Valutazione discussione:
  • 2 voto(i) - 4.5 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
[Q] Apocalisse - da Father Lymic a Hillsfar...
#1
Nel minestrone che era il gruppo di avventurieri coscritti dai cavalieri tra chiasso, hin, polemiche, incomprensioni, imposizioni e ribellioni erano emerse, per lo meno, un paio di iniziative.

La prima proprio da un hin, nonostante quasi tutti li trattassero un po' come gente di seconda classe, aveva proposto di esplorare le fogne della città per assicurarsi che non vi fossero nascoste minacce.

La seconda era quella che interessava la mistica, catturare e studiare uno dei "germitori di ghiaccio". A tal proposito si era diretta alla Gilda dei Naturalisti per recuperare un carro munito di una gabbia adatta per trasportare la creatura e di catene per contenerla; chiedendo inoltre che potessero utilizzare una delle sale che ivi contenevano creature provenienti da ambienti freddi.

Era venuta a Myth Drannor assieme ad Althimara per cercare di assicurarsi tutti i necessari lasciapassare per portare lì l'eventuale prigioniero, si erano separate quando l'elfa era andata al castello.
Irikah Gloomhart
Cita messaggio
#2
*quando Eitinel si recò alla gilda dei naturalisti ottenne alcune risposte che cercava e il permesso di fare quello che aveva in mente...pur esprimendo alcuni dubbi.

Riguardo alla creatura portata giorni prima, alcuni membri della gilda confermarono che si trattava di alcune mutazioni causali tipiche del Reame Remoto. Il lupo doveva essere un Lupo Invernale ma qualcosa l'aveva trasformato in quello che era adesso.

Per la cattura...uno dei maestri della gilda espresse perplessità inerente al fatto che, se quelle creature erano davvero emanazione del potere e di natura prettamente elementale, sarebbe stato arduo catturarne e mantenerne una "viva"
DM IGNEM
[Immagine: magic-book-burning-movie-481435076.jpg]
Cita messaggio
#3
Annette era stata mandata ad assicurarsi che le informazioni utili per combattere quelle mostruosità di ghiaccio non fossero già a disposizione di chi le stava combattendo, magari raccolte da qualche studioso nei giorni precedenti.
In quei momenti concitati non era certa con chi avrebbe dovuto parlare e dove li avrebbe potuti trovare, sapeva che gli arcimaghi della scuola di magia di Elven Crossing erano impegnati in bel altro compito e temeva che recarsi la sarebbe stata solo una perdita di tempo, la fortuna le venne incontro quando incrociò Nelyssa attorniata dai suoi Cavalieri per i corridoio delle caserme, così decise di chiedere direttamente alla magistrale Paladina di Chauntea, la donna al comando delle difese di Ashabenford. 
Darius.


Cita messaggio
#4
Xenia era preoccupata. Come si poteva sconfiggere una divinità? Aspettare che gli alti maghi, arcimaghi, studiosi vari dessero dall'alto una risposta... Si sentiva come un uovo in attesa di venire rotto. Senza contare che pareva proprio loro fossero la causa di tutto questo. Non voleva cercare colpevoli, era proprio l'ultima persona a pretendere una caccia alle streghe, e nemmeno ce l'aveva con gli elfi. Ma vedeva la situazione per quello che era: disperata. E gli avventurieri tendevano ad essere gruppi eterogenei, che si raggruppavano per tendenze comuni. Sentire ogni giorno della sua vita ordini, discussioni, attacchi d'isteria le faceva venir voglia di andarsene altrove. Ma non c'era un altrove, ed era stato coscritta, costretta, intrappolata in quella situazione. Si sentiva in gabbia, e per lei non c'era cosa peggiore. Non aveva preso il mare, fuggendo dalla miseria, per ritrovarsi di nuovo in una situazione senza uscita. Aveva sacrificato troppo, a livello personale e materiale, per vedersi portare via tutto ciò per cui aveva lavorato. Sarebbe potuta fuggire con Robert, ma non l'aveva fatto. Le avevano portato via Aidan, ucciso in battaglia. Metà delle persone su cui faceva conto erano fuggite, morte o semplicemente scomparse. 
L'unica cosa che poteva fare era mantenere la calma e concentrarsi sul presente. Sapeva che tra le fasce più deboli della popolazione stavano già mancano i generi di prima necessità, ed in fondo lei era un quartiermastro. Avrebbe cercato di porre rimedio al problema, in qualche modo.
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
Cita messaggio
#5
La mezza celestiale viste le pratiche problematiche che si sarebbero apprestati tutti ad affrontare con quella divisione, senza perder tempo, uscita fuori dalla caserma si recò prima al Tempio della Triade e in seguito alla Tavola del Raccolto, chiedendo ai sacerdoti di mettere a disposizione dei coscritti che sarebbero rimasti nelle valli più risorse di cura possibili. Se fosse servito avrebbe pagato di tasca propria per assicurare a tutti una scorta minima di pozioni da far recapitare in caserma.
[Immagine: morris.jpg]
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar
Cita messaggio
#6
I sacerdoti accettarono prontamente, e già nel pomeriggio presso la caserma furono portate delle casse di pozioni di cura, fornite dai sacerdoti di Chauntea e di Ilmater. Curiosamente, e senza che nessuno gliel'avesse chiesto, anche i sacerdoti del tempio di Waukeen portarono un paio di casse...

Nel frattempo, tutte le forze della valle si erano strette intorno ai tre centri rimasti in piedi: Peldan's Helm, Ashabenford e Glen. Sebbene tutti e tre i centri fossero protetti da mura, gli eventi delle settimane precedenti avevano mostrato come le mura non sarebbero servite a nulla di fronte alla minaccia che si profilava all'orizzonte.

La tragica morte del capitano Walerts e la partenza dei tre comandanti temporanei delle forze speciali avevano creato un ulteriore vuoto di potere: sebbene vi fossero state delle perdite tra i miliziani, sia a Mistleport che ad Elven Crossing, adesso c'erano molti più miliziani e soldati che ufficiali in grado di comandarli - specialmente considerando il fatto che erano stati richiamati in servizio tutti gli ex-miliziani.

A coloro che avevano più primavere sulle spalle era stato dato il compito, meno impegnativo fisicamente, di distribuire tra la popolazione i rifornimenti provenienti dal covone dorato. Grano, avena, patate, carote e cipolle, unite a un po' di carne e pesce secco, erano il cibo che avrebbe sostentato le famiglie più povere nella valle nei giorni a venire. Coloro che potevano permetterselo, naturalmente, s'erano preparati all'inverno già da prima dell'inizio della storia, e avevano le cantine piene di salami, prosciutti e formaggi stagionati.

I più giovani e capaci invece avevano il compito di sorvegliare e pattugliare le mura; sebbene le pattuglie fuori dalla città fossero momentaneamente sospese per le forze regolari, bisognava essere pronti per avvistare il nemico e suonare le campane in caso di necessità.

Il comandante Shendean continuava a pensare che fornire alla popolazione un piano di evacuazione avrebbe creato il panico, ma girando per le strade deserte della città, iniziava a chiedersi se avesse preso la decisione giusta. I miliziani e i cavalieri che da Ashabenford avevano combattuto a Elven Crossing erano tornati alle loro case, le loro ferite curate dai sacerdoti di Chauntea e di Ilmater che si erano messi spontaneamente a disposizione...erano pronti per un nuovo attacco, ma che costo avrebbe avuto?
[Immagine: firma_artemis.png]
Cita messaggio
#7
Leonides sapeva perfettamente che più della metà dei miliziani in quelle condizioni sarebbe perita. Era evidente. Il primo nemico degli eserciti è la mancanza di organizzazione e guida. E maledì Valen che insieme agli altri due comandanti aveva acuito quella mancanza.
Il bello è che avevano anche il coraggio di dire che lo facevano per il bene altrui e non per un senso di orgoglio nell'andare a combattere il nemico.
Senza neanche rendersi conto stava dando indicazioni su come rinforzare alcune difese ad alcuni giovani reclute.
Allontanandosi si rese conto che qualcosa di liquido e freddo rigava una sua guancia ed il gelo acuì quella sensazione.
Nessuno avrebbe mai compreso...
[Immagine: DUw4gH8.jpg]
Leonides Nathos

Sek Nefer
Ramses Amosis
Kal Strike
Cita messaggio
#8
La comandante dei cavalieri era stata chiara. Non l'avevo detto esplicitamente, ma Xenia aveva letto tra le righe. Se la città fosse caduta, le uniche due vie di fuga disponibili sarebbero state l'Albero delle Vie o, a piedi, verso Glen. La giovane sapeva che non sarebbero mai riusciti a requisire abbastanza essenze da pagare il tributo richiesto dall'albero per tutti, e che si sarebbe rivelato un collo di bottiglia incredibile. A piedi sarebbero stati lenti, presto vittima dei loro nemici.
In entrambi i casi, sarebbe stato un massacro. 
Lo sarebbe stato anche se la città avesse resistito, cosa di cui non era così certa. Prese il ferro di cavallo che le aveva regalato Lendral e chiese l'aiuto di Tymora. 
Aveva terminato i preparativi che le erano possibili, ora non le rimaneva che cercare di sopravvivere. Sperò che il gruppo che sarebbe andato sulle montagne avrebbe avuto successo, altrimenti tutto sarebbe finito. E si augurò di rivedere Eitinel, Althimara e gli altri, anche se spesso discutevano e non vedevano le cose alla stessa maniera.
Non credeva sarebbe mai arrivata a sentire la mancanza del Pugno Fiammante.
Eran Blackmore

"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
Cita messaggio
#9
La resa dei conti era oramai alle porte, l'aria sembrava appesantirsi sempre più tra le vie di Ashabenford, il freddo pungente aumentava ed il sole ormai faticava ad illuminare la piazza. 
Con la partenza oramai alle porte, il Biondobardo andò a recarsi dai vari mercanti di armi della città chiedendo loro di vendere quante più armi semplici possibile, da semplici randelli a bastoni ferrati, da lance a comuni martelli,  lo stesso fece da Kaulvearas, chiedendo lui ogni scorta possibile di dardi, pietre, balestre e fionde.
Prima ancora, alcuni poterono vedere il Biondo vagare per la città in cerca di pietre, aiutandosi con un servitore inosservato, ne raccolse quante più possibile.

Dopo aver ultimato gli acquisti ed il mercanteggiare, affidò le armi al comandante Nelyssa, pur non nutrendo molta stima per le leggi vigenti ad Ashabenford, affidò quest'ultimo incarico proprio alla caserma, dando loro il possibile per lottare con le unghie e con i dentro contro il male incombente che presto si abbatterà ad Ashabenford e nelle altre Valli limitrofe.

Dopodiché, andò personalmente ad affiggere annunci nelle due locande della città e in pubblica piazza.


"CITTADINI DI ASHABENFORD,

BEN PRESTO VOI, COME MOLTI ALTRI, SARANNO COSTRETTI A LOTTARE PER LA PROPRIA VITA, NON CI SARÀ ALTRO MODO SE NON VOLER VIVERE, FAR NASCERE L'ARDORE DELLA SOPRAVVIVENZA AL MALE CHE GIUNGERÀ IN QUESTE VALLI.

 IN MOLTI SI STANNO MUOVENDO, IN MOLTI RISCHIERANNO LA PROPRIA VITA PER DIFENDERE SE STESSI, PER DIFENDERE VOI, PER DIFENDERE IL FUTURO DI TUTTI, NESSUNO ESCLUSO, MA CIÒ NON BASTA!

I VOSTRI FIGLI DEVONO AVERE UN FUTURO, I SACRIFICI FATTI IN QUESTE LUNE PER CRESCERLI, PER DAR LORO DA MANGIARE, PER DAR LORO UNA CASA IN CUI DORMIRE. DOBBIAMO LOTTARE, DOBBIAMO VIVERE!

SEPPUR SUNE INNEGGI AMORE, PASSIONE E ARTE, RIPUDIANDO LA GUERRA, OGGI ANCHE LEI POTREBBE CHIEDERVI DI LOTTARE, LOTTARE PER LA PERSONA CHE AMATE, LOTTARE PER LA PERSONA CHE IN FUTURO VORRETE AMARE. 

OGGI AVRETE L'OPPORTUNITÀ DI FARVI VALERE, IN CASERMA HO CONSEGNATO PERSONALMENTE L'INDISPENSABILE, CHE A BREVE, POTREBBE FARE LA DIFFERENZA IN BATTAGLIA.

VI CHIEDO QUINDI DI PRENDERE ALMENO UN'ARMA A FAMIGLIA, TROVARE IL CORAGGIO CHE IN QUESTI GIORNI BUI SEMBRA ESSERSI PERDUTO E COMBATTERE CON GLI AVVENTURIERI, CON I CAVALIERI, CON I VETERANI, CON CHIUNQUE ABBIA GIÀ AFFRONTATO DURE BATTAGLIE IN PASSATO E CHE TUTT'ORA NON HA PERSO LA VOGLIA DI VIVERE.

QUANDO TUTTO CIÒ SARÀ FINITO, FESTEGGEREMO A NOI, ALLA NOSTRA VITA, ALLA NOSTRA VITTORIA ED AL NOSTRO FUTURO!

RITROVEREMO LA LUCE
-Cristopher Nightsong"
[Immagine: KzXMgZ4.png]
Cita messaggio
#10
Un rapporto redatto in calligrafia tondeggiante ma sottile viene consegnato a Leonides e Victoria.

Primo Resoconto delle Analisi e del Interrogatorio dei Miliziani presso il Tempio di Waukeen.

Interrogatore: Urdo Troubletrotter, Primo Paggio de i Paggi delle Valli, Vicecapocoscritto del Riverito Fratello Ivor di Illmater, Vicevicecapocavaliere del Prode Leonides, Interrogatore Capo per Casi di Infezione da Contatto con Servi del Dio Remoto

Oggetto: Infezione rinominata “Ghiacciolina” e sua propagazione.

I miliziani sono stati radunati presso le sale del Mercato coperto e del tempio di Waukeen.
A dispetto del freddo e della sorpresa hanno tenuto un comportamento molto collaborativo.
I vari interrogati, tutti di ritorno dalla battaglia di Elven Crossing, hanno presentato poche ferite lievi ed all’apparenza non infette. Non sono state rilevate cicatrici fredde o parti di corpo atrofizzate causa freddo. I miliziani sottoposti alla presenza di fiamme non hanno reagito con paura o con repulsione. Le loro parole sono sembrate all’interrogatore capo sincere e non sono state rivelate auree di nessun tipo durante l’interrogatorio.

La Ghiacciolina sembra manifestarsi da un momento all’altro, senza sintomi di lunga durata.
La trosformazione al momento sembra non possa essere invertita.

L’interrogatore capo consiglia di stilare una lista dei casi piu’ gravi e delle eventuali cure degli illmaterini che possano avere coperto eventuali ferite riportate ad Elven.
Sono consigliati solo piccoli assembramenti di miliziani che ridurre l’eventuale propagazione della infezione. OPgni assembramento deve essere dotato di strumenti per dare l’allarme.

In Fede
Urdo Troubletrotter
Interrogatore Capo per Casi di Infezione da Contatto con Servi del Dio Remoto
Jack Coppercloak 
——————————————————————————————
Ronli Tosscobble verso il matrimonio e l’addomesticazione
——————————————————————————————
il-fu Urdo Troubletrotter r.i.p.
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)