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Versione completa: "Dell'Arte e della Spada"
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PREFAZIONE

Ho deciso di scrivere questo breve trattato per lasciare imperitura memoria di colei che, prima di ogni altro, ha percorso quella strada che, ancora oggi, in molti percorrono e tra i quali, mi pregio di annoverarmi.
In questo brevissimo saggio riporterò la storia di Phaele Thilgon, che con costanza, abnegazione, spirito di sacrifico, ostinazione e soprattutto con impareggiabile forza d'animo, ha per prima vestito il titolo di "Cavaliere della Spada e dell'Arte".
A lei ed al suo compagno d'arme e di vita Nylian Thilgon va il pensiero, di chi come me oggi, dopo tempo immemore, segue il solco che lasciarono nella storia del Toril.



"DELL'ARTE E DELLA SPADA"


Correva l'anno -3620DR, durante l'Era dei Popoli Fieri, quando una ventenne Phaele divenne apprendista di Nylian Thilgon, Cantore della Lama e maestro dello stile Kerymvian.
La giovane umana ed il suo mentore si innamorarono, ed una giovane Phaele che non poteva comunque apprendere lo stile dell'amato decise di crearne, ex novo, uno simile ma assolutamente unico.
Trascorsero venti lunghi anni, anni in cui Phaele spese tutta se stessa nel raggiungimento di quello che era il suo sogno.
Venti lunghi anni che incoronarono colei che, nel mentre, era divenuta Phaele della Casata Thilgon, quale prima tra quelli che poi sarebbero stati chiamati i "Cavalieri della Spada e dell'Arte".
I due compagni forgiarono due spade che sancivano la loro unione ed il loro impegno e che rimasero quale loro pegno a quelli che venirono dopo di loro.
Combatterono e perirono fianco a fianco, così come erano vissuti, durante la Battaglia delle Frecce Piangenti, affrontando un'orda sterminati di orchi ed umanoidi, immolando le loro vite da veri soldati ed eroi. Combatterono con onore e morirono per quello in cui avevano sempre creduto e vissuto.
Il dono di Phaele non andò perso ma, insieme alla sua discendenza, continuò a vivere nei secoli e nei millenni, di genitore in figlio e tramandato a chi se ne era dimostrato degno.
Ultimo tra i suoi discendenti, di cui si hanno notizie, fu Sylmae Thilgon (-160DR/171DR), che combattè con animo impavido nella battaglia della Fortezza di Yulash contro Moander il Signore della Corruzione e della decadenza. Cadde da eroe nel corso dello scontro con la Divinità, con se portava le spade forgiate dai suoi antenati con le quali combattè senza risparmiarsi sino all'estremo sacrificio. Le spade, come raffigurato sul suo sarcofago, sono decorate l'una con fiori di "non ti scordar di me" che rappresenta l'amore eterno e l'altra con "orchidee" che simboleggiano la dedizione totale a ricordo del legame e dell'impegno che i due amati avevano profuso, e ad oggi riposano con l'ultimo della genia di Phaele.

L'epitaffio sulla sua ultima eterna dimora, così riporta:
"Fu luce nell'oscutità...
Primo tra i coraggiosi combattè la corruzione senza timore...
Cadde da Eroe"

L'eredità di Phaele non morì con Sylmae e ad oggi, ancora molti sono coloro che seguono i suoi insegnamenti e molti sono i Cavalieri che ne onorano la memoria.

Mi pregio di ricordare colei che ha ispirato i mie studi e che mi ha dato forza e sempre maggior sprone, per proseguire lungo il suo cammino. Non so se avrò mai la sua costanza e potrei dire anche ostinazione nella ricerca della perfezione dello stile ma, di certo, darò fondo a tutto il mio impegno.



Alan Nyrod
Cavaliere dell'Arte e della Spada