25 Tarsakh, L'artiglio delle tempeste, 1391, l'Anno dell'Occhio Infuriato
Sono appena sbarcato in questa città del Mare della Luna, Hillsfar. Non ho ancora avuto modo di esplorarla che già alcune persone mi hanno avvertito di una guerra imminente. Tra queste, due si sono fermate a spiegarmi la situazione: Grigor Starag, uomo da un forte accento, dalla fame prodigiosa ed apparentemente teso all’invadere gli spazi altrui, ed una donna soprannominata “La Ghianda”, una tipa eccentrica che sembra essere piuttosto coinvolta negli attuali eventi, almeno da quello che ho potuto osservare ed ascoltare in locanda.
In cerca di uno scopo lungo le coste del Mare della Luna avevo già udito di come ad Hillsfar il giogo degli Zhentarim fosse caduto, e per questo ho cercato un passaggio via nave che mi conducesse qui, sperando alla città potesse far comodo un soldato d’esperienza che non fosse legato al governo precedente. Ciò che non sapevo era che l’ancora precedente sovrano, un uomo che pare avesse cacciato chiunque non fosse umano dalla città prima dell’arrivo degli Zhent, starebbe tornando con un esercito per riprendersela. Il suo arrivo verrebbe preceduto da disordini vari, che vanno da banditi all’esterno a tensioni razziali all’interno. Da queste prime informazioni parrebbe una classica strategia di dividi e conquista, ma è anche vero che ho sentito una sola fonte e sarei uno sciocco a trarre conclusioni così presto.
Non mi aspettavo certo una guerra alle porte, ma a quanto pare sono arrivato in città nel momento in cui un uomo come me non dovrebbe fare molta fatica a trovare nuove opportunità che gli diano un rinnovato scopo nella vita.
27 Tarsakh, L'artiglio delle tempeste, 1391, l'Anno dell'Occhio Infuriato
Continuo ad informarmi sulla situazione. Ho conosciuto un sacerdote di nome Eric: una persona allegra e dall’apparenza frivola, ma che mi ha coinvolto in una spedizione e si è rivelato un eccellente guaritore, che non disdegna affrontare la prima linea. Pare sia in una qualche relazione con la donna che si fa chiamare Ghianda, e sono interessato a conoscerlo meglio quando la situazione lo permetterà. Un guaritore è sempre il miglior amico di un soldato.
Alla spedizione si sono aggiunte altre persone, alcune si sono presentate ed altre no. In questa città, in generale, non sembrano molto interessati a stringere le mani agli sconosciuti. Ha spiccato una donna che si fa chiamare Echo, da come agisce la classificherei come uno scout: procede avanti a tutti, controlla i passaggi siano sicuri, rimuove eventuali minacce di natura meccanica e non. Pare avere una strana ossessione con i “giochini”, che non ho ancora capito se siano i forzieri abbandonati, i meccanismi vari o altro. Ammetto un residuo della mia immaginazione di tredicenne abbia galoppato la prima volta che l’ho sentita dire quanto “amasse i suoi giochini”, ma sono riuscito a mantenere un’espressione impassibile.
Un terzo uomo, molto riservato, si era presentato due giorni prima e si è unito anche lui alla spedizione: ha detto di chiamarsi Alakai, e molti lo hanno soprannominato “vecchio” in modo canzonatorio. E’ uno studioso di qualche tipo, ed ha la tendenza a voler dare sempre lezione in modo un po’ tedioso, tuttavia le informazioni sono sempre preziose.
Mi è sfuggito lo scopo della spedizione. Sento spesso parlare di guerra, e quando ho chiesto se gli gnoll che stessimo combattendo fossero un problema per la città, un uomo che chiamano “caporale” ha risposto di no. Al momento non mi è chiaro perché abbiamo speso il nostro tempo e le nostre energie in qualcosa che non sia stato uno sforzo a migliorare le possibilità di vittoria, ma accetto anche il fatto di non saperne abbastanza. Forse abbiamo recuperato fondi che torneranno utili in forma d’oro ed oggetti preziosi.
Tra questi avventurieri, da quel che ho potuto constatare in azione, sembra mancare una seria forma di disciplina e lavoro di gruppo. Sono molto abili nelle loro singole peculiarità, alcuni oserei dire eccellenti, ma la protezione degli anelli deboli della catena, l’aggressività nei confronti degli elementi nemici che costituiscono una minaccia immediata ed il pianificare prima di agire non sembrano essere una priorità. Ad ogni modo abbiamo assaltato una vecchia fortezza brulicante di gnoll, i cui numeri superavano i nostri probabilmente di cinque ad uno, e ne siamo usciti con le nostre gambe.
Continuo a considerare queste analisi provvisorie, posso sbagliarmi, sarà interessante vedere come si svilupperanno le cose.