Racconti delle Valli - Server Italiano di NWN2

Versione completa: [Darry Arner] Ricominciare
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Dentro quella grotta, alla vista di quel piccolo cadavere, nella mente di Darry i pensieri ribollivano come la sua anima.

"quel figlio di puttana deve morire, anzi no prima deve dirmi perché ha fatto questo a una bambina e poi devo fargli provare le stesse cose, prendendolo a pugni sinché non ha più un dente in bocca." 

Quella stessa notte vedeva e rivedeva le immagini descritte nel diario della bambina.
Le torture, le camere su cui facevano gli esperimenti... e la rabbia cresceva sia in sogno che nella realta.

"La prossima volta devo essere preparato. 
Devo prenderlo e dare giustizia a quella bambina.."

Ma da dove incominciare.?
Aveva perso tutto. La famiglia. La fattoria. Ogni singola cosa la vita gli aveva concesso.

Devo semplicemente ricominciare.
Una spada la ho e un armatura che mi protegga anche.
Forse potrei migliorarle un pochino.
Affilare la lama.
Sarà un ottimo modo per ricominciare la mia Vita.
Ti voglio in forma là davanti

Un sorriso Malizioso apparve sulla faccia di Darry, ma sapeva benissimo cosa intendeva Madre Helen.

Dopo molto molto tempo aveva riscoperto che cosa voleva dire sentire che qualcuno teneva a te.

Certo a volte pretendeva cose un po' fuori dal modo di ragionare di Darry, e  con il pensiero di avere qualcuno al proprio fianco,
Darry si diresse dal fabbro cercando per l'ennesima volta di forgiare un arma degno di questo nome.
Terrore...
quella notte il solo terrore o il ricordarlo.. facevano tremare darry come una foglia....
I suoi nervi non avrebbero retto a lungo...

Morte...
Ricordava il giorno precedente come allegro, vivace anche piu del solito....
Poi quel terribile innaturale suono, e vaghar che recuperava quel sacco sanguinolento....

Nausea...
Ricordava quel piccolo corpo violentato , brutalizzato, amputato e ricucito come fosse un pezzo di stoffa....

Morte...
Ricordava il vecchio Garrio che apriva il cadavere senza mano nè testa che conteneva qualcosa...


Volevo solo seppellirla e dimenticarmene...
Ricordava di aver detto che tutti meritano una sepoltura 


Terrore...
il terrore mai provato, neppure nel incendio della propria fattoria e della morte dei genitori..
I tentacoli che uccidevano e riuccidevano...
strappavano e ricucivano poi riuccidevano e ricucivano
Ricordava di sentire la propria anima rantolare... sino a diventare un rumore sordo...

Sangue...
Ricordava di essersi ritrovato seduto con lacrime di sangue che gli rigavano la faccia...
Sorrisi...
Erano passati diversi giorni e tra risate alla taverna e tragicomiche avventure la vita di Darry scorreva, forse non troppo tranquilla, ma sicuramente piacevole.
Garrio era il solito cinghiale da combattimento ed un caro amico, Balor e Corum erano ragazzi con cui faceva piacere viaggiare, Luth non lo conosceva ancora molto , mentre Xovar...

Pensieri...

beh xovar  lo vedeva come una furia pronta ad esplodere causando non pochi porblemi, al momento però gli unici problemi che dava era una boccaccia troppo larga e un intelligenza troppo viva.. 

Preoccupazioni..

Annette .. annette si stava isolando... ed è qualcosa che non capiva..
La donna che ormai conosceva da molti anni.. seppur sempre intelligente e dalla mente arguta passava le sue giornate nei campi ad aiutare i profughi..
Lodevole ma non come la ricordava

Futuro..

Darry stava seriamente pensando di accettare l'aiuto di althimara per specializzarsi nel uso della spada..
In questa maniera forse avrebbe potuto essere utile a qualcuno...
Uccidere un Amico...

*locanda le tette della sirena*

Darry sdraiato sul letto leggeva uno dei tanti consunti libri che si portava dietro da ormai molto tempo.

"La Morte è la nostra costante compagna. Sta sempre alla nostra sinistra, non più lontana della lunghezza di un braccio, ed è l'unico consigliere saggio di un guerriero. Ogni qualvolta sente che tutto va male, e che sta per essereannientato, il guerriero può rivolgersi alla Morte e chiederle se è davvero così. La Morte gli risponderà che si sbaglia, e che al di fuori del suo tocco nulla ha importanza. Gli dirà: "Non ti ho ancora toccato". (cit.CARLOS CASTAÑEDA)

Stanco il suo pensiero corse al suo Vecchio Amico disperso chissà dove.

Quel giorno alla cava , svenuto a terra , Garrio si sacrificò per salvare tutti gli altri.

"E' ancora vivo, quel vecchio caprone non può morire cosi facilmente."
continuava a ripeterlo, come un mantra , più per convincere se stesso,per convincersi che avrebbero trovato ben più che pochi resti umani.

Annette gli aveva detto che i vampiri erano molto pericolosi, mortali e che anche se Garrio fosse soppravissuto, potrebbe già essere uno di loro.
"non credo", rispose Darry, "quel vecchio pazzo sarà in qualche buco a leccarsi le ferite e tornare più rimbambito di prima".

In realtà alle parole di Annette 
Darry pensò che forse sarebbero stati costretti a ucciderlo.
La dimenticanza...

Nella tetra stanza al diamante, illuminato solo dalla fioca luca di una candela. Darry Sdraiato sul suo letto, cercava di ricapitolare le varie manacanze nella sua memoria.

Gli appunti del suo libretto consunto, erano  lacunose quanto la sua memoria, e il fatto di non risucire a ricordare, non faceva altro che aumentare la sua paura.

Sicuramente, non aveva fatto nulla di male, ma il fatto di dimenticare promesse lo rendeva ansioso.

Guardò la sua ferita sul braccio.
La ferita che non riusciva a spiegarsi.

Sicuramente aveva fatto una gran stupidaggine, ma vedere cassandra che lentamente moriva dissanguata, con l'odore di rum e sangue che si spargeva nell'aria, gli aveva stretto il cuore cosi tanto che aveva baciato quello strano fantasma senza pensarci due volte.

Sospirando si tolse l'armatura e si mise a riposare.
Poco prima di addormentarsi segnò sul libretto le cose che si riproponeva di fare al mattino seguente.
La colpa...



Darry, Adrien e Cassandra si erano decisi a recarsi a Elventree ed accompagnati da Echo e da Luth, vollero sentire la canzone del Bardo Gruf che era uno dei pochi indizi ritrovati su questa storia...

*ELVENTREE FUORI DALLA LOCANDA*


"cio' che vi puo' dar felicita' vi puo' anche ...
maledireeee"

Le ricche note del Bardo riempivano l'aria, ed i trucchetti che Gruf esibiva creavano un atmosfera gioisa e di suspance nella narrazione della storia.
Echo pendeva dalle labbra del bardo e le gote rosse non tradivano l'attrazione che provava per quel uomo, come tutte le elfe presenti del resto. Adrien era commosso  e piangeva lacrime dorate. Darry e Luth sembravano compiaciuti e rilassati, mentre la rossa, bè lei beveva e sembra anche inalberata per chi sà quale ragione, anche se le rosse guancie  erano visibilmente bagnate da salate lacrime.

Sapendo che la storia non era completa, o almeno, preseumendo ciò, Adrien discusse con il bardo per sentirne la continuazione.
Dopo un parapiglia, tra Adrien Gruf  e Cassandra, fatto di molestie, lanci di monete, insulti e chi piu ne ha piu ne metta, Gruf decise che avrebbe continuato la canzone, anche grazie a Luth che convinse il pubblico di elfe strillanti e euforiche.

Gruf fece nota lunga poi un altro giro a vuoto e parlando:
 "ma pochi di voi sanno che esistono anche altre versioni
una di esse mi fu tramandata da un boscaiolo "

*il suono del Liuto cominciò il suo soave motivo*

"  ma il ragazzo affranto la insegui' nel bosco
amaramente troppo tardi, la ragazza la sua fiducia aveva malriposto
una megera scura, orribile, imponente
vicino alla casa del vecchio Royan aspettava la piangente"

*il ritmo si fa tetro e veloce per un attimo*

"la convinse ad illudere
la convinse a colpire
la convinse ad uccidere
la sua innocenza fece svanire 
il ragazzo morente contro l'amata invei':tu perdesti la faccia davanti alla gente ma non l'amore
finche' non avrai l'amore ritroverai solo un volto
con non riuscirai a guardare nello specchio per molto"
il ragazzo cadde morto e della fanciulla non si seppe piu molto".

Incerti su quella conclusione, mentre il gruppetto chiacchierava tra loro, Darry perse la vista, e un fortissimo dolore alla mano destra lo colpì.
Echo vedendo Darry in difficoltà, accorse, e tolto il pesante guanto d'arme, vide il pugno e le nocche lacerate, come se avesse colpito qualcosa o qualcuno con violenza.

Dopo alcuni minuti Darry rivide di nuovo i volti dei suoi compagni e la mano fu curata senza alcun problema.
Scuro in volto,nervoso e preoccupato per quel che era appena successo decise assieme ad i suoi compagni di tornare ad hillsfar.

Non appena entrarono in città darry capì che la sua preoccupazione era fondata, la fruttivendola inveii contro di lui, dandogli dell'arrogante e del assassino,e Darry scopri che mentre era cieco, qualcosa aveva usato il suo viso,ed i suoi pugni, per massacrare un pover uomo. E solo gli dei sapevano per quale motivo.

Per fortuna Cassandra riuscì a trattenere la donna ed il buon Ivor curò quel uomo.
Per ora Darry era al sicuro. Guardò Cassandra e pensò che avrebbero dovuto risolvere quel problema in fretta, prima che ci scappi il morto.
Compresi noi due.
Misure....

Vedere arrivare Annette di corsa per avvertirci che qualcosa stava per accadere, sembrò a Darry di tornare indietro nel tempo.
Giusto per confermare i sospetti di Darry, La città era in subbuglio.

Arrivati al posto del incontro , quante facce familiari, Brandi,Echo , Leonides, Davian , Valen , Cassandra, Adrien e molti altri.

Gli unici stronzi che rimasero fuori da questa cosa eravamo noi, 
Darry, Luth, Xovar, Zed e il povero Garrio che era ubriaco da giorni ormai perso nei suoi pensieri.

MOLTO bene.
La ricerca.. e la curiosità

Darry sedeva su di uno sgabello posto di fronte al bancone maniacalmente pulito di oswul alla locanda del diamante.
Il solito viandate di passaggio occupava il suo posto preferito dinanzi al fuoco che divampava vispo e caldo, e dopo aver ordinato una birra, leggeva il suo libretto che orami teneva aggiornato come farebbe con un diario segreto una fanciulla adolescente.
Il contenuto era decisamente diverso: fatti, appunti, persone, fatti, abitudini.

Dopo aver passato la serata alla cava con Echo, Luth, il rosso Eric e Brandi, Darry ripensò un attimo a quella strana serata.
E sopratutto ad Echo che non gli aveva mai raccontato di Lei.
Controllò il libretto ma nulla, forse si era dimenticato qualcosa.

La maledizione, o quel che è, lo stava annoiando cosi decise di riprendere la ricerca del vecchio Royan, e passo la giornata vagando per il mercato e cercando indizi che forse lo avrebbero portato a dissolvere (sperava perlomeno) la terribile matassa di eventi che condiziona in maniera cosi infausta sia la semplice vita di Darry che la caotica  e complessa vita di Cassandra.

Solitudine...

A Darry rimaneva solo la sua routine.

La maledizione stava consumando ogni parte di Lui.
La mano, che ormai toccava involontariamenteogni volta che era nervoso, ansioso di quello che poteva succedere.
L'udito, che aveva perso nella parte destra non gli permetteva di sentire tutto ciò che veniva detto.

Le sue certezze erano svanite.
Un malessere sembrava accompagnarlo.
Dopo l'attacco della strega era cambiato tutto. Non vi era piacere nè nel cibo nè nel alcool. Il calore nel sole sembrava non accarrezzare la pelle. Le notti passano incolori, dormiamo e ci alziamo. Nessun sogno nè incubi. Solo un grande vuoto.

Anche verso i suoi compagni dapprima molto vicini, ora erano solo un contorno.
Non provava nulla.

Sentiva solo il suo cuore battere... e basta.
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