23-02-2024, 17:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-02-2024, 18:36 da Caleb89.)
20 Nightal 1397
Non so perchè io abbia improvvisamente deciso di tenere un diario. Voglio dire: se avessi voluto un ulteriore promemoria delle tragedie a cui ho assistito nell'ultimo quarto di secolo mi sarei procurato una kiira, come se non bastasse riviverle ogni dannata volta che mi abbandono alla mia poco salutare Reverie.
Secondo una guaritrice selunita questo dovrebbe aiutarmi a mantenermi sano di mente nonostante i continui scontri con le creature del Reame Remoto e i traumi "recenti" del mio passato, ora che l'idromele e l'erba del giullare non hanno più su di me lo stesso effetto di prima.
Male che vada questo tomo potrebbe , in un giorno non troppo lontano visto cosa stiamo affrontando nella speranza di salvare Shadowdale, farmi da testamento: in esso potrei lasciare oltre le mie ultime volontà i miei appunti riguardo progetti futuri che rimarrebbero incompiuti e un giorno qualche fratello potrebbe trovarli e portarli avanti al posto mio, con un po' di fortuna.
La verità è che forse sto iniziando a perdere colpi e quello dell'avventuriero è chiaramente un sentiero che si dovrebbe percorre da giovani. Per un sy'tel'quessir della mia età probabilmente non è stata la cosa più saggia da fare mettere a rischio la mia vita così spesso da quando ho deciso finalmente di lasciare la sicurezza dei nostri insediamenti.
Eppure mi pento di non averlo fatto prima. Chissà dove sarei ora se avessi intrapreso questa vita poco dopo essere sfuggito dalla distruzione di Alberi Intrecciati. Quel mezzosangue di Karyn ha fatto presto a farsene una ragione e guarda fin dov'è arrivato. A volte invidio la sua parte umana per questo.
Se non altro credo di aver imparato abbastanza dagli avventurieri di Hillsfar da non rappresentare più un peso per i miei fratelli del Circolo, dovessi decidere di tornare tra loro per unirmi alla lotta al Fronte di casa nostra.
Tuttavia so che non sarebbe un ritorno così trionfale come immaginavo, visto che non farei altro che "mostrare i muscoli", metaforicamente parlando, per dimostrare agli altri i miei progressi e sperare di essere accolto di nuovo.
Speravo di poter tornare con un dono più prezioso come parte del mio rito di passaggio: un pezzo delle nostre ancestrali radici riportato a nuova vita tramite il bastone donatomi dal Grangiardiniere in persona. Di certo ci avrebbe ridato speranza in questi tempi difficili ma i miei sforzi di procurarmi un pezzo di legno proveniente dalla nostra cara vecchia Quercia Lunare non sono stati sufficienti per il momento e forse dovrò intensificarli chiedendo aiuto ad amici e parenti, per quanto preferirei cavarmela con le mie sole forze per un a volta. Dopotutto è anche per questo che ho lasciato il Circolo.
E anche se tornassi adesso cosa potrei fare?
Spendere qualche migliaio di monete d'oro per riparare la Loggia del Casato, magari. Chiedere di ospitare lì gli incontri di ciò che rimane ora della Gilda dei Naturalisti potrebbe ridarci un po' del prestigio perduto di cui godevamo in passato. Potrei persino convincere il grandruido ad unirci a questa Enclave di Smeraldo, così il nostro piccolo Circolo potrebbe anche tornare ai fasti di un tempo. Sebbene questo ci costerebbe il nostro orgoglioso retaggio: accettare la guida degli anziani di Ilighon sarebbe un po' come sottometterci al culto delle loro divinità, in fondo.
Certamente sono stati alleati preziosi e hanno fatto più di molti altri per la Foresta, ma ci sono cose a cui il nostro Popolo non è disposto a rinunciare tanto facilmente.
Dovrei accettare il fatto di essere parte di una specie in via d'estinzione, soprattutto qui nel Cormanthor se non altro. Forse dovrei far visita ai nostri fratelli nei boschi di Yuir o Chondal, trovarmi una compagna e mettere radici lontano da una foresta che ormai stento quasi a riconoscere come casa nostra. Di sicuro il mio spirito guida apprezzerebbe questa iniziativa più di tutte le altre finora e se non altro il casato apprezzerà il proseguire della nostra linea di sangue.
Ma c'è il problema di quello stupido giuramento fatto davanti a un maledetto sacerdote di Tempus, per poter riportare in vita il caro Tharmyr.
Secondo il quale dovremmo, prima o poi, dare la caccia a quel drago piroclastico della malora e porre fine alla sua ignobile vita.
Sembra proprio che gli Oakstaff siano destinati a morire affrontando draghi di dimensioni esageratamente grandi, dopotutto, anzichè morire di vecchiaia nel proprio giaciglio. Dev'essere la mia punizione per essere sopravvissuto alla loro Furia.
Forse potrei persino sopravvivere a questa caccia, se riuscissi a ritrovare il Flagello di Venom, l'antica spada dell'eroe ammazzadraghi della Valle Intrecciata. Ma l'archeologia non è decisamente il mio forte e quel miserabile di uno gnomo, Pallard, ha deciso di farsi ammazzare in una città straniera prima che potessi chiedergli di aiutarmi con questa cosa.
Potrei entrare in comunione con la Valle per cercare concentrazioni di fiori di drago in prossimità di caverne crollate da tempo, interrogare le stesse pietre in cerca di ulteriori indizi del passaggio del mio omonimo di casa Aunglor per restringere il campo, ma poi?
Per iniziare gli scavi avrei di nuovo bisogno di Tharmyr e dei suoi cugini, e magari di qualche avventuriero per affrontare i pericoli di una antica tana di drago abbandonata da secoli.
In alternativa potrei rivolgermi agli spiriti della Valle delle Voci Perdute, i primi testimoni della nostra triste storia, ma dubito saranno più inclini ad aiutarmi del resto del Popolo, con questa dannata invasione dal Reame Remoto ancora in corso.
Credo che rimanderò le grosse decisioni almeno fino al prossimo Equinozio d'Autunno, così che la Trasformazione di Rillifane possa portarmi consiglio.
Anche se un piccolo cambiamento c'è gia stato: ho deciso di mettere da parte il Manto del Lupo Solitario che mi ha accompagnato nel mio viaggio in questi anni, credo di essermi allontanato parecchio dal meritare la Sua benedizione e finalmente posso dire di appartenere a qualcosa oltre che a una stirpe in declino, anche se non saprei dire esattamente cosa.
In queste terre così barbariche dove la voce degli spiriti è quasi soffocata dalla civiltà credo persino di essermi fatto degli amici.
Dev'essere un segno che forse sto iniziando ad affezionarmi troppo a questa "Gilda" di Avventurieri. Diamine qualcuno di loro inizia persino a chiamarmi Capo o Vice-Capo , anche se probabilmente in tono di scherno.
"I live...AGAIN!"
IVOR CHERNOV (e JASSIN OAKSTAFF)