penso si riferisse alla tomba enorme chiusa con pietre e catene e sigillata dalla stessa spada. Questa spezzandosi ha rotto i sigilli permettendogli di liberarsi. La spada era l'unica cosa che poteva ucciderlo di nuovo. Narrò che quando combatterono contro di lui, liberarono il potere dell'Alba di Fuoco rompendo la spada, che garantì loro la vittoria ma anche la fine. Ogni creatura sul campo di battaglia perì per mezzo di un vortice di fuoco proveniente da Lathander. Ci chiese di farlo ancora, con meno morti possibilmente.
Così siamo andati in nave a Elmwood, abbiamo ricacciato i fantasmi e combattuto il gigante presso i tumuli, distruggendolo con la spada. Alisandra poi è riapparsa riprendendo la Spada e consegnandoci le reliquie mancanti da consegnare ai lathanderiti affinchè le riportino e custodiscano alla Corona Lucente, la cui ubicazione è un segreto noto solo ai lathanderiti. Così le consegnammo a Ser Justin con cui scambiai anche due parole in privato a riguardo. Nessuno dei presenti conosceva la funzione di quelle reliquie ma Alisandra Solina sapeva che qualcuno le cerca, qualcuno in grado di rendere il gigante uno stregone di tale potere.

LE RELIQUIE
- cubo a 7 facce: forte aura "universale", viene comprata da Doherty e da noi recuperato
sfera di bronzo deforme che pulsa: aura di necromanzia, viene citata nel registro di Folman e Brogg la ricorda grossa come un pugno
- teschio di cristallo con dei rubini nelle cavità oculari: aura di evocazione e mai visto prima che ci fu dato, non vi sono informazioni a riguardo

IL DISCEPOLO DELL'OLOCAUSTO
L'avvenimento dell'incendio all'Avamposto resta senza risposta. Tutto ciò che sappiamo è che qualcosa è uscito da un guscio grosso quasi quanto me e di materiale sconosciuto, schiudendosi sul fondo del laghetto vicino all'Avamposto. Da qui veniva quell'essere, quel discepolo di Imix. Pensavo potesse essere uno degli oggetti pericolosi e strani custoditi alla Corona Lucente e da cui poteva essere stato rubato, ma pare non sia così. In realtà avrei voluto chiedere di più a Solina a riguardo, ma Eric aveva voglia di far domande solo lui...
Successe mentre parlavamo in locanda di Folman, un essere d'acqua è letteralmente colato dal soffitto per avvertire il sacerdote Eric dell'incendio e ci siamo precipitati, visto anche che ho dei lavori in corso lì!. Giunti sul luogo, l'origine del fuoco pareva verso il piccolo lago verso la cava. Da qui si propagavano creature di fuoco appiccando incendi. Per fortuna il grosso della gente è riuscita a fuggire, i pochi feriti sono stati curati appena domate le fiamme. I danni alle cose ci sono ma non così gravi, per lo più campi anneriti. Il laghetto era coperto da fiamme e al centro galleggiava questo Imix, o un suo discepolo. Siamo riusciti ad abbattere e spegnere tutte le creature seppur a fatica, questo essere una volta "caduto" si è dissolto. Mi sono poi tuffata nel lago con le dovute protezioni, notando qualcosa sul fondo. Vi era un cratere che ne ha abbassato il fondo e al centro numerose rocce calde che emettevano bolle al contatto con l'acqua fredda. Queste erano frantumate ma si distingueva la forma di pezzi di gusci di qualche sorta d'uovo più grosso di me.
Ne ho parlato ad Alakai e al Braciere, ma non hanno idea di cosa possa essere. Secondo Davian è improbabile che un oggetto di tal potere venga attivato per sbaglio, ma penso sia altrettanto improbabile che finisca per caso nel nostro piano. Ha ipotizzato che qualche pazzodie possa avercelo messo. Ma chi e perchè? Escludo per convincerci a vendere, la cosa non era ben mirata e bhe... nessuno ci ha fatto nuove offerte. Me che meno ci ha convinti.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
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AGGIORNAMENTO DROGA BLU-VIOLA

Come detto, la droga come detto viene prodotta in forma liquida dalle streghe alle paludi, le quali la usano sui lucertoloidi già da 3 anni per potenziarne le capacità. Quelli che ne fanno uso da più tempo riscontrano una permanenza in questo loro miglioramento fisico, senza necessità di assumere altra droga.
Con questi sono riusciti a sottomettere le altre tribù di lucertoloidi nella zona, ma ci sono dei gruppi "ribelli" che vorrebbero liberarsi di loro e con cui abbiamo stretto un accordo: in cambio di informazioni sui movimenti delle Piume Rosse li aiuteremo ad attaccare e sconfiggere la congrega. Le informazioni verranno lasciate al campo abbandonato.

Abbiamo poi scoperto che Chester Deanwin era un pupillo del Priore Guff, fu scoperto che faceva il doppio gioco ed era al servizio di Maalthiir così fuggì uccidendo due soldati del tempio. Io e Luth abbiamo tenuto d'occhio la sua vecchia casa qualche notte. Le uniche tracce presenti risalgono a 2 settimane prima e per tutto il tempo non si è visto nessuno.

E' stato individuato un malarita dissidente che risiede a Pilver's Creek. Questi ha spiegato che gli estremismi adottati da Maalthiir in alcune circostanze non sono stati ben visti da tutti coloro che gli han dato appoggio. Ad esempio, Greencreak fu usato come campo di prova ma qui sono stati uccisi anche bambini e donne gravide, cosa che ha creato dissenso tra i malariti. Naturalmente non arriveranno al tradimento ma tale malarita è stato disposto a darci tre informazioni importanti:
1) la droga in stato liquido viene successivamente raffinata a sud est di Elmwood, prima di attraversare il guado e vicino la costa. Il posto ci è stato indicato sulla mappa.
2) la droga raffinata che raggiunge Hillsfar, passa da un varco nella cinta muraria ad ovest. Non sa esattamente cosa ci sia in corrispondenza dentro le mura, forse un accesso fognario o una casa nella zona nord. Dal momento che le fogne vengono già tenute d'occhio dalla milizia e data la posizione, sospettiamo si tratti del posto dove Fianna ha acquistato la droga. Da allora anche tale posto viene già tenuto d'occhio dalla milizia.
3) non esiste un antidoto per quello che ha definito "l'abominio creato"

Naturalmente ho messo al corrente Leonides di quanto, occorre organizzarsi e assaltare consecutivamente la zona di raffinazione e di produzione. Sarebbe da controllare anche se i lucertoloidi hanno lasciato informazioni.

nota: quando Fianna si è "infiltrata" per scoprire dove viene spacciata la droga, ha dovuto assumere una delle pillole. Il suo fisico si è mostrato molto più forte ma pare fosse rimasta lucida. Quando si è verificata l'astinenza si è comportata come chiunque in crisi da dipendenza. Per aiutarla sono stati necessari due incantesimi consecutivi: rimuovi malattia e neutralizza veleno. Questi dovevano essere recitati o in forma di pozione magica.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
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