18-12-2017, 20:29
Ad ognuno il suio lato oscuro, lui lo aveva accettato da quando era stato addestrato.
La sua ragione di vita era nell'ombra e vedeva l'oscurità negli altri cuori.
SITKAH
Le aveva prima messo la mano nella tasca una volta, non aveva rubato niente.
Poi aveva visto lo stocco, e glielo aveva sfilato.
Se n'era accorta e da quel momento in poi si teneva distante.
La riprese alle spalle al Mercato di Peldan's Helm, si accorse del furto.
Poche monete.
Si trovò il suo coltello nella spalla, sarebbe stato anche accompagnato direttamente dalle autorità con la ferita aperta se non fosse stato trattenuto.
Ma lui secondo il suo credo non aveva rubato niente.
Era quello che l'aveva fatto crollare.
Lo capiva, capiva che è stato un uso non considerato della sua fede.
Dopotutto il mondo era di chi aveva dita agili.
E lui non aveva avuto le dita agili, aveva perso il Potere per così poco.
Ora l'aveva riottenuto e avrebbe fatto qualunque cosa per fargliela pagare.
La volta dopo la provocò, le gettò un tarocco in faccia e quella lo attaccò quasi a vista, in piena Ashabenford.
Fu costretto a fuggire usando i suoi poteri davanti a tutti.
La rabbia gli montò addosso al pensiero, ma si sforzò di mantenersi lucido e ragionare.
Voleva i soldi? O desiderava ardentemente la sua morte?
Avrebbe pensato a qualcosa per levarsi di torno quel peso.
Era una creatura furiosa, di certo non di buon cuore.
O uno o l'altro, la donna li avrebbe pagati a lui cadendo ai piedi della Maschera.
MAJUK ZARHKATH
Show ContentDal diario:
Infine lei. Majuk Zarhkath. Ufficialmente la sua cliente in qualità di arciere e cerusico mercenario. Realmente una donna dalle mille sfacettature dietro una Maschera.
Se tutti la consideravano per il suo aspetto diabolico, lui capiva il lato umano.
Non era così dissimile da lui, aveva dei poteri particolari, e s'era affidata a lui facilmente.
La maggior parte del tempo la passava ad annoiarsi, era palese.
Quindi era capace di tutto per far passare il tempo, ma non era chiaro a tutti gli altri fin dove si poteva spingere.
Però non era una stupida, solo disprezzata dai più per il suo aspetto, il disprezzo con cui diceva le cose, la spocchia tipica di una nobile dama altezzosa e aggiungerei l'ovvia attenzione ai dettagli più futili.
Nel complesso il carattere era la cosa più divertente che avesse mai incontrato.
Almeno appariva davvero come una dama di lignaggio, su quello probabilmente non aveva mentito.
Poteva quasi sfruttarla a piacimento se fosse stato attento a non cadere nel vortice assieme a lei.
Dopotutto era una donna pericolosa.
Nulla di personale.
Il tradimento era stato nulla di personale.
Una lacrima rossa sotto l'occhio destro disegnata dalla punta di un pugnale per ricordarle che aveva osato troppo.
Per lui tutto quà.
Per lei chissà.
Sicuramente ce l'aveva con lui per aver levato la mano contro di lei.
Sicuramente ce l'aveva con lui per aver levato la mano contro di lei.
Molto probabilmente il resto del suo seguito lo avrebbe volentieri fatto a fette...
Si annoiava ancora?
Probabilmente ribolliva d'odio...
Era offesa?
Probabilmente a morte...
Che mossa avrebbe fatto?
Questo Jon non seppe dirlo.
Sapeva però che da quando aveva visto al di là della dama di lignaggio per vedere la donna, era attratto come una falena dalla luce della lanterna.
Ma il fuoco faceva danzare anche un denso, densissimo fumo nero...