Ti muovi, passeggi, attraversi mercati, piazze affollate, vedi gente.
Ti muovi, guardi la gente nelle piazze affollate, senti.
Ascolti i loro chiacchiericci, ti muovi tra loro, nessuno ti vede eppure tutti vedono tutto alla luce del sole.
Mercati pieni di cianfrusaglie venute da ogni dove, colorate, variopinte ad ogni prezzo.
Mercatini a tema per le festività, mostre di artisti sparse per i vicoli dov'è più facile trovarle.
Tu chi sei?
Sei l'uomo che accompagna la sua dama?
Sei la dama che accompagna l'uomo?
Sei la l'amante che ama la dama o l'uomo?
Sei l'artista delle opere che mimetizzato osserva i viandanti incuriositi?
Stai comprando qualcosa?
Stai vendendo più cose?
Il giorno scorre rapido, due gocce di pioggia, poi è notte, poi fa freddo ed è l'alba, tu chi sei?
L'alba? O il tramonto?
Quest'uomo guarda. Vive di vissuti altrui. E cresce di esperienze estranee.
Sei ogni cosa eppure gli altri non la vedono, perché vedono solo quel che vogliono vedere!
Se i tuoi occhi riescono a distinguere le ombre,
Se le ombre si muovono,
Le mani si toccano,
io e te facciamo l'amore così tanto da sentire dolore
La luce che attraversa le assi e ci colpisce disegnandoci sul pavimento.
Ombre di una notte incise su uno sfondo di legno calpestato.
Apro gli occhi,
la terra è ruvida, la polvere tanta, strizzo gli occhi per capirne di più.
le bestie sono tra noi, alcune siamo noi, altre invece vorremmo farle senza dubbio fuori.
Dammi un nuovo volto per avere altre vite
La guerra è insita nei viventi.
C'è guerra tra formiche, piante e persino api.
Come tutti gli eventi prima che essi inizino sei una persona, quando essi si completano, sei un'altra.
C'è stato modo di misurarsi con abili guerrieri, premurosi cerusici, zelanti menestrelli e potenti maghi.
Di imparare a muoversi nella mischia, osservare le metodiche di chi caccia, di chi fa da prima linea, di chi studia le strategie.
Circolano voci circa donne rapite, gli indizi sono cupi, criptici.
Si intrecciano e disegnano un quadro che vede i due Ogre Blu come pedine di qualcuno più scaltro, più subdolo, maggiormente insidioso.
La notte che scortammo il mago Alakay, una volta fuori dal cimetero dei morti viventi siamo stati assaliti da sicari che mai avevo visto.
Quest uomo ne ha ucciso due, ma quelli vivi sono riusciti a scappare e a portar via i corpi.
C'è una strana fitta trama in tutta questa faccenda.
Le Ombre sono tra noi.
Si fondono con noi, siamo loro, sono noi.
Sinuose, terrorizzate dalla luce,
ci spiano, scrutano le nostre mosse.
Le ombre le abbiamo dentro
fanno parte di sogni divenuti incubi,
passati che per fortuna sono ormai passati.
Tymora mantieni salda la forza delle mie mani
e vedrai luccicare il cremisi dei miei nemici.
Padre, in ogni luogo qualcuno vive la sua battaglia.
Le valli sono crogiolo di genti e culture,
sono vive e colorate, piene di creature.
Padre, questa maschera fatta di molteplici volti
ha dato se stessa per queste valli.
Non avevo mai visto una maschera dello Specchio lunare.
Creata dal fervente seguace di un dio a me sconosciuto ed
indossata da chi vuole dare un volto alle malefatte compiute.
Fa proprio questo, come uno specchio!
Il suo creatore voleva che quando i razziatori del villaggio
sarebbero stati trovati, mentre perdevano la vita guardando il "volto" del loro punitore,
avrebbero potuto vedere l'immagine di loro stessi riflessa.
Un pò a significare che ognuno è artefice del proprio destino.
Geniale pensai...
L'intreccio di eventi, i colpi di scena, l'inaspettato epilogo.
Tutto Molto curioso.
Siamo maschere che danzano in un teatrino come ombre proiettate dalla luce di una candela magica.
Possiamo essere chiunque e nessuno, esattamente come ogni individuo:
Tu sei un paladino?
Io sono un carnefice.
Tu sei un agricoltore?
Io sono una dama di compagnia.
Tu sei un alto militare?
Ed io sono un incubo senza volto.
Un'ombra mi segue.
Per essere chiunque, si deve prima accettare di essere nessuno..