Racconti delle Valli - Server Italiano di NWN2

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- L'arrivo nelle Valli -

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Il viaggio che ho affrontato per raggiungere le valli non è stato affatto semplice. 
Tagliagole, bande di orchi, goblin, mostri di ogni specie e genere hanno cercato di ridurmi a brandelli ma hanno avuto la peggio. 
Come Tempus comanda ho affrontato orde di nemici. 
C'è calma in me quando attorno ho il caos della battaglia. 
Un turbinio di sensazioni estratte dal clangore, dai rigurgiti, dai ghigni disegnati sui volti nemici mentre si smembrano sotto il colpo deciso dei miei fendenti. 
Sono stato troppo a lungo una fiera rabbiosa dentro un'arena, adesso l'arena non ha più sbarre o pareti, l'arena è l'intero Toril, l'arena si è allargata... 
La gente delle valli è amichevole, bonaria, alcuni si sono presentati come amici, altri mi guardano come se arrivassi da posti mai visti. 
Sono sulle orme dell'uomo senza un braccio, non appena l'avrò trovato avrò la mia vendetta.
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Il Vero guerriero sa già di essere morto. 

Quando apre gli occhi dopo aver dormito realizza che è giunta la sua ora. 
In questo modo, l'uomo che esisteva prima che si trasformasse in guerriero, affronta la battaglia con uno spirito diverso, preparato. 
Egli accetta il suo destino e concede a Tempus che si compia senza intralci.
Il vero guerriero è in pace con la sua morte, perché prima che essa si compia, nella mente del guerriero è già successa dunque nulla di peggiore può accadere in battaglia.
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Il guerriero di tempus sa che, di tanto in tanto, il combattimento viene interrotto.
Forzare la lotta non serve; è necessario avere pazienza, aspettare che le forze entrino di nuovo in collisione.
Nel silenzio del campo di battaglia il guerriero di Tempus sente i battiti del proprio cuore. 
Sa di essere teso, avverte la paura. 
Fa un bilancio della propria vita; 
Controlla se la sua lama è affilata, se il cuore è soddisfatto, se la fede sta infervorando l'anima. 
Sa che la preparazione è importante quanto l'azione. 
C'è sempre qualcosa che manca. 
E il guerriero approfitta dei momenti in cui il tempo si ferma per armarsi meglio.

Un guerriero di Tempus ha sempre una seconda opportunità nella vita.
Come tutti gli altri uomini o donne, egli non è nato sapendo già brandire una lama.
Ha sbagliato molte volte prima di scoprire la sua qualità personale. 
Nessun guerriero di Tempus può sedersi attorno al fuoco e dire agli altri: << Ho sempre agito nella maniera migliore!>> 
Chi afferma ciò sta mentendo e non ha ancora imparato a conoscere se stesso.
Inoltre nel passato ogni guerriero ha commesso qualche errore. 
Ma nel corso del viaggio si rende conto che ci sarà di nuovo modo di sbagliare, è inevitabile. 
E'  la sua presa di coscienza la sua opportunità di far meglio e porre rimedio al male che ha causato. 
Il guerriero di Tempus coglie sempre la sua occasione per rimediare ai danni compiuti.
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Il guerriero di Tempus conosce l'importanza dell'intuizione!
In piena battaglia non può perdere tempo pensando ai colpi del nemico, quindi usa l'istinto. 
In tempo di pace interpreta i segnali di Tempus. 
La gente che lo vede dice: "E' matto". 
Oppure "Vive in un mondo tutto suo". 
O ancora: "Come può fare affidamento su così tanta insensatezza?"
Ma il Guerriero sa che l'intuizione è l'alfabeto di Dio, quindi egli continua a parlare con le stelle e ad ascoltare i venti!
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Un Guerriero di Tempus è sempre sveglio
Non chiede il permesso a nessuno per brandire la sua spada, semplicemente la impugna. 
Non perde tempo a spiegare i suoi gesti, seguendo i dettami di Tempus, Egli risponde di ciò che fa
Si guarda intorno, vicino a sé e individua i suoi amici
Scruta poi lontano, dietro di sé e avvista gli avversari. 
E' impietoso contro il tradimento, ma non si vendica. 
Il guerriero si limita a mantenere distanti i nemici dalla sua vita, senza lottare contro di loro oltre il tempo che serve per annientarli. 
Un guerriero non cerca di Apparire.  Egli è.
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Il guerriero di Tempus, senza volerlo, come ogni individuo fa un passo falso e si perde nei meandri dei suoi errori. 

Gli spettri delle sue paure lo assaltano, la solitudine lo divora. 
Sebbene egli si sia addestrato a dovere secondo i dettami del suo signore, preso alla sprovvista, non pensava potesse succedere. 
Nel profondo del buio delle sue riflessioni egli pensa al suo mentore e nei pensieri gli parla.
<<Mio signore, sono sprofondato nello sconforto>> dice, 
<<Le acque in cui mi trovo sono profonde e buie>>.
<<Rimembra bene>> dice il suo Mentore 
<<Ciò che  fa annegare un uomo non è sprofondare, ma il rimanere nel profondo>>
In tal misura il guerriero di Tempus si adopera con tutte le forze per uscire dalla circostanza in cui si trova.
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Il Guerriero di Tempus sa che sia la calma che celerità sono fondamentali per la buona riuscita di uno scontro. 
I principali errori in una strategia sono: L'azione prematura e la perdita dell'opportunità
Per evitare tali errori il guerriero affronta ogni scontro come unico, non applica schemi, formule o soluzioni utili in altre circostanze. 
Il guerriero quindi chiede al suo maestro quale sia il segreto della sua grande abilità sul campo. 
Ed egli risponde: 
<<Non mi sono mai fiondato in un'azione senza aver studiato prima la ritirata, nello stesso modo, non sono mai andato in battaglia con l'intenzione di uscirne fuggendo>>
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Un guerriero di tempus conosce le proprie qualità
Sa quali sono i suoi pregi ed è consapevole dei difetti. 
A volte, prima di combattere nelle arene, il guerriero sente lamentare gli altri compagni di sventura. 
Essi dicono: <<Gli altri hanno più opportunità di noi di vincere questo scontro>>
Magari hanno ragione, ma un guerriero non si sofferma su questo, egli si concentra al massimo sulle sue virtù. 
Sa che il potere dell'orso sta nelle sue dimensioni e nella sua forza, quello del Lupo sta nel suo branco. 
Ha capito che quello dell'aquila sta nella sua vista e nella sua velocità. 
Quindi cerca di scoprire su cosa egli stesso può contare, dunque controlla il suo equipaggiamento composto di tre cose: 
Fede, speranza, amore. 
Avendo queste tre cose il guerriero di Tempus non ha alcun esitazione nel procedere.
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L'atteggiamento del buon guerriero di Tempus è simile all'acqua, fluida scorre tra gli ostacoli che trova. 

<<Talvolta opporre resistenza vuol dire disintegrarsi>> dice il Maestro.  
Quindi si adatta alla situazione. 
Accoglie senza lamenti gli ostacoli che incontra sul suo cammino e lascia che questi gli indichino la strada da seguire verso "la valle degli eventi". 
Il guerriero comprende la forza dell'acqua, che non può essere tagliata da un'ascia, bucata da una picca, frantumata da un martello, nemmeno dal più pesante tra i martelli!
L'acqua di un ruscello si adegua al suo destino senza dimenticare il suo obiettivo, l'oceano. 
Debole all'inizio di una sorgente, poco per volta, durante il percorso accumula le energie degli altri corsi d'acqua che incontra. 
Ad un certo punto del suo viaggio il suo potere è immenso, inarrestabile.

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